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domenica 25 ottobre 2009

Cancellare i ricordi: sogno o realtà?


Cancellare i ricordi spiacevoli è forse un sogno che accompagna da tempo gli esseri umani.

Sembrerà incredibile ma Cristina Alberini, neurobiologa italiana in trasferta a New York, sta lavorando a una scoperta sensazionale che potrebbe trasformare il sogno in realtà.

Ne ha parlato alla conferenza "The Eternal Sunshine:eliminare le memorie traumatiche e quelle associate a tossicodipendenze" nell'ambito della manifestazione "Bergamo Scienza 2009".

L'obiettivo della ricerca è riuscire a cancellare le memorie in modo selettivo.

Un tale risultato avrebbe ricadute positive enormi per alcune forme di patologia come sindromi da stress post-traumatico, nelle quali le memorie traumatiche ritornano in modo periodico invalidando la vita quotidiana, o per il processo di disintossicazione da stupefacenti, durante il quale le memorie legate al piacere dell'assunzione di sostanze giocano un ruolo determinante, spesso inducendo i soggetti a ricadute inaspettate.

Ma come funziona la memoria umana?

sabato 10 ottobre 2009

Gestire le emozioni: i cinque parametri della consapevolezza emotiva


Gestire le emozioni è una abilità non sempre facile da utilizzare, tanto che negli ultimi anni, in campo psichiatrico, si è iniziato a parlare di alessitimia, un quadro sintomatico caratterizzato da difficoltà a individuare quali emozioni si provano.

Eppure le emozioni ci servono come l'aria: grazie a esse, la nostra personalità si struttura tendendo a una coerenza, consentendoci di acquisire un'identità.

Poiché le emozioni determinano la formazione dei sentimenti, e i sentimenti ci indirizzano ai valori, una delle cause di questo smarrimento della consapevolezza emotiva sta nella instabilità dei valori stessi, in un mondo che cambia a volte a velocità vertiginosa.

L'emozione si configura come una reazione a stimoli ed eventi esterni o percepiti come tali.

Dunque, se oggi sembra difficile associare un nome allo stato mentale nel quale ci si trova, forse può risultare più semplice usare un'altra strada.

Etica e morale: cosa sono e come usarle


L'etica e la morale indicano, nel linguaggio comune, l'insieme di principi-guida del comportamento umano nella società civile; basti pensare all'etica professionale - il giusto modo di comportarsi eseguendo una professione lavorativa a contatto con altre persone - o alla famosa morale contenuta nei finale di molte favole, ossia un insegnamento da trasmettere al lettore.

Etica e morale - di cui si parla anche qui e qui - vengono spesso confuse o scambiate come fossero sinonimi.

Ma non è così e mai come in questo caso la differenza è pesante.

Pedagogia dalle due anime: istruzione o educazione?


La pedagogia è una scienza necessaria alla costruzione sociale sin dall'antichità: gli esseri umani sono portati per natura a occuparsi della crescita e dello sviluppo dei figli e non c'è genitore che, di fatto, non pratichi una pedagogia.

Nelle civiltà antiche, i cittadini si sentivano parte di un ordine superiore da preservare, per questo i loro insegnamenti miravano a conservare lo stato di cose e trasmettere ai giovani le "regole" per mantenerlo.

Come avviene questa trasmissione, non solo di saperi e conoscenze, ma soprattutto di usanze, consuetudini e valori?

mercoledì 7 ottobre 2009

Psicologia: scienza o arte?


La psicologia è da sempre una materia affascinante per gli esseri umani, molto più antica della sua nascita ufficiale, risalente a due secoli fa, e destinata forse a non avere mai una forma definitiva e assoluta.

Ma da cosa dipende l'instabilità della psicologia?

Perché da alcuni è considerata una scienza affine alla medicina mentre per altri è simile a una forma d'arte, a una pratica basata sull'esperienza, a una costruzione provvisoria di idee in cerca di definizione?

Studiare la mente: i sei criteri di un grande maestro

Per studiare la mente bisognerebbe partire da una definizione precisa.

Ma si può definire con chiarezza cosa sia la mente?

Nel mondo delle scienze “forti”, prevale l'idea che la mente sia una “conseguenza” delle funzioni cerebrali, determinata dall'attività elettrica del cervello.

Nel mondo delle scienze umane, quelle definite per contrasto “deboli”, troviamo disparate descrizioni: il computer dell'essere umano, l'elaboratore di pensieri, concetti, immagini, sensazioni, la parte intuitiva e sensibile delle persone, o addirittura un'entità dotata di esistenza autonoma, lo spirito.

Come scegliere tra queste definizioni?