L'essere umano è davvero la creatura più evoluta del pianeta.
Talmente evoluta da riuscire a fare due cose, importantissime per la stessa
sopravvivenza.
La prima è
intercettare le fesserie dei propri simili.
Crescendo, tutti noi sviluppiamo questa sorta di radar in grado di riconoscere bugie, mezze frasi, tentativi di manipolazione.
Lo costruiamo man mano, lo perfezioniamo col tempo, lo portiamo alla massima efficacia.
Ma non tutti riescono a conservarlo,
Perché
l'essere umano ha anche bisogno di relazioni.
Di stare con gli altri, e con alcuni di essi starci molto tempo e molto vicino.
Così, la probabilità che il radar intercetti le fesserie di questi altri, vicini e lontani, è alta.
E qui entra in gioco la seconda cosa importantissima per la nostra sopravvivenza.
Col tempo, infatti, impariamo anche ad
allontanare da noi tutto ciò che possa farci dubitare di noi stessi, della nostra integrità, che possa mettere a rischio la nostra autostima.
Compresi i radar dei nostri simili, quando intercettano le fesserie che ci servono per non metterci in discussione.
Perciò, utilizziamo tutti gli stratagemmi che il linguaggio e la retorica ci offrono pur di mettere in dubbio il radar degli altri, e allontanare ogni dubbio da noi.
Per questo i radar di alcune persone si danneggiano, sotto i colpi retorici delle persone a loro legate, dei partner, degli amici intimi, dei parenti stretti.
Chiedere gli uni agli altri di smantellare il proprio radar anti-fesserie in nome della reciproca amicizia, parentela, amore e qualsiasi altra sfumatura sentimentale finisce per negare quegli stessi sentimenti.
Se c'è una cosa che la specie umana ha sviluppato al massimo grado, è la capacità di
indurre l'altro a dubitare delle proprie posizioni, e l'ha sviluppata tramite una serie di tecniche ben precise.
Alcune di esse sono indipendenti dal contenuto delle conversazioni umane, si possono usare come attrezzi buoni per tutti gli usi.
Altre sono invece più complesse e sopraffine, non si limitano a rispondere alle eventuali critiche ricevute dal radar del nostro interlocutore, ma vanno a ristrutturare il rapporto stesso, ci servono per metterci al di sopra e al di fuori del gioco, della discussione, della relazione stessa, se è il caso, come a dire
solo un perdente potrebbe vedere quello che ci stiamo dicendo come una partita in cui uno vince e l'altro perde, e poiché io non lo sto facendo, è evidente che lo stai facendo tu e che quindi hai perso.
Purtroppo sono anche molto efficaci, perché
mimano l'autenticità.
Forse ci sono anche situazioni nelle quali potrebbe essere lecito usarle.
Se però diventano un formulario stabile, un
manuale di gestione retorica dei conflitti, vuol dire che non riusciamo più a sopportare neanche per un minuto la possibilità di essere in errore.
Cioè di farci carico dell'errore e cambiare in meglio.