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sabato 29 settembre 2012

Dimmi su che sedia stai e ti dirò chi sei

A prima vista sembra l'ultima americanata nel campo delle ricerche psicologiche, però dopo il primo momento d'ilarità, i risultati di un test che cerca di spiegare il rapporto tra ambiente e pensiero umano mostrano lati interessanti.

La domanda è: i nostri stati mentali sono condizionati dall'ambiente circostante?

Tutti, più o meno, sappiamo che la nostre condizioni psico-fisiche cambiano se passiamo del tempo in campagna a contatto con la natura o se invece stiamo per qualche giorni in una metropoli trafficata e fumosa, come dimostra l'ecoterapia.


La creatività spesso arriva da passeggiate spensierate mentre lo stress cresce sui mezzi pubblici, in autostrada, nel fare file agli sportelli.

Più in generale, laddove l'ambiente non ci impone limiti o percorsi, ma lascia a noi la scelta di dove andare e fino a dove, il nostro benessere cresce.

Lo studio, fatto in un'università canadese però, così come riportato qualche tempo fa dall'Economist, è andato a cercare il pelo nell'uovo, per vedere se il terreno sotto i piedi può letteralmente cambiare come la pensiamo.

Così ai soggetti dell'esperimento è stato proposto di sedersi su una sedia accanto a un tavolo, con una differenza: metà dei soggetti avevano sedie e tavoli traballanti, gli altri no!

Quando ai partecipanti è stato somministrato un questionario che richiedeva la capacità di prevedere come sarebbero andati a finire certi eventi - per esempio, come si sarebbero sviluppate alcune relazioni di coppia tra personaggi famosi - i soggetti seduti sulle suppellettili instabili hanno immaginato finali catastrofici per queste relazioni, mentre quelli seduti su sedie ferme tendevano a intravedere futuri più rosei.

Anche dopo la richiesta di indicare quali fossero secondo loro i valori centrali di una relazione, i soggetti seduti sui mobili dondolanti hanno messo ai primi posti la stabilità, la sicurezza, il sostegno, in percentuali molto più significative rispetto all'altro gruppo!

Dunque, l'ambiente non solo determinerebbe il tipo di pensieri che facciamo, ma addirittura ci indurrebbe a sceglierne una gamma ben precisa?

Qui non si tratta solo di associare, come nel nostro paese, il sole del Sud con la solarità della gente, o la nebbia del Nord con la chiusura.

Qui è in ballo il ruolo giocato dalle quattro ruote su cui ci muoviamo ogni giorno, sugli ascensori per andare da un ufficio all'altro, persino sul materasso che ci ospita ogni notte.

Hai mai notato una relazione tra i tuoi pensieri e il luogo o l'elemento d'arredo sul quale ti trovi?

Ti è mai capitato di avere la sensazione di essere un'altra persona spostandoti da un ambiente all'altro?

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