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lunedì 30 aprile 2012

Il mensile di Studialamente: Aprile 2012

Difendersi dalle (o con le) fobie
Paura della folla, paura dell'ascensore, paura delle altezze, paura dei ragni, paura del telefono che squilla, paura di uscire di casa e quante altre se ne possono trovare o inventare.

La mente umana è incredibilmente feconda quando si tratta di sviluppare paure.

Questo dovrebbe metterci in guardia: possibile che esistano davvero tutti questi tipi differenti di paure, o c'è sotto un minimo comune denominatore?

Per la psicoanalisi, alla base delle fobie c'è sempre lo stesso meccanismo: lo spostamento, ossia attribuire potere angosciante a qualcosa che sta fuori di noi, mentre la vera causa ce la teniamo ben celata nel cuore.

La fobia, dunque, ci serve a difenderci dalla verità che non vogliamo vedere?

Per saperne di più vieni a leggere questo post.

Nuovi "Girolimoni"?
Nino Manfredi fu l'unico attore, tra i moschettieri della commedia all'italiana, ad avere il coraggio di interpretare personaggi davvero scomodi, come in Girolimoni il mostro di Roma basato su una vera storia di un presunto abuso infantile.

Purtroppo le telecamere dei carabinieri hanno di recente accertato simile nefandezza in una scuola della bassa bergamasca, riaprendo il dibattito sui mostri attorno a noi.

Che cosa scatta nella mente dell'abusatore?

Da che cosa possiamo intuire che i nostri figli stanno forse vivendo esperienze traumatiche?

The smart brain
Ti viene mai da chiederti se il computer, il telefonino, i tablet possano modificare o stiano già in qualche modo trasformando il funzionamento delle nostre menti fino a farci evolvere a una nuova condizione biologica?

Sappi che molti ricercatori da diversi anni si lasciano ispirare da questo interrogativo e molte scoperte interessanti stanno emergendo, sulla condizione del cervello e delle capacità intellettive dei cosiddetti nativi digitali.

Vieni a scoprire che cosa sta succedendo all'essere umano tecnologicamente evoluto cliccando qui.

Mente e natura
È il titolo di una delle bibbie dell'antropologia moderna, scritta da Gregory Bateson, forse il suo unico libro pensato come tale, mentre gli altri lavori sono raccolte di articoli.

Ma c'è un altro modo di pensare al rapporto tra mente e natura, un modo più semplice, più terra terra, nel senso letterale del termine.

L'ecoterapia, lungi dall'essere l'ultima moda anglosassone per curare depressioni e altri disagi mentali, invita tutti noi a riscoprire quanto fa bene reimmergerci nell'ambiente naturale intatto e incontaminato, anche solo per una passeggiata.

Tornare alla nostra grande madre terra: un mito o la soluzione per uscire dai mali della modernità?

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