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mercoledì 1 maggio 2013

Quando il gioco si fa duro...

Un uomo - ma potrei dire una donna - lascia il suo ufficio - o qualsiasi altro posto di lavoro - dicendo al suo capo o ai suoi colleghi che deve sbrigare importanti faccende familiari.

In realtà, usa le ore restanti della giornata a caccia di emozioni rischiose.

Non è la prima e unica volta.

Trova sempre l'occasione per fare giochi d'azzardo: acquista biglietti di lotterie istantanee o a estrazione, scommette su eventi sportivi, carica e scarica la carta di credito fatta apposta dallo Stato, e se ha internet si concede anche qualche gioco online.

A poco a poco, il gioco d'azzardo diventa l'obiettivo principale delle sue ore del brivido.

E le bugie su dove va e su dove finiscono i suoi soldi aumentano a dismisura.

Il suo comportamento sembra indicare un disturbo ossessivo compulsivo che, come una spirale fuori controllo, lo porta ad abusare della fiducia di familiari e conoscenti, rovinando la sua posizione e il suo futuro.

Se questo comportamento sia davvero patologico - come affermano nell'ultimo DSM - richiede le classiche molle, prima di dirlo.