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giovedì 6 settembre 2012

Relazioni positive: come riconoscerle

Quante volte hai detto o hai sentito dire la frase ma tutti/e io li/le trovo? riferita a relazioni di coppia andate male?

Una frase che ha molto più senso di quanto possa sembrare, dalla sua apparenza di semplice modo di dire o frase fatta.

Infatti, se gli togli il punto interrogativo, la frase significa esattamente ciò che esprimono le sue parole: li trovi o le trovi tutti e tutte tu, e ogni volta ci ricaschi.

Si tratta di una variante di un meccanismo psicologico in cui agisce la coazione a ripetere, ben illustrata da Freud, e su cui Berne elaborò la sua famosa teoria dei giochi relazionali, proprio partendo da questo in particolare, il gioco in cui una persona fa di tutto per dimostrare di essere stata ingannata o sfruttata da qualcun altro, non a caso intitolato prendetemi a calci.

Non voglio però andare oltre nella disamina clinica del fenomeno, quanto soffermarmi su un aspetto più semplice.

Dire che troviamo sempre la persona sbagliata significa anche saper riconoscere che cosa non va e che cosa andrebbe bene.

Avere ben presenti le caratteristiche di una relazione soddisfacente dovrebbe permetterci di scansare i pericoli o quanto meno di abbreviare i tempi necessari a riconoscere che la relazione in tessitura non sta prendendo la forma giusta e quindi chiuderla prima che sia troppo doloroso.

Come facciamo a sapere qual è la relazione giusta per noi e quindi a riconoscere quali persone potrebbero venire maggiormente incontro ai nostri bisogni?


Difficile rispondere a questa domanda, sembra quasi di dover stabilire ciò che è normale e ciò che non lo è.

Se i modelli che abbiamo conosciuto durante la nostra evoluzione e la nostra crescita poi non sono stati proprio sani, le cose si complicano e la nostra capacità di valutare può essere compromessa.

Cerchiamo di focalizzare allora alcune caratteristiche di una relazione di coppia salutare, usandole come punti di riferimento per misurare la distanza tra questa relazione ideale e quella reale in corso.

Di certo, nessuna relazione è perfetta e completa.

Tuttavia, può essere estremamente utile sapere dove siamo e quali obiettivi puntare da qui in poi.

Quanto ce piace relaziona'
Fare liste è sempre complicato, e una lista di ciò che rende buona una relazione può essere quanto di più labile e incerto.

Persone diverse ne compilerebbero altrettante, di differente lunghezza e pregnanza, perché le cose cambiano da coppia a coppia.

Tuttavia, cerchiamo di concentrarci su alcuni elementi trasversali a qualsiasi relazione.

Chiediamoci che cosa è importante per noi e quanto la relazione stia soddisfacendo i nostri bisogni.

Non è un test, naturalmente, ma solo un modo per riflettere su come ci vediamo e integrare meglio il nostro essere individui e nello stesso tempo parte di qualcosa di più esteso.

  • Rispetto - In una buona relazione, i partners trovano punti d'incontro, senza però snaturare i comportamenti centrali dell'altro, quelli nei quali si radica la sua identità. Rispetto vuol dire anche essere capaci di continuare a trattare l'altro come vorremmo essere trattati, pure se quel giorno siamo arrabbiati, stanchi o frustrati. L'altro non deve pagare per noi. Infine, prendersi cura di ciò che è importante per il partner e riconoscere e valorizzare le differenze
  • Sostegno - Il calore e l'affetto del partner dev'essere garantito, anche se si attraversano momenti bui. Anche quando le opinioni divergono, i partners cercano di mettersi nei panni dell'altro. Il sostegno dev'essere equilibrato e bilanciato da parte di entrambi, per evitare una relazione sbilenca, nella quale solo uno dei due si fa carico di supportare l'altro, andando incontro a uno stress insostenibile
  • Condivisione - la comunicazione diretta e aperta è fondamentale in ogni relazione. L'abilità nel condividere sentimenti, pensieri e desideri favorisce il senso di connessione. I partners sono interessati a far di tutto affinché la comunicazione funzioni, perché non è una capacità innata ma si può apprendere e governare
  • Fiducia - L'onestà trasmette fiducia e la fiducia permea la relazione di un senso di sicurezza. Questi elementi non sono importanti solo per evitare sensazioni di pericolo, ma anche per favorire quelle piacevoli. Poca onestà finirà per compromettere anche l'intimità ed eventuali bugie creeranno ferite insanabili, anche se i partner dovessero razionalmente decidere di proseguire insieme nonostante tutto
  • Svago - Ci sono almeno quattro tempi necessari a una coppia: il tempo per stare insieme in intimità, il tempo insieme ad amici comuni, il tempo per le amicizie individuali e quello per stare completamente da soli. In misura variabile, è giusto e sano che i partner lavorino per preservare questi quattro spazi temporali
  • Uguaglianza - Il potere, se di potere si può parlare, dev'essere equamente distribuito. Parlo ovviamente di potere di scelta, non coercitivo ma propositivo. Senza l'uguaglianza, senza il sincero interesse reciproco affinché le decisioni prese siano ben accette da entrambi, è impossibile garantire il prosieguo dell'evoluzione umana degli individui nella coppia. Il primo segno di una disuguaglianza o di un conflitto di potere che serve a evitare uno squilibrio è la stagnazione della vita di coppia che non cambia mai e si fossilizza sempre sulle stesse routines
  • Intimità - L'intimità e la connessione emotiva si ottengono quando ci sentiamo amati, accettati e al sicuro nel rivelare chi realmente siamo. Il fenomeno si autoalimenta: più ci sentiremo sicuri, più ci riveleremo. In quel momento, l'altro è il nostro compagno esclusivo in questo misterioso viaggio sulla Terra, e ci permette di non sentirci soli a livello esistenziale
  • Sessualità - Una coppia in buona salute vive il sesso con soddisfazione per entrambi i componenti. Anche in quest'area i due partners troveranno punti d'incontro su come praticarlo, con che tempi e che modalità. Nessuno dei due forzerà l'altro al di là dei suoi voleri ed entrambi trovano il modo di variare la loro attività di pari passo con i desideri dell'altro

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