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martedì 31 dicembre 2013

2014: manterrai le tue promesse?

Possiamo scherzarci su, e dire che le promesse per il nuovo anno finiscono la mattina del 1 gennaio.

La cosa interessante è che puntualmente le facciamo, con la stessa convinzione di poterle mantenere, e che ci sono ragioni legate al nostro funzionamento cognitivo per spiegare questo appuntamento fisso.

Nel periodo delle festività natalizie, proviamo tutti la sensazione di poter ripartire da zero, ed è una sensazione che si ripete anche in altri momenti dell'anno, come a inizio mese o - per alcuni - in concomitanza con certe ricorrenze quali compleanni o anniversari particolari.

In questi momenti, e con questa sensazione di freschezza, ci sentiamo più portati a impegnarci in comportamenti votati al miglioramento, all'elevazione, alla crescita.

Proprio in questi giorni, Google ci offre come ogni anno un vasto report per indagare sui trend di ricerca più eclatanti dell'anno appena trascorso.

Bene, con i dati dei motori della rete è possibile farsi un'idea più precisa del fenomeno promesse-di-cambiamento.


Per esempio, il picco di ricerche su Internet relative alla dieta si ha sempre nei primi giorni dell'anno nuovo, e se si restringe la visuale sull'arco temporale dei dati, si può notare che lo stesso picco si ha all'inizio di ogni mese o addirittura di ogni settimana.

Le persone, insomma, cercano di far coincidere l'inizio temporale del calendario con l'inizio di un nuovo comportamento o abitudine.

Anche i dati sull'attività sportiva coincidono, e la frequenza nelle palestre è maggiore all'inizio del nuovo anno, così come all'inizio di ogni semestre - complice l'arrivo dell'estate - o nel primo giorno libero dal lavoro.

In molti altri campi nei quali è richiesta l'assunzione di un impegno assistiamo a questo fenomeno, e la spiegazione non è così ovvia.

Si potrebbe pensare che prima di questi periodi particolari le persone abbiano meno tempo, ma in realtà i dati non mostrano decrescite significative, bensì solo una normale attestazione nella media.

Altrettanto improbabile che le persone, prima di questi periodi, si siano comportate talmente male da sentire il bisogno di ricorrere ai ripari, dato che poi le promesse e gli impegni non vengono sempre mantenuti.

Sicuramente questi momenti permettono alla gente di staccare dal tran tran, ma è strano che le nuove promesse non vengano fatte al venerdì, cioè un attimo prima del momento libero, così come le ricerche di diete e palestre non comincino a dicembre bensì a gennaio.

Ci sono due possibili letture, per questo meccanismo, entrambe compatibili.

Innanzitutto, tendiamo a essere indulgenti con noi stessi e vederci sempre migliori di come siamo stati.

Questo spiega perché non ci preoccupiamo di fare nuove promesse un attimo prima del momento fatidico, coincidente con feste e giorni particolari.

I periodi come le festività, i giorni particolari come i compleanni, le vacanze in genere, ci aiutano a separare la parte migliore di noi dalle zone oscure, e naturalmente cerchiamo di seguire la prima dimenticando le altre.

L'altra spiegazione alla base di queste grandi promesse di cambiamento è che il riposo, lo stacco, la pausa dalla routine quotidiana ci permette di cambiare visuale.

Durante la settimana lavorativa, siamo lì a guardare la nostra vita giorno per giorno e ora dopo ora, concentrandoci su un passo per volta.

Quando invece arrivano le festività, il tempo si dilata, e invece di guardare ogni singolo albero riusciamo a vedere l'intera foresta della nostra esistenza.

Con questo tipo di sguardo globale, ci viene naturale pensare a grandi obiettivi, a grandi scopi, a grandi ideali da perseguire.

Anche in questo periodo, dunque, e nelle settimane a venire, tu, io, e molti altri nostri simili ci impegneremo con promesse di cambiamento, miglioramento, svolta, crescita.

Non sarà facile mantenerle, non sarà semplice continuare a pensare in grande, osservare l'orizzonte, quando gli impegni di ogni giorno ci costringeranno ad abbassare lo sguardo per guardare dove mettiamo i piedi.

La soluzione sta nel capitalizzare ogni momento dell'anno e trasformarlo in punto di partenza, ritualizzare i momenti liberi e i lassi di tempo nei quali possiamo ridare a noi stessi il potere di scegliere una nuova strada.

Buon 2014

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