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venerdì 30 marzo 2012

Formazione reattiva: quando l'apparenza inganna

Tra i meccanismi di difesa individuati da Freud in poi in ambito psicoanalitico, uno dei più diffusi è senz'altro la formazione reattiva.

Con questo meccanismo, l'Io trasforma sentimenti difficili da accettare in qualcosa di più gestibile, semplicemente pigiando l'acceleratore sul contrario del sentimento sgradevole.

Adottando in maniera esagerata il comportamento opposto a quello temuto, in una sorta di scaramanzia mentale, l'individuo cerca di conservare il suo equilibrio.

Un alcolista che decanta le lodi dell'astinenza, un ricco che organizza eventi a favore dei poveri, un padre assente che torna con gesti eclatanti prima di una nuova sparizione, una persona arrabbiata che si esprime con calma controllata, sono tutti esempi di formazione reattiva in corso.



Ciò che rende sostanzialmente diverso questo meccanismo da tutti gli altri è il suo grado di riscontrabilità: è difficile dire se sia in atto una rimozione in una persona, ma a volte è fin troppo facile cogliere gli effetti di una formazione reattiva.

Ma il fenomeno si presenta anche in maniere molto più complesse.

Molte coppie sono attraversate da dinamiche comunicative e relazionali fortemente condizionate dalla formazione reattiva.

In una relazione caratterizzata da un rapporto di assistenza-dipendenza, per esempio, la persona che assiste - e che in questo ruolo si identifica - può contemporaneamente biasimare l'altra per la sua dipendenza, mentre quest'ultima - nonostante senta montare astio nei confronti della prima, per questo biasimo - cerca di mitigare la sua rabbia confermandole che ha ragione!

Ancora più curioso il caso di coloro che manifestano sentimenti avversi verso una categoria di persone per poi avere legami strettissimi con membri di quella categoria, come il misogino che ama sua moglie, il bianco razzista sposato a una donna di colore o il varesino Bossi che sposa l'agrigentina Manuela Marrone.

Si può riconoscere, o ipotizzare, l'influsso di una formazione reattiva quando il comportamento di una persona assume accenti maniacali, ossessivi ed esagerati nell'intensità.

Come già detto, può anche darsi che il comportamento addirittura sia in palese contraddizione con altri aspetti  caratteriali della persona, e appaia scollegato da tutto l'insieme della personalità di un individuo.

In questo caso, se la persona non riesce a tenere separati i contesti nei quali i due aspetti contraddittori si manifestano, il contrasto può inficiare la sua autoimmagine e il suo funzionamento personale.

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