Pagine

Visualizzazione post con etichetta comportamenti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta comportamenti. Mostra tutti i post

martedì 19 febbraio 2013

Malati di Facebook?

Vite che crollano, ricoveri clinici, dalle cinque alle dieci ore davanti allo schermo, perdita del lavoro, insonnia,  smartphone impazziti...

Queste e altre descrizioni fanno parte dei racconti delle persone che negli ultimi tempi chiedono aiuto psicologico - o vi sono costretti - a causa di Facebook.

O meglio, l'ipotesi che si fa è che l'uso di Facebook per queste e tante altre persone sparse nel mondo stia diventando una malattia.

Ma che cosa c'è di vero?

Me lo chiedo e te lo chiedo evitare che anche la paura di ammalarsi di socialnetworkite si trasformi in paranoia e generi una sorta di caccia alle streghe.

Intanto, nel  mondo della psicologia circola già un piccolo test per misurare il grado di infezione da Facebook.

Sei domande, alle quali rispondere con una scala di risposte: molto raramente, raramente, qualche volta, spesso, quasi sempre.

Le risposte vanno date in riferimento all'ultimo anno.

Ed ecco le domande:

mercoledì 7 novembre 2012

Cinque lezioni eterne da Cesar Millan



 Per chi non ama gli strizzacervelli e tutto ciò che gli gira intorno - compreso questo blog - una ghiotta occasione di prenderli in giro arriva dall'autoironico titolo della trasmissione Dog Whisperer - Uno psicologo da cani in cui Cesar Millan aiuta i proprietari di cani problematici a ricostruire un rapporto migliore con i loro amici fidati.

Non entro nel merito delle polemiche accese dalle associazioni animaliste, non ultime quelle del giugno scorso, quando Millan è stato in Italia a registrare alcune puntate del suo docu-reality, perché il discorso sarebbe troppo ampio (se vuoi saperne di più, parti dai links legati al video qui sopra).

Mi interessa invece rilevare come alcuni principi-guida del suo modo di intervenire siano praticamente identici a quelli che qualsiasi terapeuta da uomini e non da cani non può non tener presente.

Ognuno dei principi qui di seguito contiene un meccanismo fondamentale per la crescita personale che può essere utile conoscere, allo scopo di cambiare, migliorare, sentirsi più adeguati.

domenica 18 settembre 2011

Cattive abitudini da estirpare

Ti ritieni una persona piacevole?

Pensi che per gli altri sia facile sentirsi a proprio agio e trovarsi bene con te?

Nel mio lavoro vedo di frequente persone portarsi dietro un carico di comportamenti dannosi, che le allontanano da relazioni soddisfacenti, carriere appaganti, e in generale dalle occasioni di sentirsi più felici.

Non si rendono conto di aver contratto - come una malattia - modi di fare che offendono e allontanano le altre persone.

Quasi tutti facciamo cose che possono annoiare o infastidire gli altri, soprattutto nelle relazioni più strette.

È impossibile essere umani e non cadere in qualche occasione nel cattivo umore, nelle reazioni infantili o nell'egocentrismo.

Quando questi comportamenti diventano abituali, però, e iniziamo ad adottarli come parte integrante del nostro agire quotidiano, restiamo bloccati in un'immaturità emotiva che ha conseguenze molto negative.

Gli altri ci vogliono sempre più bene di quanto pensiamo, tant'è vero che ci lasciano avere quasi sempre questi comportamenti negativi, e noi crediamo dunque di poter agire così con loro.

Un'indulgenza che noi traduciamo in una sorta di permesso.

La questione diventa ancora più complicata per i nostri lati positivi.

Se agli altri dessimo sempre e soltanto il nostro lato oscuro, prima o poi ci mollerebbero.

Invece, la nostra parte solare spesso nasconde e giustifica quella negativa, spingendo gli altri a passare sopra le nostre pecche.

domenica 10 aprile 2011

Prendersi cura... di chi?

Quanto ti curi delle persone intorno a te?


Cosa può spingerti a impegnarti per gli altri senza alcuna certezza di ricevere qualcosa in cambio?


Come reagisci quando qualcuno si prodiga per te senza che tu abbia fatto nulla per lui?


Ti capita mai di evitare consapevolmente le attenzioni altrui?

La risposta a queste quattro domande potrebbe illuminarti sulla posizione che di solito assumi durante le tue interazioni sociali, e farti scoprire quali sono le tue credenze nascoste su come dovremmo o non dovremmo prenderci cura gli uni degli altri.

martedì 3 novembre 2009

Comportamenti, ruoli, valori: la cultura è servita!

Di cosa è fatta una cultura?

Cosa può farci dire che un comportamento è tipico di un dato ambiente culturale?

E cos'è questa storia dei valori di una volta che non ci sono più?

Analizzare una cultura, smontandola ed esaminando i suoi livelli, può essere utile per capire quanto realmente la cultura di appartenenza sia distante dalle altre, fino a scoprire che forse - a migliaia di chilometri di distanza, con abiti diversi e con una lingua per noi incomprensibile - c'è qualcuno che in realtà persegue scopi molto simili ai nostri.

Inoltre, si può definire cultura anche il più piccolo sistema sociale come la famiglia o addirittura la coppia.

Lo scambio culturale non è solo quello tra gli stati nazionali o le etnie.

Gli stessi strumenti sociologici possono essere usati anche per capire meglio l'interazione tra due persone.