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venerdì 26 marzo 2010

Come inventare la verità e crederci



Che cos'è la verità?
Il video esprime in poesia il messaggio di questo post, perciò se non avete tempo o voglia di leggere...

A sentire Giambattista Vico verum ipsum factum, ossia la verità è ciò che noi stessi fabbrichiamo e non avrebbe alcun senso cercare una verità indipendente da noi.

Ma dopo più di tre secoli e il contributo del costruttivismo radicale sono ancora in tanti a pensare che esista "la" verità.

venerdì 19 marzo 2010

Placebo ed etica: scomode domande per una scomoda questione


Il placebo funziona veramente?
Faccio questa domanda in modo pretestuoso: non sono certo io che devo dimostrare l'efficacia dell'effetto placebo nelle sperimentazioni che, attualmente, si assesta intorno al 30-35 % dei casi.

Faccio un'altra riflessione a partire dal principio omnis determinatio est negatio, reso celebre da Spinoza ma che ha radici ben più remote.

Che il placebo funzioni, dopo tutto, ci può stare.

Ma nessuno riflette sul fatto che in tutti i casi in cui esso funziona è la medicina tradizionale a non funzionare.

Certo, dimostrare che i farmaci veri avrebbero danneggiato i soggetti ai quali è stata data la pillola zuccherina non è facile.

Ma qualche indizio ci viene da un altro effetto, complementare al placebo, chiamato appunto nocebo, quando il finto farmaco danneggia il paziente in genere a causa di un cattivo rapporto tra le due parti in causa o per aspettative negative.

I due effetti, se integrati, ci dicono qualcosa che è più importante della loro somma: il rapporto medico-paziente si gioca sul piano della comunicazione e dell'apprendimento, e come tutte le questioni legate a questi due fattori pone problemi etici.

venerdì 12 marzo 2010

Sano o malato di mente: quando il cinema è meglio della psicodiagnostica



Tutti pazzi per il cinema
Shutter Island è il nuovo film di Martin Scorsese sul tema della differenza tra sanità e pazzia e sulla responsabilità di scegliere da che parte stare (non dico altro, andatelo a vedere).

Il cinema ha usato spesso questi temi ma raramente in modo da far sentire allo spettatore il loro giusto "peso".

Infatti, alla responsabilità del protagonista, interpretato da Leonardo Di Caprio, nella scelta del suo destino si accompagna la responsabilità dello spettatore nel decidere che film ha visto, perché la trama è connotata da una ambivalenza che Scorsese volutamente non risolve, così a noi che guardiamo tocca prendere posizione.

Ma il film è interessante perché ruota intorno a una delle questioni più spinose della storia della psichiatria: il labeling, o etichettamento.

giovedì 4 marzo 2010

Dieci passi per il successo che hai sempre voluto raggiungere


Egregio dottor Efficace,
Le scrivo in merito al suo corso "10 passi per il successo che hai sempre voluto raggiungere", che ho seguito meticolosamente nella speranza di dare un senso alla mia grama vita.
Ho iniziato il corso due mesi fa e ieri mattina ho completato l'ultimo passo "goditi i risultati" e - come da Lei suggerito - ho deciso di eseguire questa azione finale dedicandomi a una rilassante passeggiata nel bosco, attività che da anni non riuscivo a svolgere, preso da mille sfiancanti impegni.
Mentre percorrevo il sentiero ombroso e le mie orecchie captavano il calpestio delle foglie secche a far da contrappunto ai suoni degli abitanti del bosco, all'improvviso nella mia mente si è affacciato un pensiero sul "domani".
La cosa mi ha spaventato non poco, dato che pensavo ormai di aver raggiunto un risultato definitivo con il completamento del suo corso.
Invece, ho constatato che la mia mente continua a propormi nuove idee da realizzare, che vanno ben oltre i dieci passi da lei proposti.
Sono piuttosto contrariato perché ho seguito il suo corso proprio per mettere fine a una vita di impegni incessanti e spesso poco fruttiferi: credevo che con i suoi dieci passi avrei soddisfatto ogni mia velleità una volta e per sempre.
Devo dirLe che sono deluso, caro dottore, non pensavo che ci avrebbe tenuto nascosto il fatto che, dopo il decimo passo, la nostra mente si sarebbe di nuovo riaccesa alla ricerca di un undicesimo passo e non oso immaginare cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni, ho solo paura di trovarmi con un dodicesimo, un tredicesimo, un quattordicesimo e un diosolosaqualennesimo passo da compiere quando io ho pagato perché fossero dieci, non uno di più!
Non mi va proprio di rimettermi a pianificare, raggiungere obiettivi, trarne le conclusioni, costruire mosse successive, organizzare, gestire e quant'altro è necessario per un'azione efficace!
Spero vorrà provvedere al più presto indicandomi come fare per bloccare questa iperproduzione della mia mente altrimenti mi vedrò costretto a ricorrere alle vie legali perché il prodotto da Lei messo in commercio è ingannevole e oberoso!
In attesa di una risposta esauriente Le porgo comunque i miei saluti
Achille Eleatico