Pagine

giovedì 24 gennaio 2013

Un consiglio? Niente consigli!

I problemi, come le gioie, riempiono le nostre giornate e guai se non fosse così.

Non so se quando attraversi momenti di gioia cerchi un'altra persona con cui condividerli.

Sono quasi sicuro però che, nell'imbatterti in problemi, ti sarà capitato di cercare qualcuno cui chiedere consiglio.

Un litigio con i vicini, uno screzio coniugale, una crisi sul lavoro, qualche malanno, le finanze che scarseggiano e i figli che crescono e non sono più gli stessi...

Sono innumerevoli le piccole e grandi questioni da affrontare, sulle quali a volte qualche buon consiglio spassionato potrebbe rivelarsi decisivo.

Ma come puoi sapere chi sarà la persona in grado di darti quello giusto?


Apologia del chiedere consigli
Chiedere e ricevere consigli e pareri dagli altri, prima ancora di avere qualche effetto pratico sui problemi discussi con i consiglieri, è una forma importantissima di interazione sociale.

Nel chiedere e ascoltare consigli:

  • ci mettiamo in contatto con gli altri e non siamo più soli
  • ci chiariamo le idee grazie perché parliamo ripetutamente del problema
  • rafforziamo il rapporto con la persona alla quale ci siamo rivolti, chiedendo e ricevendo ascolto e comprensione
  • alleggeriamo il carico di preoccupazioni, secondo la regola che un problema condiviso è come un peso portato a quattro mani
  • riceviamo conferma, soprattutto quando veniamo appoggiati nelle decisioni finali
  • guardiamo alle difficoltà con diverse prospettive e ampliamo le nostre scelte possibili
Spero di aver chiarito quanto sia importante questa pratica allo scopo di rafforzare il nostro essere con gli altri.

Però non mi sentirei di dirti che chiedere e ascoltare consigli sia importante perché i consigli sono validi.

Perché non sono affatto sempre validi.

Un consiglio sui consigli
Ma i consigli degli altri vanno presi sul serio e seguiti alla lettera?

La risposta, rapida e semplice, è no, come la sua spiegazione, cioè che nel tuo mondo, nella tua situazione e soprattutto nella tua mente ci sei tu e non chi ti consiglia.

Giustamente, gli altri si immedesimano nel tuo racconto, capiscono la situazione, e ti consigliano.

Peccato però che essi ti consiglino ciò che farebbero loro, cosa che non necessariamente va bene per te.

Probabilmente è impossibile ricevere un consiglio imparziale o di parte, ma quella nostra e non quella del consigliere.

Anche se il mondo intorno sembra unico per tutti, ognuno di noi lo percepisce dal suo angolo, proiettando nella propria mente il proprio mondo.

Non c'è bisogno di studi psicologici per averne la prova: in moltissimi processi, i testimoni oculari presenti nello stesso momento raccontano versioni a volte molto diverse dei fatti.

Le buone intenzioni dei consiglieri non sono sufficienti come garanzia per un consiglio su misura per te.

Se poi incappi nei dispensatori di consigli, allora devi prestare una doppia attenzione.

Consiglio, dunque sono
Il dispensatore di consigli è una persona che trova particolarmente gratificante elargire le sue perle, per questi motivi:
  • ascoltare i problemi degli altri, confrontandoli con i propri, alleggerisce questi ultimi; a volte, è il solo sapere che anche gli altri hanno delle rogne che provoca questo effetto
  • influenzare gli altri, a prescindere se il parere del consigliere sia valido, fa sentire queste persone più valide nel giudizio che esse stesse formulano su di sé
  • consigliare gli altri può essere un modo inconscio di rendere la persona bisognosa di consigli più simile al consigliere, inducendola a fare nello stesso modo o addirittura a vivere la stessa vita, solo perché così il consigliere vedrà confermate le sue scelte nel comportamento dell'altro
  • farsi la fama di consigliere può dare una certa rilevanza nella cerchia di conoscenze, a patto che i consigli non si siano rivelati disastrosi (ma il consigliere sarà pronto a dire che il consigliato ha interpretato male le sue direttive)
Quello che un dispensatore di consigli non ti dirà mai è che consigliarti fa bene innanzitutto a lui, se il problema del quale discutete somiglia a una sua questione personale.

Parlarne, gli consentirà di chiarirsi il suo problema, anche se dall'esterno potrà sembrare che si stia parlando di te.

Come Freud non c'è nessuno
Che c'entra Freud?

Lo uso come rappresentante della categoria dispensatori di consigli a pagamento, cioè tutti gli psico-qualcosa.

Nella pratica della psicoanalisi, infatti, il caro vecchio Freud fu molto chiaro persino sulla parzialità dei consigli di un professionista.

L'obbligo di non interagire con cliente e di non interloquire con lui durante la fase iniziale della terapia, deriva dalla consapevolezza di Freud che i consigli immediati sono spesso soltanto proiezioni di sé.

Poi però Freud passa all'estremo opposto e dice che lo psicoanalista deve gradatamente fornire interventi di interpretazione, che sono enormemente parziali, seppur professionali e frutto di una preparazione.

Come se fosse certo che non esiste alcun modo di dare consigli neutri.

A partire dalla psicoanalisi, tutte le altre pratiche terapeutiche concordano sul fatto che il cliente ha risolto il suo problema quando vede nel suo psico-qualcosa una persona come le altre, o quando lo uccide nella sua mente.

Ciò è talmente vero per Freud che egli mise in guardia e nello stesso tempo incitò gli aspiranti psicoanalisti a lavorare su transfert e controtransfert, lasciando che il cliente si infatui del terapeuta e facendo in modo che quest'ultimo pian piano si sveli al suo cliente come una persona comune e vulnerabile, in modo da farsi lasciare senza strascichi.

In tantissimi casi, il controtransfert, ossia la possibilità che il terapeuta ricambi l'infatuazione del cliente traendone gratificazione, non ha solo fatto andare in malora anni di terapie, ma rivela come anche il consigliere professionista a volte condivida gli stessi tratti di quello amatoriale descritto sopra.

Tutto questo ci riporta alla definizione di terapia come arte, alla quale anche il consigliere comune dovrebbe votarsi.

Ma tu quanti artisti del consiglio conosci?

Nessun commento:

Posta un commento