A che cosa serve la verità?

Siamo nel 2013 ma, esattamente come a cavallo tra gli anni settanta e gli ottanta - quando ero alle elementari - ancora oggi si fanno studiare ai bambini cose come l'estensione in chilometri quadrati di una regione o la lunghezza dell'Italia.

In realtà, questo tipo di dati possono avere un valore statistico, a fini compilativi, ma quasi sempre non hanno nulla a che fare con la verità.

E a questo punto ci si chiede: ma che cos'è la verità?

L'Italia è lunga 1300 km?

Può darsi, ma una misurazione simile non potrà mai veramente essere provata da qualcuno.

Con la fantasia che li contraddistingue, i bambini della scuola primaria - perché oggi le elementari si chiamano così - sentendo dei 1300 km fantasticano di attraversarli tutti.

Meno male che non possono farlo, altrimenti scoprirebbero che a volte sono di meno e a volte di più.

Basta infatti usare l'aereo, andare in autostrada o - per i più temerari - farsela a piedi per scoprire che quel 1300 è un numero quasi platonico, ideale.

Se il risultato cambia a seconda della modalità di movimento, dobbiamo rinunciare all'idea di verità assoluta, come dato corrispondente al reale.

Ma non è un male, perché possiamo così adottare un criterio molto più valido: la verità è nell'azione.

Chiaramente, se qualcuno ha paura di volare, l'Italia sarà sempre più lunga di 1300 km e se soffre il mal d'auto sarà ben più interminabile.

Questo complica un po' le cose: non solo non c'è un'unica verità, ma non sono neppure tutte conoscibili a chiunque.

Forse con questa considerazione gli scontri d'opinione assumono una luce diversa.

A volte, ci sono limiti oggettivi che impediscono a una persona di vedere come vede l'altro, per questo si pronuncia l'aggettivo inconcepibile, a ragion veduta anche se non giustificata.

Che succede invece quando una persona ha l'opportunità di vedere i diversi aspetti della verità?

C'è una casa così piccola che chi ci abita deve passarsela male. Giocattoli sparsi sul pavimento, qui ci sono persone sbadate e senza regole. Arredi e suppellettili non sono solo pochi ma anche così scarni da sembrare raccogliticci. Abiti fuori moda, consunti, di qualcuno che non guadagna granché. E che tremenda puzza d'aglio, che cosa sono ridotti a mangiare...

Sei in grado di distinguere, in questa descrizione, i dati di fatto dalle interpretazioni?

Confrontala con quest'altra.

Una casa di misura, hanno intenzione di risparmiare. Che bello, in questa casa comandano i bambini, con tutti questi giocattoli in giro! Pochi mobili, spazi aperti, non hanno certo il culto degli oggetti, magari danno più importanza alle persone che alle cose. Vestiti senza pretese, la comodità al primo posto. Mh, adorabile l'aglio, qui si cucina davvero, chissà che cosa preparano...

Non sto qui a dirti che noi ci preoccupiamo delle interpretazioni e non dei fatti in sé, sia perché l'argomento è stato ampiamente sviscerato da tutti gli psico-qualcosa, sia perché è un concetto di Epitteto.

In fondo non è molto diverso dalla questione geografica sulla lunghezza dell'Italia: uno potrebbe parlare del volo aereo, e dare una misura, un altro potrebbe elencare tutti i caselli autostradali e dare un'altra misura.

Le cose cambiano quando qualcuno si decide realmente a fare ciò su cui sta riflettendo.

La misura della lunghezza dell'Italia esiste realmente solo quando sali la scaletta dell'aeromobile o ingrani la marcia dell'auto o imbracci lo zaino e parti con lo scarpinetto.

Quando l'oggetto della verità non è una cosa inerte come un territorio ma una cosa viva, come una casa con i suoi abitanti, la verità starà nel modo in cui tu userai le informazioni e le farai valere in qualche modo per la tua esistenza.

Le diverse interpretazioni della casa potrebbero ora allontanare un rappresentante o un venditore, e ora avvicinarlo, soprattutto se si occupa di giocattoli o di investimenti sicuri, di abiti da lavoro o di cucina.

Il valore della verità non è dato una volta e per sempre.

Ogni verità è una teoria a sé stante, con dei benefici.

Il suo valore dipenderà da quanto sei in grado di godere dei benefici che essa reca.