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domenica 30 giugno 2013

Margherita Hack e la ricerca della verità



Oltre a essere l'esperta di astrofisica che tutti abbiamo imparato a conoscere, Margherita Hack è stata soprattutto una strenua sostenitrice della scientificità, in senso filosofico, come atteggiamento verso le affermazioni su ciò che è vero e ciò che ha bisogno di altro lavoro per essere provato.

Innumerevoli volte ha sostenuto e altrettante le è stato chiesto di motivare che l'astrologia è una falsa scienza, anzi, una superstizione ereditata dall'antichità, con ragioni che dovrebbero lasciare chiunque le ascolta senza dubbi.

Sembra però che neanche un esercito di scienziati riuscirebbe a scalfire la popolarità degli oroscopi che dai mezzi di comunicazione - e insieme alle altre pratiche divinatorie - continuano a incuriosire, attirare e persino a condizionare le migliaia di persone che li seguono.

Le differenze tra scienza vera e scienza presunta sono comunque facilmente riconoscibili, comprensibili e verificabili: sono scientifiche anch'esse, insomma, e non vederle vuol dire proprio mettere in atto la precisa volontà di autoingannarsi.


Vediamo le più rilevanti:
  • una vera scienza spiega i fenomeni che studia illustrandone i meccanismi e il funzionamento - per meccanismo si intende un insieme di parti la cui interazione produce risultati, proprio come una macchina - così, per esempio, la biologia ci illustra il modo in cui una cellula si sviluppa, si riproduce, si differenzia dalle altre e contribuisce con esse a costruire un tessuto; una scienza falsa invece difficilmente spiegherà il modo in cui qualcosa sortisce un effetto su qualcos'altro: nel video, infatti, la Hack sottolinea come la conoscenza della composizione dei corpi celesti ci permetta di dire che non c'è alcuna influenza di questi corpi sui nostri, cosa che infatti l'astrologia non sa e non vuole spiegare, ma si limita ad asserire come un dato certo.
  • una vera scienza utilizza le statistiche e altri sistemi di calcolo per trovare delle correlazioni (anche qui bisogna fare attenzione, perché anche nella vera scienza ci sono scienziati più veri di altri: per esempio, quando si dice sia stato trovato il gene di qualcosa, in realtà si intende che è stata trovata una correlazione statisticamente rilevante, che però non è mai e poi mai una prova) e fare ipotesi sui modelli della natura indagata; una falsa scienza tuttalpiù si accontenta di somiglianze, e asserisce rapporti causali tra fenomeni solo perché si somigliano o somigliano a qualcos'altro che è notoriamente configurato come rapporto di causa-effetto: perché mai proprio quei pianeti sono associati a determinate caratteristiche simboleggiate dalle rispettive divinità? Forse Giove governa tutto solo perché è il pianeta più grande e quindi esercita una gravità più potente, e Marte rappresenterebbe la guerra perché rosso?
  • la vera scienza trova stimolo e sostegno dal confronto con le altre scienze, anzi, oggi non si contano più i progetti di ricerca nei quali si indagano gli stessi fenomeni da branche differenti, ed è normale per uno scienziato cercare di far coincidere dati sanitari con quelli sociologici, economici e persino genetici; la falsa scienza fa baluardo di sé stessa contro le altre - a meno che non siano altrettanto antiche e indimostrabili - e l'astrologia ne è forse l'esempio lampante, laddove rifiuta due tra le principali obiezioni dell'astrofisica, cioè che nella composizione delle stelle non c'è nulla che influisca sull'animo umano e che la configurazione stessa delle costellazioni è cambiata da tempo quasi immemore, per cui gli animali e i personaggi dello zodiaco oggi non sono più tali.
  • La vera scienza è economica, ossia cerca di semplificare le sue teorie e nello stesso tempo accrescere il loro potere esplicativo: proprio questo ha permesso la convergenza delle diverse branche, e uno dei casi più eclatanti è la coincidenza tra lo studio degli atomi, dell'universo e la logica; la falsa scienza invece, quando ce le ha, si serve di teorie molto complesse che a loro volta hanno bisogno di altre ipotesi per sostenersi, così le domande di partenza si moltiplicano a dismisura: un po' come quando si guardano le trasmissioni sui misteri e le spiegazioni comportano sempre altri misteri da tener presenti, così alla fine non ci si capisce più nulla.
  • La vera scienza cambia col tempo, e nuove teorie vanno a soppiantare le vecchie, perché - come diceva Newton - il trucco è salire sulle spalle di chi ci ha preceduto per vedere un tantino più lontano; la falsa scienza invece ristagna nella sua dottrina e nel modo di applicarsi, fino a volte a non rendersi conto che l'oggetto stesso di cui si occupa o è cambiato o addirittura non c'è più.
M'illudo forse che parlare di queste differenze distolga le persone dal seguire oroscopi e altre fantasie?

Ovviamente no, perché so che c'è un'altra differenza fondamentale tra la vera scienza e le altre.

La scienza che piaceva a Margherita Hack e che lei stessa ha incarnato dice le cose come sono, in modo del tutto indipendente dalle reazioni che può suscitare in chi può venirne a conoscenza, secondo il principio per cui la verità è più importante della volontà del singolo.

La falsa scienza invece dice semplicemente ciò che chi la ascolta vuole o ha bisogno di sentirsi dire, e questo la Hack non lo avrebbe mai accettato, sebbene renda intramontabile il successo degli oroscopi a scapito della razionalità.

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