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mercoledì 28 dicembre 2011

Il 2011 di Studialamente

Alle soglie del terzo anno di vita di questo blog, è importante per me ringraziarti per l'attenzione che mi hai dedicato.

Con auguri sinceri per un nuovo anno all'insegna del miglioramento personale, ecco un riepilogo dei post più significativi del 2011.

Il rinforzo, questo sconosciuto
Si parla spesso impropriamente di rinforzo, soprattutto in ambiti educativi, intendendo con questa parola un qualcosa che dovrebbe ricompensare o punire un soggetto in seguito a un dato comportamento.

Purtroppo, inteso in questo senso, il rinforzo non produce il risultato sperato, e giù tutti a chiedersi come mai.

In questo articolo, puoi trovare la spiegazione dettagliata di che cos'è un rinforzo, positivo o negativo che sia, quando usarlo e come usarlo affinché funzioni davvero.

Chi dice donna...
Non dice danno, anzi, dice il meglio che c'è su questo pianeta in fatto di organismi viventi.

Qui puoi trovare ben otto ragioni per le quali le donne sono superiori agli uomini.

Se sei maschio, spero tu possa a tua volta fartene una ragione.

Pensa che ti ripensa...
A che cosa pensiamo quando non stiamo deliberatamente riflettendo su un tema in particolare, scelto da noi?

Dove batte la lingua della mente, se lasciata libera?

Ecco i punti dolenti sui quali ritorna incessantemente il nostro pensiero, in dieci categorie ben definite nelle quali puoi riconoscere a che cosa stai pensando, anche in questo momento.

Tempus fugit?
O siamo noi che ce lo lasciamo sfuggire dalle mani come sabbia, il tempo?

Sei piccole regole per non farsi travolgere dalla paura di non avere tempo, raccolte per te in questo post.

Dieci domande per uscire dall'impasse
Una tecnica per trovare la propria risposta ai propri dubbi e alle proprie angosce.

Il primo segreto sta nel credere che anche nei problemi si celino le opportunità per cambiare e migliorare la propria condizione.

Il resto della procedura te lo spiego qui: corri a leggerla.

Emozione che passione!
Chi ha detto che emozionarsi fa male?

La rabbia è sempre negativa?

Alla tristezza dobbiamo per forza dire, per favore va via?

E chi ha paura cosa dovrebbe fare, nascondere la testa sotto terra?

Le emozioni sono emozioni, fanno parte di uno scorrere temporale, la nostra vita, con fasi alterne e vicendevoli, impossibili da incasellare in concetti restrittivi come positivo e negativo.

Leggi qui per saperne di più.

Oltre il decalogo
C'è  l'undecalogo!

Se poi, le undici voci in elenco di questo post mirano ad accrescere il tuo benessere e la tua felicità, allora leggerle diventa irrinunciabile.

Meteore
Come lo spot sui rom che è comparso per poche ore sugli schermi, si è beccato le critiche di mezza rete - le mie comprese - e misteriosamente, come una cometa velocissima, si è rituffato nel buio più totale.

A differenza dei corpi celesti, questo mi sa che non lo rivedremo passare nei cieli televisivi mai più.

Se vuoi sapere come mai fosse così terribile, leggi questo articolo.

Il colore della vita
Un potentissimo strumento di comunicazione e influenza preverbale, il colore circonda le nostre vite e le condiziona inesorabilmente.

Tra ragioni scientifiche, motivi psicologici e conseguenze estetiche, in questo post tutto ciò che hai bisogno di sapere per far entrare più colore nella tua quotidianità.

Il sesso in testa
Non l'ossessione erotica, bensì le sfumature che differenziano la materia grigia maschile e femminile, con le loro conseguenze visibili.

Se siamo così diversi, forse dipende proprio da un differente funzionamento cerebrale, al quale t'introduco in questo articolo.

Perseverare è diabolico
Purtroppo, gli esseri umani sono tendenzialmente abitudinari, per questo tendono a reiterare anche i loro lati negativi.

Quali sono le cinque cattive abitudini peggiori che puoi acquisire e in che modo iniziare a liberartene?

Scoprilo cliccando qui.

Ragazzi in difficoltà
Un post scritto col cuore, oltre che con l'esperienza di anni di cura e presa in carico di ragazzi diagnosticati con definizioni come disturbo della condotta, deficit dell'attenzione, disturbo d'iperattività, ipercinesie.

Che cosa comporta etichettare un ragazzino con queste definizioni?

Come si arriva al punto da diagnosticarle?

Come leggere queste situazioni, al di là di una medicalizzazione insufficiente e inefficace, nella maggioranza dei casi?

Good bye, brainstorming!
In questo e quest'altro post, la storia di come sia nato, cresciuto, criticato e morto uno dei più grandi abbagli del cognitivismo applicato: il brainstorming.

Il terrore delle aziende e l'orizzonte inarrivabile dei corsi di formazione è finito in un nulla di fatto: non solo il brainstorming crea più problemi di quanti ne risolva ma non è neanche lontanamente efficace come una normale procedura di creatività e progettazione.

Meglio tardi che mai.

Buone feste e non stressarti!
Dietro quell'albero di Natale, in quella strada piena di luminarie, oltre le vetrine degli ultimi acquisti, a tavola durante la cena con amici e parenti...

Dove si nasconderà il fattore di stress che inevitabilmente ogni anno trasforma questo periodo di vacanze in un incubo dal quale fuggire?

Scoprilo leggendo qui.

giovedì 22 dicembre 2011

Le migliori festività di sempre: dieci modi per viverle adesso

Le festività possono essere stressanti.

La lista di cose da fare si moltiplica a dismisura.

Spendi più di quanto avevi preventivato.

Hai ospiti, cene e feste, oppure devi partire.

Per la maggior parte delle persone, la vita quotidiana durante le feste diventa solo più impegnativa e dispendiosa.

Per non parlare di chi associa il periodo delle festività a persone assenti o perdute, a sentimenti di solitudine, a difficoltà finanziarie e stress.

Infine, sembra che tutti in giro sostengano che durante le festività bisogna essere per forza felici e perfetti, aumentando il livello di pressione sui nostri pensieri e le nostre azioni.

Il mio invito e augurio è un altro: che tu possa vivere con semplicità alcune di queste cose che ora ti elenco, per passare le feste in maniera naturale, senza sforzo, e piacevolmente.

mercoledì 14 dicembre 2011

Passivo-aggressivo: questo sconosciuto

Se chiedi a qualcuno di fare qualcosa, avrai due possibili reazioni: o questa persona acconsente e fa quella determinata cosa, o non acconsente, pertanto ti tocca fartela da te.

In realtà, le cose non sono così semplici, se t'imbatti in qualcuno che acconsente a parole ma che alla fine, nonostante timidi tentativi di realizzazione, non fa quanto pattuito.

La persona in questione potrebbe semplicemente aver cambiato idea, e in questo caso te lo comunicherà.

Se però la persona tergiversa, cerca scuse, si ripromette e ti ripromette di riparare - anche se entrambi sapete che finirà ancora in un nulla di fatto - è molto probabile si tratti di una persona con serie difficoltà relazionali, tanto serie da sfuggire persino ai manuali di psicodiagnostica.

Tra i cosiddetti disturbi NAS, cioè Non Altrimenti Specificati, per i quali in pratica non si riesce a trovare un accordo definitorio, compare anche il disturbo passivo-aggressivo, caratterizzato da una strana commistione tra questi due atteggiamenti, aggressività e passività, che di solito sono come il giorno e la notte.