Pagine

sabato 15 settembre 2012

Sesso e tecnologia: virtuale o virtuoso?

Come counselor sono sempre molto interessato ai temi trattati nella conferenza annuale dell'American Counseling Association, ma non mi sarei mai aspettato di trovare una relazione sul sesso via sms, e adesso ho appena finito di leggere il piccante sondaggio al quale hanno già risposto molti americani.

Andiamo per ordine:Rachael Madden-Connor e altre due colleghe hanno presentato uno studio condotto su un campione di persone dai 25 ai 40 anni, sposate o comunque impegnate in una relazione stabile, a prevalenza femminile, dal quale sta emergendo una scottante realtà.

La maggioranza dei partecipanti che hanno risposto di avere regolari rapporti sessuali col proprio partner ha aggiunto che inviarsi messaggi spinti e foto provocanti accresce l'eccitazione e la soddisfazione sessuale reciproca.


Una forma di intimità che annulla le distanze, esclusiva, con messaggi mandati da casa, dal lavoro, dall'auto, mentre si fanno compere e così via.

Il test con il quale le tre professioniste hanno cominciato a raccogliere dati è tutt'ora online e lo trovi qui oppure in PDF a questa pagina.

Ecco alcune tra le domande più pruriginose riguardo a quello che ormai gli americani chiamano sexting:

  • chi di voi due di solito comincia a scrivere sms erotici?
  • descrivi la tua relazione da quando avete iniziato a mandarvi messaggi sessuali
  • preferisci inviare messaggi di testo, foto, o entrambi?
  • in che modo questa pratica ha influenzato il tuo rapporto con il sesso?
  • mandi messaggi o foto realizzandole al momento o le prepari prima?
  • che cosa ne fai dei messaggi e delle foto dopo averli scambiati con il partner?
Ma la più bella di tutte è: per favore, facci un esempio di una tipica conversazione sessuale avuta con il partner!

Con i primi risultati è stato possibile già fare una  presentazione dalla quale emergono le tendenze più tipiche di coloro che amano questa pratica.

Le affermazioni di coloro che hanno compilato il questionario mostrano che:
  • il senso di unione nella coppia si rafforza, e il rapporto sessuale si fa più acceso o più eccitante
  • il livello di confidenza sessuale reciproca aumenta, e i partners si sentono più desiderabili
  • l'ispirazione e la creatività nella pratica sessuale ricevono nuova linfa, portando i partners a sperimentare di più
  • il messaggio di testo o la foto finiscono per avere lo stesso effetto dei preliminari, fornendo ai partners anticipazioni sul loro prossimo incontro erotico
A mio parere la parte più interessante del questionario non è quella che tenta di sbirciare dal buco della serratura, anzi, sul display del cellulare delle coppie.

Perché la chiave di tutto il discorso non è certo il telefonino, o la foto, o il video.

Il punto è la comunicazione.

Se due persone, in relazione, sanno mandarsi i messaggi giusti sul loro reciproco desiderio, esse troveranno il canale adatto a seconda dei casi.

Per questo, le domande più ricche di spunti di riflessione psicologica e antropologica sono altre quali:
  • hai fatto uso di messaggi e foto già in passato, con altre persone?
  • che tipo di relazione intercorreva tra voi?
  • qual è stata la tua primissima esperienza di sesso virtuale?
A quanto sembra, nella presentazione non si dà molto peso a questa sezione del questionario.

E quando dai risultati di un questionario non si riescono a ricavare delle linee costanti, vuol dire che le risposte sono poco significative in termini di percentuale, cioè troppo diverse l'una dall'altra.

Cosa strana, visto che invece le altre risposte, quelle sulla situazione attuale delle coppie, sembrano convergere molto di più.

Questa grossa differenza tra le domande sul passato e quelle sul presente ha ancora a che fare con la comunicazione.

Perché se in una coppia può essere più o meno complicato dirsi quanto e come ci si desidera sessualmente, può esserlo altrettanto l'essere completamente aperti e sinceri sulla propria vita sessuale e relazionale prima della relazione presente.

Infine, il test per ora non discrimina a sufficienza sul vero status dei partecipanti.

Nel questionario, infatti, si chiede come pre-requisito quello di aver avuto almeno una volta con qualcuno uno scambio sessuale virtuale, ma poi le domande vertono tutte su come il sexting va a influenzare la relazione reale con la stessa persona con la quale avviene lo scambio.

Così facendo, si trascura la possibilità che le persone possano scambiare messaggi e foto con altre persone al di fuori della relazione, e con lo stesso scopo, cioè migliorare il proprio rapporto con la sessualità.

Ancora una volta, il tema della comunicazione torna in tutta la sua pregnanza, anche se è molto difficile che un semplice questionario possa davvero scoprire qualcosa di significativo di tutto ciò che passa tra il tastierino e le lenzuola.

Nessun commento:

Posta un commento