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mercoledì 27 giugno 2012

Il mensile di Studialamente: Giugno 2012

La guerra d'indipendenza
Non ti sto invitando a tornare sui libri di storia, non preoccuparti.

In realtà, ci diciamo persone indipendenti quando, a ben vedere, molte sono le bazzecole in gradi di schiavizzarci.

E sono cose di poco conto, per questo non ci facciamo neanche più caso e siamo incatenati e contenti (ma anche no).

Scopri le dipendenze subdole e comincia subito a liberartene.

Che cosa vuol dire pensare
Non parlo qui del fenomeno spontaneo nel quale la nostra mente produce idee, le collega, le mescola, le cancella per poi ricominciare di nuovo senza tregua.

Pensare criticamente vuol dire esercitare una disciplina sui nostri processi cognitivi, allo scopo di raggiungere un obiettivo definito.

In questo post, tutti i segreti per usare il pensiero critico.

Mi aiuto da me
Sembra questo il motto alla base della mania di molte persone di acquistare libri e manuali che promettono di cambiare le nostre vite, risolvere finalmente annosi problemi o alleggerire il nostro senso di colpa per potercene finalmente fregare di tutto.

Ma i manuali di autoaiuto servono veramente?

Come si fa a scegliere quello giusto?

Leggere ci permetterà sul serio di realizzare tutto ciò che essi dichiarano di poter fare per noi?

Scoprilo, in questo post adesso.

Potenza della prima persona singolare
La gran parte dei nostri scontri con altre persone spesso è imputabile alla... grammatica!

Tendiamo sempre a parlare agli altri usando il tu, e quindi ribadendo e sottolineando che cosa l'altro ha detto o fatto, generando in lei o in lui il desiderio di riscattarsi per ributtarci addosso, a sua volta, le sue opinioni, accuse o attacchi su ciò che noi abbiamo fatto.

Per uscire da questo perverso gioco di comunicazione c'è l'Io messaggio: scoprine qui tutti i vantaggi.

A volte ritornano
Non tutte le separazioni restano tali.

Oggi, grazie alla maggiore facilità con la quale ricorriamo ai professionisti dell'aiuto, molte coppie in crisi riescono a tornare insieme, o almeno ci provano, facendosi accompagnare da un terapeuta nella ricostruzione della loro relazione.

Funziona?

Che cosa veramente stanno chiedendo i partner quando si rivolgono a un professionista?

Come fare questo percorso nel modo migliore?

Clicca qui per sapere come ricostruire la tua relazione incrinata.

sabato 16 giugno 2012

Comunicazione efficace: che cosa scegli tra "Io" e "Tu"?

Quando studiavo per il titolo di counselor, tra tutti i maestri americani di approccio umanistico, preferivo di gran lunga Thomas Gordon, con la sua serie di manuali per diventare efficaci (genitori efficaci, insegnanti efficaci, leader efficaci e chi più ne ha più ne metta) che hanno contribuito a chiarire al mondo dei rogersiani che cosa sono l'ascolto attivo e la comunicazione centrata sulla persona.

Mi piaceva molto il modo in cui Gordon insisteva sullo stare centrati su di sé.

venerdì 25 giugno 2010

Ascoltare gli altri: la più potente capacità umana

Sii avido di ascoltare e non di parlare.

Così esortava Cleobulo, uno dei Sette Sapienti.

Nonostante i secoli, ascoltare gli altri è ancora una potente capacità e merita di essere esaltata.

Ti è mai capitato di trovare una persona che mostra un esplicito interesse verso ciò che stai dicendo
 e scoprire che quella stessa persona ti è simpatica, ti interessa o addirittura ti piace?

Tutti noi cerchiamo prove del fatto che contiamo e siamo importanti per qualcuno oltre che per noi stessi.

Una persona che sa ascoltare non fa che convalidare questo bisogno di conoscenza e comprensione.

Perciò tutti desideriamo essere ascoltati.

Saper ascoltare gli altri può prevenire le incomprensioni e facilitare la collaborazione, oltre a migliorare le relazioni personali e professionali.

Non è un invito a fingere nella speranza di entrare nelle grazie altrui, ma piuttosto a prestare attenzione a questa abilità sottovalutata e a volte dimenticata.

Voglio condividere alcune tecniche utili nello scambio verbale e nell'incontro con l'altro.

Ognuna deriva da formazione, corsi, libri ed esperienze originali di vita.

Tutte aiutano ad ascoltare meglio, se a usarle è una persona limpida.

sabato 23 gennaio 2010

Ascolto attivo: l'arte di un grande maestro


Mi senti? Anzi, mi ascolti?
Vi è mai capitato di parlare a qualcuno e accorgervi da certi segnali di non essere ascoltati?

E quante volte siamo stati noi a non ascoltare ma ad aspettare solo che l'altro finisse per poi dire la nostra?

Ascoltare è un'arte e per essere esercitata ha bisogno di maestri, strumenti ed esercizio.

Il maestro
Quando Carl Rogers pubblicò nel 1942 Counseling and psychoterapy le sue tre condizioni - accettazione incondizionata, congruenza ed empatia - necessarie alla relazione terapeutica non erano ancora state ridotte a una banale ricetta e l'ascolto attivo non era ancora il titolo di un role playing.

Proprio in questo testo, Rogers da un'indicazione basilare: la migliore guida all'ascolto è il soggetto.

Quando ascoltiamo non dobbiamo metterci al posto dell'altro, non dobbiamo anticipare con la mente ciò che secondo noi sta per dire.

Il nostro compito è farlo sentire abbastanza sicuro da potersi esporre senza il rischio di essere giudicato.