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sabato 26 marzo 2011

Memoria a breve termine: Sherazade insegna

Noi ricordiamo meglio le cose incompiute.

Ne Le mille e una notte, la giovane Sherazade riesce a tenere vivo l'interesse del re raccontandogli storie che non finiscono mai, perché all'interno di ogni storia, un personaggio inizia a raccontarne un'altra.

La storia di Sherazade è solo l'archetipo di questo fenomeno, che in realtà accade di continuo nelle nostre vite.

giovedì 10 marzo 2011

Ricordati di dimenticare!

Oppure dimenticati di ricordare?

Fatto sta che la memoria, pur accompagnandoci per tutta la vita, diventa un fatto rilevante quando l'invecchiamento comincia a modificarla, rendendoci evidente la sua presenza.

Per non arrivare impreparati, ecco sette caratteristiche curiose e istruttive su questo importantissimo processo cognitivo.

venerdì 9 aprile 2010

Cancellare i ricordi: e poi?


Da un post all'altro
Cancellare i ricordi: sogno o realtà? è uno dei post più letti di questo blog e da tempo meditavo di aggiungere alcune considerazioni.

Mi sembra uno scenario molto suggestivo: intervenire direttamente sulla memoria e modificarla, ma poi?

Quali cambiamenti possiamo immaginare nella persona la cui memoria viene alterata?

E tutti coloro che avevano e continueranno ad avere a che fare con essa subiranno conseguenze da questa trasformazione dei ricordi?

venerdì 22 gennaio 2010

L'autobiografia: 5 modi per raccontarsi e scoprirsi


"Uomo, conosci te stesso e conoscerai l'universo e gli dei"
La frase sul tempio dell'oracolo di Delfi esortava l'uomo greco a trovare la propria verità dentro di sé.

Come possiamo obbedire all'antico oracolo?

Per definire chi siamo a volte dobbiamo servirci dei ricordi conservati nella memoria: le tracce lasciate alle nostre spalle, dicendoci da dove veniamo, possono indicarci i nuovi passi da compiere.

Voglio trovare un senso a questa storia
... anche se questa storia un senso non ce l'ha, dice Vasco Rossi.

Una frase esemplare: gli esseri umani cercano un significato, una forma sensata, una scintilla di vita anche in cose che di significato, forma o vita non ne hanno neanche un briciolo.

La psicologia della Gestalt e le leggi della forma di Max Wertheimer, ad esempio, dimostrano come certe qualità formali siano già dentro la nostra percezione: noi percepiamo come ordinate, raggruppate e dotate di continuità cose che non lo sono in sé.

Anche il corso della nostra vita può essere pensato come un flusso al quale dare forma: tutte le volte che scegliamo di ricordare fatti del passato, di raccontare cosa ci è successo, di valutare l'andamento della nostra vita lo faremo come un regista quando esegue il montaggio del suo film e sceglieremo i fotogrammi iniziali e finali, le sequenze, le inquadrature, persino la musica.

Nella storia del cinema parecchi film montati in un certo modo non hanno avuto successo ma una volta montati in modo diverso e riproposti sono diventati premi Oscar, come Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore.

Non esiste una vita che non abbia un senso, o meglio, nessuna vita ha un senso in sé stessa: assegnare il senso è nostra responsabilità.

Se dal racconto della nostra vita si può ricavare la nostra identità, il modo in cui ci raccontiamo influirà su questa immagine.

Quanti "montaggi" possiamo fare con il "film" della nostra esistenza?

Ecco cinque tracce per scrivere cinque diverse storie della nostra vita.

domenica 25 ottobre 2009

Cancellare i ricordi: sogno o realtà?


Cancellare i ricordi spiacevoli è forse un sogno che accompagna da tempo gli esseri umani.

Sembrerà incredibile ma Cristina Alberini, neurobiologa italiana in trasferta a New York, sta lavorando a una scoperta sensazionale che potrebbe trasformare il sogno in realtà.

Ne ha parlato alla conferenza "The Eternal Sunshine:eliminare le memorie traumatiche e quelle associate a tossicodipendenze" nell'ambito della manifestazione "Bergamo Scienza 2009".

L'obiettivo della ricerca è riuscire a cancellare le memorie in modo selettivo.

Un tale risultato avrebbe ricadute positive enormi per alcune forme di patologia come sindromi da stress post-traumatico, nelle quali le memorie traumatiche ritornano in modo periodico invalidando la vita quotidiana, o per il processo di disintossicazione da stupefacenti, durante il quale le memorie legate al piacere dell'assunzione di sostanze giocano un ruolo determinante, spesso inducendo i soggetti a ricadute inaspettate.

Ma come funziona la memoria umana?