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giovedì 31 maggio 2012

Il mensile di Studialamente: Maggio 2012

Evoluti fino a che punto?
Uno dei modi più affascinanti per studiare l'evoluzione dell'essere umano e dei suoi comportamenti sono gli esperimenti a sfondo sociale, come quelli realizzati ad Harvard per capire come mai ci comportiamo in modo altruistico quando invece la razionalità ci dovrebbe far scegliere il guadagno personale e come invece ci perdiamo in piccole vendette che di fatto non porteranno a nulla, solo per il gusto di rendere la pariglia.

Leggi pure l'articolo sugli strani comportamenti sociali degli esseri umani per saperne di più.

Un calcio alla fede
Dopo le numerose visite degli juventini che volevano sapere dai miei post come calmare l'ansia in vista della partita decisiva del campionato, era doveroso da parte mia ricambiare l'attenzione con una piccola indagine sul tifo come comportamento fideistico.

Solo una fede incrollabile, infatti, può conservare l'amore per la propria squadra, nonostante le indagini stiano dimostrando che chi gioca e dirige il calcio non mette certo al primo posto l'amore per i sostenitori.

Buon compleanno, maestro!
Come definire altrimenti Gregory Bateson, senza il quale tutte le neuroscienze moderne non avrebbero mai visto la luce?

In un post che non è solo un omaggio ma anche una sintesi del peso avuto da questo grande antropologo, il mio ringraziamento per aver anche ispirato il mio blog.

Oh, Mamy
Maggio, mese della mamma, anche di tutte quelle mamme con le quali i figli intessono rapporti ambigui, invalidanti o addirittura pericolosi.

Per capire che tipo di relazione hai con tua madre e che cosa puoi fare per migliorarla puoi leggere adesso questo post.

Il problema di avere un problema
Sono fermamente convinto che la maggior parte dei nostri problemi derivi dall'assurdo tentativo di vivere una vita priva di problemi.

Partendo da questa convinzione, ecco il post per capire quale atteggiamento sia più utile nell'affrontare e risolvere i problemi della vita quotidiana, senza disperarsi né mettere la testa sottoterra.

Ai posteri l'ardua sentenza
Quando si parla di etica e morale, spesso si sottolinea quanti progressi abbiamo compiuto in fatto di vivere civile.

Ma se è vero che l'evoluzione della morale è innegabile, allora sarà vero che gli uomini di domani non solo vivranno in condizioni di più alta moralità, ma che guarderanno a noi, cittadini del mondo passato, come eticamente arretrati.

Se vuoi provare a indovinare come saremo giudicati in futuro da un punto di vista morale, clicca qui adesso.

Dramma o tragedia?
Ha fatto tanto scalpore la notizia che molti dei recenti suicidi siano dipesi dalla crisi economica, scatenando anche una caccia mediatica al colpevole.

Senza negare che le difficoltà lavorative possano indurre una persona ad atti estremi, l'analisi attenta dei dati dimostra che in realtà il tasso di suicidi non è cambiato e probabilmente resterà nella media fino alla fine dell'anno.

Il confronto tra il dramma di una difficoltà sociale e la tragedia a tinte fosche dipinta da alcuni è riassunta in questo post.

Aridaglie con le donne che sono meglio degli uomini!
E fatevene una santa ragione!

Stavolta qualcuno dovrà rassegnarsi almeno al fatto che non ho dato solo i numeri ma ho fornito anche la fonte.

Comparando i dati sulla criminalità, il disagio psichico e - udite udite! - il comportamento al volante, dal Regno Unito ci dicono per l'ennesima volta che le donne si controllano meglio degli uomini.

Del resto, loro hanno sempre avuto regine...

sabato 26 maggio 2012

L'impulsività è uomo, il controllo è donna



 Se non fossero bastati i due post sul confronto tra maschi e femmine e sulla reciproca sessualità, ecco qui il classico non c'è due senza tre, che afferma un'altra verità scomoda per i maschi e da gongolarsi per le femmine.

La Durham University in Gran Bretagna, infatti, ha condotto una lunga analisi trasversale per tracciare i confini dell'impulsività e del controllo negli uomini e nelle donne.

La prima parte dello studio si concentra sugli atti criminali e sui comportamenti a rischio, nei quali i maschi schiacciano le femmine con il 76 % degli arresti, l'89 % degli omicidi e l'82 % dei crimini.

Anche i dati sulle dipendenze - dal fumo alle droghe - o sull'incidenza di disagi psichici pendono tutti dal lato maschile di gran lunga, questi ultimi soprattutto in relazione a disturbi della condotta, disturbi antisociali, ADHD e disturbo esplosivo intermittente.

Proprio questi dati hanno spinto i ricercatori a esaminare come se la cavano al volante maschi e femmine.

martedì 22 maggio 2012

Crisi e suicidi: qual è la verità?

Suscita molto scalpore il fenomeno dei suicidi causati da problemi economici e sembra innegabile il legame tra l'inasprimento della crisi, il peggioramento delle condizioni di vita e l'estremo atto di molti, saliti alla cronaca negli ultimi mesi.

Una domanda ovvia ha occupato l'interesse dell'opinione pubblica: la crisi sta davvero ammazzando le persone, portandole a togliersi la vita?

Per molti cittadini la risposta è un netto , perché sotto pressione c'è bisogno di individuare un colpevole.

Noi, poi, siamo il paese che cerca i colpevoli di un terremoto e non si preoccupa della colpa più grave, cioè lasciare in completo abbandono chi quel terremoto l'ha subito come vittima, permettendo ad alcuni di specularci anche.

Torniamo però al tema del post.

È chiaro che il delle persone è piuttosto umorale, così non sono mancate precisazioni da parte di chi ha voluto vederci più chiaro.

Dall'Istat arrivano dati che costringono a riflettere meglio prima di dare per scontata la correlazione tra crisi e suicidi.

Dagli ultimi rapporti, e dal commento del responsabile Stefano Marchetti, emerge un'altra verità: non solo i suicidi sono in media gli stessi degli ultimi anni - l'analisi retrocede fino a otto anni fa, ma tiene conto anche di annate più antiche - ma osservando i possibili moventi riscontrati dalle forze dell'ordine, i suicidi per gravi disagi economici a stento arrivano al 6 %.

Fin qui, la cronaca.

giovedì 17 maggio 2012

Etica e morale: che cosa ci aspetta domani?



 La saga dell'etica e della morale a partire dal post che spiega che cosa sono e che cosa farne continua a essere la colonna portante di questo blog.

Perciò, come ho già fatto di tanto in tanto, oggi voglio aggiungere un altro tassello.

Mi piacerebbe però, visto il successo che questo tema riscuote, a giudicare dalle statistiche dei visitatori, che fossi tu a esprimere la tua opinione in merito.

Perché etica e morale presentano sempre duplici radici: un ramo è collegato a quanto gli esseri umani hanno fatto nella storia, e l'altro si innesta nel presente, con delle norme e dei principi che emanano dal quotidiano.

Il punto allora è: la morale odierna, e gli atteggiamenti etici di oggi, come potrebbero essere giudicati tra dieci, cinquanta o cento anni?

lunedì 14 maggio 2012

Come trasformare i problemi in alleati

Quando ti si presenta un problema, di solito, come reagisci?

Se ci pensi per più di un minuto, forse devi prestare più attenzione al tuo atteggiamento verso i problemi.

Infatti, ci sono solo quattro reazioni possibili, se ci pensi:

sabato 12 maggio 2012

Che rapporto hai con la mamma?



 Vigilia della festa della mamma.

Fiori, cioccolatini, pranzi, biglietti d'auguri e lavoretti fatti a mano.

Non pensare che la festa della mamma riguardi solo i bambini.

Per i bambini cresciuti che hanno ancora la mamma, proprio in vista della loro festa, è utile riflettere sul tipo di rapporto che ancora lega madre e figli, per capire come migliorarlo.

La relazione di una persona adulta con la madre - adulta anche lei - dovrebbe essere di reciproca accettazione e rispetto.

Ma è davvero così?

Quali dinamiche avvengono tra di voi?

Come ti fa sentire, oggi, avere a che fare con tua madre?

mercoledì 9 maggio 2012

Ricorrenze/3: Gregory Bateson



  9 maggio: non posso saltare questo appuntamento.

In fondo, se questo blog esiste lo devo al mio incontro folgorante con Gregory Bateson, di cui ricorre oggi l'anniversario di nascita.

E se il titolo che ho dato invita a studiare la mente, non intendo solo la mente dell'individuo, intesa come quel misto di pensieri, memorie, linguaggi e percezioni sensoriali.

La mente cui mi riferisco è quella che risponde alla definizione data dal grande antropologo: un'insieme di parti che interagiscono, dal tuo occhio allo schermo, dalle parole che leggi alle mie dita che le scrivono, fino all'immagine che reciprocamente ci facciamo l'uno dell'altro, tu di me che scrivo e io di te che leggi dall'altra parte.

Relazioni, non cose.

Quel che resta di Bateson oggi è il grande lavoro che sua figlia Nora sta facendo grazie al film documentario su suo padre, il nome Bateson nelle bibliografie di quelli che sono saltati sul suo carro vincente, e il ricordo di chi nel silenzio ha saputo comprenderne l'importanza storica.

sabato 5 maggio 2012

La fede del tifoso: divertimento o religiosità?

Qual è il sogno di ogni blogger?

Essere utile ai lettori.

Mai però avrei immaginato di poter essere utile ai tifosi di calcio con un blog sulla mente.

Eppure, da quando un tifoso juventino ha linkato il mio post Guida per ridurre l'ansia durante i tempi d'attesa nel forum del sito dei tifosi bianconeri, fioccano visite su visite.

Tutto è partito da un frequentatore del forum che ha chiesto aiuto per superare l'ansia per l'attesa del prossimo, decisivo match: per tutta risposta, qualcuno gli ha suggerito il mio articolo.

Spero naturalmente che possano trovarci qualcosa di utile, ma nel frattempo prendo spunto da questo imprevisto incontro con il mondo del tifo calcistico per dissertare sul tifo come fenomeno sociale.

A che cosa si associa il tifo, nel mondo degli studi psicologici?

mercoledì 2 maggio 2012

Altruisti e vendicativi: curiosi esperimenti


Mo' te faccio 'o gioco
Io ho 100 €, tiro una moneta per scegliere se darli a te o a un altro e, se il prescelto sei tu, dovrai decidere come dividerli con quell'altra persona, informata del fatto. Se l'altro accetterà la tua proposta bene, altrimenti nessuno dei due avrà nulla.

Qual è la tua scelta?

Comincia così una divertentissima e istruttiva pubblicazione che ho letto studiando i materiali del dipartimento di dinamiche evolutive di Harvard: oltre al valore scientifico, devo dire che la relazione coinvolge sin dall'inizio con piglio letterario.

Ma torniamo al gioco, che per la cronaca si chiama Ultimatum Game e fa parte di quella serie di esperimenti di cui fu pioniere John Von Neumann.

Il testo riporta questi risultati, a dir poco sconcertanti:
  • in due terzi dei casi, le persone offrono tra il 40 e il 50 %
  • il 4 % delle persone offre meno del 20 % della cifra di partenza
  • più della metà di coloro ai quali è offerto meno del 20 % della cifra rifiuta l'offerta
Le risposte sono sconcertanti per un semplice motivo, cioè che i soldi sono piovuti dal cielo, e non si capisce proprio - razionalmente -perché uno debba offrirne la metà senza una ragione o un sentimento, perché così pochi limitino l'offerta portando il massimo a casa, e perché le persone rifiutino anche un solo euro regalato.

Sembra proprio che le persone alle quali si fa l'offerta, sapendo che i soldi sono arrivati in modo fortunoso, pretendano che l'altro li divida quanto più equamente è possibile.

E sembra anche che l'offerente avverta un preventivo senso di colpa, fino a decidere di devolvere la metà della cifra, nella maggioranza dei casi.

Da un punto di vista esclusivamente razionale, l'offerente dovrebbe proporre all'altra persona la cifra più bassa possibile, e questi dovrebbe accettare perché l'alternativa è non ottenere nulla.

Invece, qualcosa scatta nella loro mente, qualcosa di estremamente influente nelle nostre vite, da quando la specie umana è al mondo.