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domenica 28 luglio 2013

Paura dell'intimità: che cos'è, da dove viene, come vincerla

Hai incontrato qualcuno ed è stato subito un fuoco d'artificio di gioie.

Succede, e prima che te ne renda conto sei nel più profondo degli innamoramenti.

Ogni cosa che questa persona dice o fa ti tiene col fiato sospeso, capovolge la tua visione del mondo, ti infetta positivamente.

Che cos'è questa pienezza e questa vitalità, ti chiedi, e la risposta sta nella vicinanza con lui o lei.

Sono molte le storie che cominciano così e che proprio per questo conducono i protagonisti a impegnarsi.

Matrimoni o relazioni durature di convivenza, poco importa la forma.

E molte di queste vite di coppia devono confrontarsi, col passare degli anni, con le inevitabili differenze che sorgeranno.

Come tutte le cose che accadono poco alla volta, i protagonisti della coppia non se ne accorgono subito, eppure la distanza tra i due può crescere fino a lasciarli storditi quando poi se ne rendono conto.

Rischio anche il luogo comune, nel parlarne: è la classica situazione nella quale poi ci si chiede dove sia finita quella persona che toglieva il fiato, stravolgeva il mondo e iniettava felicità.

lunedì 22 luglio 2013

Parlare di razzismo si può

Hunc perminxerunt calones, racconta Orazio a proposito di un adultero colto in flagrante.

La battutaccia sulla punizione corporale inflitta da energumeni probabilmente di altra etnia - come probabilmente i servi cui fa riferimento il poeta romano - insomma è piuttosto arcaica, e Angelo Romano Garbin con la sua uscita contro Dolores Valandro ne ha soltanto prolungato la sopravvivenza.

Singolare che proprio la Valandro fosse ricorsa, contro il ministro Kyenge, a un esempio di violenza sessuale.

Questo battibecco pessimo diventa qualcosa di ancor più tremendo per l'intermezzo di Calderoli, improvvisatosi comico neodarwiniano, a disegnare un clima per nulla sereno in Italia, circa la questione razzismo.

Da un punto di vista politico e morale, la partita si gioca sul contesto: le battute su incontri sessuali rischiosi o sulle somiglianze tra uomini e animali non fanno di chi le dice automaticamente un razzista - poi c'è chi le fa sempre e allora il sospetto cresce - ma la cosa grave è che tutti e tre hanno fatto il proprio show mentre vestivano ufficialmente i panni di rappresentanti delle istituzioni, per questo le destituzioni e le espulsioni - solo richieste o anche attuate - sono legittime e doverose.

Tuttavia, questo tipo di frasi e, come queste, molti pensieri, concetti, categorie e processi di lettura della realtà sono condizionati da qualcosa che ha molto a che fare con la razza.

sabato 13 luglio 2013

Responsabilità genitoriale, civiltà ed evoluzione

Freschissima è arrivata la notizia dell'equiparazione tra figli legittimi e figli naturali, con la sparizione degli aggettivi in questione, l'assunzione dello status di figlio nato da matrimonio per le adozioni minorili e la sostituzione della potestà con la responsabilità.

Il presidente del consiglio definisce ovviamente l'evento come grande segno di civiltà.

A me invece interessano le implicazioni morali, soprattutto in rapporto alla riproduzione sessuale, al modo in cui la cultura ha cercato di regolarla e alle conseguenze.

Che la morale, soprattutto in occidente nella sua versione religiosa, si sia occupata soprattutto dei comportamenti sessuali degli esseri umani non è una novità.

In realtà le regole morali circa la sessualità non mancano nemmeno a oriente, nella cultura islamica e in gran parte dell'Asia, con restrizioni nettamente più decise rispetto a quelle del mondo europeo e americano.

La stessa evoluzione umana è legata a filo doppio con lo sviluppo della morale sessuale, su questioni come la poligamia, l'omosessualità, l'incesto, che originano da questioni biologiche e culturali differenti.

In generale, la regola delle regole circa le abitudini sessuali, che si ritrova un po' dovunque, sia in ambito laico che religioso, è il divieto o lo scoraggiamento della promiscuità.