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sabato 27 novembre 2010

Guida per ridurre l'ansia durante i tempi di attesa

Sostenere il tempo di attesa senza farsi prendere dall'ansia: quante volte hai desiderato poter aspettare senza dover per forza fermare il mondo, senza sentirti incapace di fare qualcos'altro, senza farti risucchiare del tutto dal risultato che stavi aspettando?

Aspettare è un'abilità, quindi si può implementare.

Aspetti una risposta, una telefonata, un messaggio, e intanto hai tutta un'altra serie di cose da fare, e non riesci a conciliarle con l'attesa: sembra assurdo, ma il tempo d'attesa, nel quale in realtà non siamo tenuti a far nulla, assorbe a volte più energie mentali delle vere e proprie attività.

Così alcuni eventi come l'attesa di un risultato medico, di un colloquio di lavoro, di una risposta dalla persona amata diventano quell'unico "macigno" che ostruisce la strada del tuo quotidiano: finché non superi quello, il resto della tua vita non esiste.

Quando permetti al tempo d'attesa di consumare i tuoi pensieri, ti coglie ansia e timore.

Le difficoltà, anche le più banali, aumentano la loro influenza.

Il segreto per superare tutto ciò sta nell'azione: puoi occuparti di questo vuoto, come occupandoti di un bambino, oppure puoi deviare i tuoi pensieri facendo qualcosa di costruttivo.

Eccoti alcuni suggerimenti.

  • Scrivi una lettera, un post, una lista di spese, una canzone. Qui non conta davvero cosa scriverai, ma l'azione. Inizia a buttar giù parole e seguine il filo, così staccherai la tua attenzione dall'attesa ansiosa.
  • Se hai una libreria in casa, scegli qualche libro che non usi e non leggi più che potresti donare alla biblioteca, all'ospedale, a un'associazione. Il mondo è pieno di persone che, come te e più di te, soffrono nelle attese. Regala loro la possibilità di far passare il tempo con qualcosa di utile e piacevole, come i libri.
  • Pulisci la tua auto. Se hai l'autoradio, metti su un bel pezzo e via con spugne e secchi. Se non hai l'auto, va bene anche la bici.
  • Vai a piedi. Se di solito fai la spesa con l'auto, approfitta di questo momento di attesa per recarti ai negozi vicini e fare le tue spese camminando. Se pure la spesa nei negozietti dovesse costarti oggi qualche centesimo in più rispetto all'ipermercato, consideralo un investimento per il tuo benessere. Se poi ti scappa anche una chiacchiera con i negozianti, sarà davvero il massimo.
  • Leggi un buon libro. Preparati un tè, una cioccolata, scegli il tuo angolo di lettura preferito e tuffati nella storia e nelle pagine.

Se l'attesa è particolarmente lunga...

  • Recati in qualche posto a contatto con la natura. Il contatto con il mare, le montagne, le distese, ha sempre il potere di curarci, perché ci rimette in sintonia col mondo. Ma va bene anche una mezza giornata in campagna.
  • Riprendi quella tua vecchia passione. Ti piaceva sviluppare foto? Dipingere? Intagliare? O scrivere? Ora è il momento di rinverdire la tua passione.
  • Impegnati nel volontariato. Non pensare a cose grandiose, come partire per l'Africa o prenderti cura di persone gravemente ammalate, inizia con poco: investi una piccola cifra per beni di prima necessità e regalali personalmente a persone di cui conosci le condizioni precarie, oppure vai a trovare un parente o un conoscente che potrebbe aver bisogno di una mano data la sua situazione.

Aspettare in modo costruttivo riduce l'ansia dell'attesa.

Quando scegli di usare il tuo tempo in questi modo ti rafforzi, diventi capace di non farti travolgere dalle cattive notizie, di apprezzare quelle buone, di affrontare le future attese con più fiducia in te.

Se hai trovato utile questo post, fallo conoscere a chi, secondo te, potrebbe aver bisogno di ascoltare queste parole.

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