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mercoledì 9 settembre 2015

le ultime parole gravose

Questa non è una barzelletta, anche se per certi versi può sembrare tale.

Si tratta di qualcosa che, a differenza delle barzellette - quasi sempre iperboliche e perciò rare a riscontrarsi nella realtà - accade molto più spesso di quanto riusciamo ad accorgerci.

O forse ce ne accorgiamo tutte le volte, e non saprei se è meglio.

Accade quando si parla, indipendentemente dall'argomento e dall'importanza che esso ha per coloro che parlano.

Per questo, se due persone parlano di ciò che sta loro a cuore, è tremendamente più importante.

Parlano, e come a volte è naturale e inevitabile, scoprono di non comprendere qualcosa del loro stesso parlare.

E allora comincia la vera e propria barzelletta, che però non è una barzelletta.

venerdì 1 maggio 2015

La danza delle relazioni: cambia tu che cambio anch'io

Le persone non cambiano, e soprattutto non puoi cambiarle dall'esterno.

Hai sentito dire spesso queste parole, tra il consolatorio e il rinunciatario, ora come perla di saggezza e ora come ultima spiaggia per non affogare nella disperazione.

Anzi, le hai sentite dire da persone che sai bene quanto tentino di cambiare gli altri.

Che cosa vorrà dire poi cambiare non è per niente chiaro.

domenica 28 settembre 2014

Il contrario di litigare

Qual è il contrario di litigare?

Soprattutto nelle relazioni significative, dove c'entra l'amore, l'amicizia, la convivenza, la parentela, la condivisione professionale, tutte situazioni ricche di occasioni per beccarsi, in che direzione andare per evitare il conflitto e trovare l'equilibrio?

Il buon senso, non sempre buono, direbbe di concentrarsi sulla generosità, sull'altruismo, sul volere il bene dell'altro.

Ma funziona davvero?

Lo farebbe se fosse incondizionato, però quasi sempre questa generosità, questo altruismo e questo volere il bene altrui si intendono implicitamente reciproci.

E se una cosa è reciproca per condizione allora non è più incondizionata.

In pratica, è un baratto, e un baratto - come qualsiasi transazione economica - comporta il controllo ossessivo del corrispettivo: se io ti do tanto, anche tu dovrai darmi altrettanto, e se non lo fai apriti Cielo!

Il battibecco nella relazione emerge in sostanza quando uno dei due si sente frustrato o ha delle aspettative.

Invece di fare una chiara richiesta sul modello del faresti questo? si vagheggia che l'altro ci legga nel pensiero e lo faccia, per di più senza avere nulla in cambio.

Torniamo ai contrari, e partiamo proprio dal voler bene e dalla generosità.

Sull'altro lato della medaglia dovremmo trovare odio e avarizia.

Ed è chiaro che stare sul lato buono è meglio, ma neppure è possibile forzare la propria pancia a non torcersi quando non sentiamo equità nello scambio naturale del dare e avere.

Il dare e avere della vita e delle relazioni però non è esattamente la stessa cosa di quello delle relazioni economiche pure e semplici.

sabato 5 aprile 2014

Manuale di gestione (retorica) dei conflitti

L'essere umano è davvero la creatura più evoluta del pianeta.

Talmente evoluta da riuscire a fare due cose, importantissime per la stessa sopravvivenza.

La prima è intercettare le fesserie dei propri simili.

Crescendo, tutti noi sviluppiamo questa sorta di radar in grado di riconoscere bugie, mezze frasi, tentativi di manipolazione.

Lo costruiamo man mano, lo perfezioniamo col tempo, lo portiamo alla massima efficacia.

Ma non tutti riescono a conservarlo,

Perché l'essere umano ha anche bisogno di relazioni.

Di stare con gli altri, e con alcuni di essi starci molto tempo e molto vicino.

Così, la probabilità che il radar intercetti le fesserie di questi altri, vicini e lontani, è alta.

E qui entra in gioco la seconda cosa importantissima per la nostra sopravvivenza.

Col tempo, infatti, impariamo anche ad allontanare da noi tutto ciò che possa farci dubitare di noi stessi, della nostra integrità, che possa mettere a rischio la nostra autostima.

Compresi i radar dei nostri simili, quando intercettano le fesserie che ci servono per non metterci in discussione.

Perciò, utilizziamo tutti gli stratagemmi che il linguaggio e la retorica ci offrono pur di mettere in dubbio il radar degli altri, e allontanare ogni dubbio da noi.

Per questo i radar di alcune persone si danneggiano, sotto i colpi retorici delle persone a loro legate, dei partner, degli amici intimi, dei parenti stretti.

Chiedere gli uni agli altri di smantellare il proprio radar anti-fesserie in nome della reciproca amicizia, parentela, amore e qualsiasi altra sfumatura sentimentale finisce per negare quegli stessi sentimenti.

Se c'è una cosa che la specie umana ha sviluppato al massimo grado, è la capacità di indurre l'altro a dubitare delle proprie posizioni, e l'ha sviluppata tramite una serie di tecniche ben precise.

Alcune di esse sono indipendenti dal contenuto delle conversazioni umane, si possono usare come attrezzi buoni per tutti gli usi.

Altre sono invece più complesse e sopraffine, non si limitano a rispondere alle eventuali critiche ricevute dal radar del nostro interlocutore, ma vanno a ristrutturare il rapporto stesso, ci servono per metterci al di sopra e al di fuori del gioco, della discussione, della relazione stessa, se è il caso, come a dire solo un perdente potrebbe vedere quello che ci stiamo dicendo come una partita in cui uno vince e l'altro perde, e poiché io non lo sto facendo, è evidente che lo stai facendo tu e che quindi hai perso.

Purtroppo sono anche molto efficaci, perché mimano l'autenticità.

Forse ci sono anche situazioni nelle quali potrebbe essere lecito usarle.

Se però diventano un formulario stabile, un manuale di gestione retorica dei conflitti, vuol dire che non riusciamo più a sopportare neanche per un minuto la possibilità di essere in errore.

Cioè di farci carico dell'errore e cambiare in meglio.

sabato 22 marzo 2014

Amore e scienza: una relazione complicata

Ci sono esperienze di vita che non hanno bisogno di conferme scientifiche per dimostrare la loro importanza.

L'amore è forse la più importante di tutte, e non a caso è un'emozione ancora largamente incompresa dagli studiosi.

Tutti noi intuiamo una naturale tendenza a entrare in contatto profondo con i nostri simili, e sentiamo esperienze come il rifiuto o la solitudine al pari di minacce dirette alla nostra stessa sopravvivenza.

Per ragioni biologiche e culturali, molti distinguono amori veri da altri meno veri, amori più profondi e altri più superficiali, e spesso il discrimine è la lunghezza della relazione nella quale questi vengono vissuti.

In realtà tutti gli amori si modificano col tempo, svincolandosi dal parametro della durata, e la presunta profondità non andrebbe misurata partendo dall'esterno, ma interrogandosi sulla nostra disponibilità ad aprire il cuore e andare verso gli altri.

La prova del tempo, semmai, fa emergere altre necessità, come la disponibilità all'impegno, l'accettazione della propria vulnerabilità e la rinuncia a ogni forma di egocentrismo.

Tutto questo, e molto altro, rende parecchio arduo per la scienza ogni tentativo di definizione, analisi, conoscenza dell'amore.

Qualcosa però la possiamo dire, e ogni piccola conferma scientifica non fa che aggiungere bellezza all'unico vero modo di dare senso alla propria vita.

giovedì 27 febbraio 2014

L'amore ai tempi della complessità



Com'è cambiato l'amore, in questi tempi così profondamente rivoluzionati dalle innovazioni tecnologiche, dalle rivoluzioni politiche, sociali, civili, dalla globalizzazione, in un mondo interconnesso, dove i muri faticano a stare in piedi e i dogmi a resistere al domani?

È più facile, nell'era di internet, dei social, dei viaggi, degli scambi culturali, sentirsi emotivamente e psicologicamente più liberi nei confronti dell'amore, c'è davvero più libertà nei costumi, o in fatto di sentimenti siamo rimasti ancora molto simili ai nostri antenati delle caverne?

Lo sviluppo e l'evoluzione umana sembrerebbero andare di pari passo con l'elasticizzazione delle norme sociali.

È un dato di fatto che le regole morali concernenti i rapporti amorosi abbiano sempre più allargato le loro maglie, e il divorzio è solo il più evidente dei cambiamenti in quest'ambito.

Accade per esempio che in una società ancora troppo maschilista tuttavia le mogli abbiano una libertà di vivere relazioni personali molto più ampia di quanto fosse possibile e concepibile anche solo cinquant'anni fa.

Il nostro paese, divenuto ormai meta ambita di immigrati, è anche teatro di episodi incresciosi, nei quali persone che appartengono a culture fortemente monogame e oppressive della libertà personale diventano poi protagoniste di tragedie e lutti, trovandosi in un contesto di maggiore libertà relazionale come il nostro.

Anche i rapporti extraconiugali, pur biasimati dalla vox populi, in pratica non comportano più alcun problema legale, almeno nella nostra società, e all'eventuale adultero tutt'al più tocca subire una tiratina d'orecchie.

Persino il fatto che in questa frase io abbia usato la formula rapporto extraconiugale è un segno dei tempi, e questo tipo di fenomeno non viene più denominato come tradimento o adulterio, almeno non da parte di chi osserva il fenomeno in modo neutrale, come può fare uno studioso.

Questo approccio al tema però ci fa sfuggire una innegabile verità: gli esseri umani, sin da epoche molto remote del loro sviluppo, sono sempre stati in grado di avere rapporti sessuali e amorosi con più di una persona nello stesso tempo.

venerdì 7 febbraio 2014

L'anima del San Valentino


 Tra una settimana arriverà quello che per alcuni è il migliore, per altri il peggiore, per altri ancora il più incasinato giorno dell'anno.

Sto parlando di San Valentino, certo.

E anche chi si vanta di non festeggiarlo, di non farsi condizionare, o addirittura di essere una persona che celebra l'amore trecentosessantacinque giorni all'anno, in realtà tra una settimana farà una piccola o grande riflessione sull'amore.

Non sono solo i calendari stampati a riportare la ricorrenza, è il nostro stesso calendario emotivo a lampeggiare.

Nessuno di noi può chiudere definitivamente il discorso con l'amore e questa giornata fa da promemoria.

domenica 28 luglio 2013

Paura dell'intimità: che cos'è, da dove viene, come vincerla

Hai incontrato qualcuno ed è stato subito un fuoco d'artificio di gioie.

Succede, e prima che te ne renda conto sei nel più profondo degli innamoramenti.

Ogni cosa che questa persona dice o fa ti tiene col fiato sospeso, capovolge la tua visione del mondo, ti infetta positivamente.

Che cos'è questa pienezza e questa vitalità, ti chiedi, e la risposta sta nella vicinanza con lui o lei.

Sono molte le storie che cominciano così e che proprio per questo conducono i protagonisti a impegnarsi.

Matrimoni o relazioni durature di convivenza, poco importa la forma.

E molte di queste vite di coppia devono confrontarsi, col passare degli anni, con le inevitabili differenze che sorgeranno.

Come tutte le cose che accadono poco alla volta, i protagonisti della coppia non se ne accorgono subito, eppure la distanza tra i due può crescere fino a lasciarli storditi quando poi se ne rendono conto.

Rischio anche il luogo comune, nel parlarne: è la classica situazione nella quale poi ci si chiede dove sia finita quella persona che toglieva il fiato, stravolgeva il mondo e iniettava felicità.

sabato 23 febbraio 2013

Relazioni efficaci? Impara dal tango

Da tre anni prendo lezioni di tango argentino e il risultato mi sorprende.

Non parlo del livello di perizia, del fascino di questo ballo, della fantastica immersione in una vera e proprio cultura altra.

In realtà, cioè che mi stupisce è che, oltre a imparare a dove mettere i piedi, sto imparando moltissimo sul modo in cui voglio stare in contatto, su come voglio entrare in connessione, su come essere io ma nello stesso tempo sentirmi con l'altro.

Sulla pista e nella vita.

Non c'è relazione umana che non possa migliorare prendendo spunto dalla comunicazione durante la danza.

Genitori, partners, colleghi, amici, tutti coloro che in qualche modo entrano in contatto con altre persone possono guardare le loro relazioni con occhi diversi, prestati dal tango argentino.

domenica 10 febbraio 2013

Il miglior regalo per San Valentino

Se stai pensando a cravatte e profumi, fiori e cioccolatini, carte da regalo con l'impronta dei baci o scatole a forma di cuore sei fuori strada, benché non guastino.

Non ti piacerebbe invece trovare nel dono di San Valentino una maggiore vicinanza con la tua metà?

Il regalo ideale dunque consiste nel preparare un pacchetto con quattro livelli di intimità da offrire non solo nel giorno degli innamorati ma a partire da quel giorno, avendone cura.

Pronti per un grande San Valentino?

domenica 23 dicembre 2012

Come scegliere il regalo giusto e salvare la coppia

Scegliere regali è difficile, soprattutto in occasione del Natale, quando ci tocca farli a tante persone diverse nello stesso momento.

Per alcuni è addirittura motivo di stress, e ognuno affronta l'ardua impresa con strategie differenti e a volte originali.

I prudenti iniziano a preparare liste di possibili regali già alla fine dell'estate e buttano sempre l'occhio alle vetrine con mesi d'anticipo, ma raramente riescono davvero a completare tutti gli acquisti in tempo utile.

Altri invece aspettano proprio il 23 e il 24 fino all'ultimo minuto di apertura dei negozi e spesso sono i primi a sentirsi frustrati per la scelta poco soddisfacente dei regali.

Per tutti questi motivi, a ognuno di noi è capitato - e capiterà ancora - di ricevere regali sbagliati, inaspettati, lontani dai nostri gusti, insomma, regali che non ci piacciono.

Come reagire?

La questione non è banale, soprattutto quando lo scambio di regali sbagliati riguarda una coppia.

Come si modifica la percezione reciproca dei partners quando un regalo non centra i gusti del compagno o della compagna?

Gli americani sono abituati a non lasciar passare alcuna domanda senza trasformarla in un'occasione per fare un bell'esperimento psicologico, e diverse ricerche hanno esplorato il tema, rivelando a volte risultati controintuitivi.

Per esempio, il luogo comune vuole le donne più romantiche degli uomini, di conseguenza più sensibili a un eventuale errore nella scelta del regalo.

Il maschio pensa che uno sbaglio nel dono potrebbe essere interpretato come una mancanza d'attenzione se non addirittura d'amore.

Per converso, gli uomini sono visti banalmente come grandi bambini, ai quali basta regalare ciò che essi stessi manifestano di volere per renderli felici.

Purtroppo, altro luogo comune vuole la donna vestire il ruolo di nuova madre, e quindi approfittare del Natale per regalare al partner ciò che lei ritiene necessario per lui.

Uno degli studi più curiosi condotti oltreoceano risale a circa quattro anni fa, e ha prodotto risultati singolari rispetto alle aspettative.

domenica 2 dicembre 2012

Quando litigare fa rima con amare



 Ogni coppia si trova periodicamente a discutere: soldi, sessualità, educazione dei figli, gestione del tempo e così via.

Il problema, per molte di queste coppie dalla discussione facile, non è il confronto d'opinioni, ma il fatto che le discussioni si trasformano in litigi senza risolvere la questione di partenza.

Simili disaccordi assumono la forma di una spirale e girano a vuoto anche per ore e ore.

La coppia che litiga arriva quasi sempre a un nulla di fatto, un impasse che non riguarda più un argomento di convivenza ma coinvolge i sentimenti, l'immagine e la stima reciproca, le intenzioni dell'uno verso l'altro.

Insomma, l'amore tra i due.

In realtà, questo incidente non capita in maniera lineare, ma spesso con il colpo di scena.

Moltissime coppie discutono - nel senso che confrontano le proprie idee - e arrivano a un passo dalla soluzione, ma poi qualcosa va storto e la discussione si tramuta in litigio.

Così le parole si fanno più rabbiose, i contendenti si mettono sulla difensiva, e alla fine si allontanano, o meglio, uno dei due decide che con te non si può parlare.

Questo naturalmente apre il baratro dell'incomunicabilità, della mancanza di un senso di vicinanza e affiatamento e quindi della ricerca di altre soddisfazioni, adulterio compreso.

sabato 13 ottobre 2012

Capire gli altri: fino a che punto?

Se un amico tarda ad arrivare al vostro appuntamento, che cosa pensi?

Avrà avuto un contrattempo?

Il solito ritardatario?

Spero non gli sia successo qualcosa di grave?

Ecco, non ha alcun rispetto per me!?

Un comportamento, quello del ritardo, che sicuramente non procura piacere, quindi si può pensare sia facile avere reazioni negative.

In realtà, è possibile reagire in modi molto differenti anche a comportamenti che giovano.

Il classico esempio del marito che fa un regalo inaspettato alla moglie, facendole pensare che ha qualcosa da farsi perdonare, la dice lunga.

Perché una parte delle mogli penserebbe di avere accanto l'uomo più dolce del mondo, e un'altra parte di avere vicino una carogna subdola che sta tentando di manipolarla?

Che cosa ci porta a interpretare i comportamenti degli altri in modi così differenti?

Che cosa si può fare per allenarsi a interpretarli in maniera positiva?

sabato 15 settembre 2012

Sesso e tecnologia: virtuale o virtuoso?

Come counselor sono sempre molto interessato ai temi trattati nella conferenza annuale dell'American Counseling Association, ma non mi sarei mai aspettato di trovare una relazione sul sesso via sms, e adesso ho appena finito di leggere il piccante sondaggio al quale hanno già risposto molti americani.

Andiamo per ordine:Rachael Madden-Connor e altre due colleghe hanno presentato uno studio condotto su un campione di persone dai 25 ai 40 anni, sposate o comunque impegnate in una relazione stabile, a prevalenza femminile, dal quale sta emergendo una scottante realtà.

La maggioranza dei partecipanti che hanno risposto di avere regolari rapporti sessuali col proprio partner ha aggiunto che inviarsi messaggi spinti e foto provocanti accresce l'eccitazione e la soddisfazione sessuale reciproca.

giovedì 6 settembre 2012

Relazioni positive: come riconoscerle

Quante volte hai detto o hai sentito dire la frase ma tutti/e io li/le trovo? riferita a relazioni di coppia andate male?

Una frase che ha molto più senso di quanto possa sembrare, dalla sua apparenza di semplice modo di dire o frase fatta.

Infatti, se gli togli il punto interrogativo, la frase significa esattamente ciò che esprimono le sue parole: li trovi o le trovi tutti e tutte tu, e ogni volta ci ricaschi.

Si tratta di una variante di un meccanismo psicologico in cui agisce la coazione a ripetere, ben illustrata da Freud, e su cui Berne elaborò la sua famosa teoria dei giochi relazionali, proprio partendo da questo in particolare, il gioco in cui una persona fa di tutto per dimostrare di essere stata ingannata o sfruttata da qualcun altro, non a caso intitolato prendetemi a calci.

Non voglio però andare oltre nella disamina clinica del fenomeno, quanto soffermarmi su un aspetto più semplice.

Dire che troviamo sempre la persona sbagliata significa anche saper riconoscere che cosa non va e che cosa andrebbe bene.

Avere ben presenti le caratteristiche di una relazione soddisfacente dovrebbe permetterci di scansare i pericoli o quanto meno di abbreviare i tempi necessari a riconoscere che la relazione in tessitura non sta prendendo la forma giusta e quindi chiuderla prima che sia troppo doloroso.

Come facciamo a sapere qual è la relazione giusta per noi e quindi a riconoscere quali persone potrebbero venire maggiormente incontro ai nostri bisogni?

mercoledì 27 giugno 2012

Il mensile di Studialamente: Giugno 2012

La guerra d'indipendenza
Non ti sto invitando a tornare sui libri di storia, non preoccuparti.

In realtà, ci diciamo persone indipendenti quando, a ben vedere, molte sono le bazzecole in gradi di schiavizzarci.

E sono cose di poco conto, per questo non ci facciamo neanche più caso e siamo incatenati e contenti (ma anche no).

Scopri le dipendenze subdole e comincia subito a liberartene.

Che cosa vuol dire pensare
Non parlo qui del fenomeno spontaneo nel quale la nostra mente produce idee, le collega, le mescola, le cancella per poi ricominciare di nuovo senza tregua.

Pensare criticamente vuol dire esercitare una disciplina sui nostri processi cognitivi, allo scopo di raggiungere un obiettivo definito.

In questo post, tutti i segreti per usare il pensiero critico.

Mi aiuto da me
Sembra questo il motto alla base della mania di molte persone di acquistare libri e manuali che promettono di cambiare le nostre vite, risolvere finalmente annosi problemi o alleggerire il nostro senso di colpa per potercene finalmente fregare di tutto.

Ma i manuali di autoaiuto servono veramente?

Come si fa a scegliere quello giusto?

Leggere ci permetterà sul serio di realizzare tutto ciò che essi dichiarano di poter fare per noi?

Scoprilo, in questo post adesso.

Potenza della prima persona singolare
La gran parte dei nostri scontri con altre persone spesso è imputabile alla... grammatica!

Tendiamo sempre a parlare agli altri usando il tu, e quindi ribadendo e sottolineando che cosa l'altro ha detto o fatto, generando in lei o in lui il desiderio di riscattarsi per ributtarci addosso, a sua volta, le sue opinioni, accuse o attacchi su ciò che noi abbiamo fatto.

Per uscire da questo perverso gioco di comunicazione c'è l'Io messaggio: scoprine qui tutti i vantaggi.

A volte ritornano
Non tutte le separazioni restano tali.

Oggi, grazie alla maggiore facilità con la quale ricorriamo ai professionisti dell'aiuto, molte coppie in crisi riescono a tornare insieme, o almeno ci provano, facendosi accompagnare da un terapeuta nella ricostruzione della loro relazione.

Funziona?

Che cosa veramente stanno chiedendo i partner quando si rivolgono a un professionista?

Come fare questo percorso nel modo migliore?

Clicca qui per sapere come ricostruire la tua relazione incrinata.

giovedì 21 giugno 2012

C'eravamo tanto amati? Guida alla relazione da ricostruire

Lo sdoganamento della psicologia in ogni area della vita civile ha fatto sì che le persone si rivolgessero sempre più in maniera autonoma agli specialisti dell'aiuto per risolvere i propri problemi.

Anzi, di questi tempi si cade nell'estremo opposto: inquadrare clinicamente situazioni che invece si potrebbero rimettere in sesto semplicemente riordinandone gli elementi in modo più salutare.

Dopo il boom delle separazioni e dei divorzi che ha contraddistinto il finale di secolo scorso - perché come neo-divorzisti, ci dovevamo prendere quella quarantina d'anni di sperimentazione! - oggi invece la tendenza è rivolgersi a psicologi e counselors per ricostruire la coppia in crisi.

giovedì 28 luglio 2011

Il mensile di Studialamente: Luglio 2011

Lateralmente
Non ce ne voglia Edward De Bono, né tutta la sfilza di formatori rampanti e creativi tout court, ma dopo trent'anni circa, qualche voce contro il pensiero laterale e le tecniche sulla creatività alla spicciolata era giusto si levassero.

Avere più scelte, anche di opinione, è sempre un passo avanti per la civiltà.

Per questo ho dedicato una coppia di post a La morte del pensiero laterale, prima e seconda parte, nei quali troverai molti chiarimenti alle zone d'ombra di chi ti dice come pensare.

Grazie, Mara!
Non sono solo i satirici a godere dei favori generati da comportamenti politici imbarazzanti, ora ce n'è anche per chi, come noi, s'interessa di comunicazione e condizionamento del pensiero.

La perla lanciata dal Ministero delle pari opportunità, con lo spot a favore dell'integrazione dei ROM - misteriosamente sparito dopo pochi giorni dai teleschermi - ha permesso a me e a tanti altri in rete di sfornare considerazioni interessanti sul modo in cui il pregiudizio è capace di mettere lo sgambetto a chiunque, anche a chi si professa animato dalle migliori intenzioni verso il prossimo, come puoi leggere in Governare i pregiudizi o governare con pregiudizio.

Dicono che col tempo arriverò...
...a far convivere io, te e l'amore, cantava Biagio Antonacci.

Per molte persone, la coppia è una moderna impresa eroica, più che una necessità bio-sociologica.

Ecco qualche consiglio utile su Come non far scoppiare la coppia.

Il tema caldo
In assoluto, da due anni, il post più letto di questo blog è Etica e morale: cosa sono e come usarle, uno dei primissimi testi che con urgenza - e poi con soddisfazione - ho scritto agli esordi del mio blogging.

Ricevo ancora oggi parecchie mail con osservazioni, approfondimenti, punti di vista e - perché no? - critiche su un tema, l'etica, di difficile definizione.

Per ampliare la prospettiva sull'argomento, ecco per te Etica e morale: quale approccio scegli? in cui potrai riconoscere con quale atteggiamento, di solito, inquadri le situazioni morali e cosa puoi fare per scegliere in modo più consapevole le tue posizioni.

martedì 12 luglio 2011

Come non far scoppiare la coppia

La coppia è una comunità i cui membri hanno perso la loro autonomia senza liberarsi della solitudine.

Il modo in cui Simone de Beauvoir tratteggia l'essenza di una relazione tra uomo e donna è pungente ma coglie nel segno.

Una coppia è una cosa sola o la somma di due cose diverse?

Rispondere a questa domanda equivale a darsi la zappa sui piedi: la coppia è l'una e l'altra cosa contemporaneamente.

Da quest'ambiguità, non facile da concepire e da gestire, nascono la maggior parte dei cosiddetti problemi di coppia.

Come comportarsi, dunque, per tenere salda la relazione senza soffocare le individualità?

Il problema principale è la complicazione: è facile rendere le cose più complicate di quanto siano davvero.

Ecco alcune regole per orientare la relazione verso una direzione virtuosa.