Qual è il contrario di litigare?
Soprattutto nelle relazioni significative, dove c'entra l'amore, l'amicizia, la convivenza, la parentela, la condivisione professionale, tutte situazioni ricche di occasioni per beccarsi, in che direzione andare per evitare il conflitto e trovare l'equilibrio?
Il buon senso, non sempre buono, direbbe di concentrarsi sulla generosità, sull'altruismo, sul volere il bene dell'altro.
Ma funziona davvero?
Lo farebbe se fosse incondizionato, però quasi sempre questa generosità, questo altruismo e questo volere il bene altrui si intendono implicitamente reciproci.
E se una cosa è reciproca per condizione allora non è più incondizionata.
In pratica, è un baratto, e un baratto - come qualsiasi transazione economica - comporta il controllo ossessivo del corrispettivo: se io ti do tanto, anche tu dovrai darmi altrettanto, e se non lo fai apriti Cielo!
Il battibecco nella relazione emerge in sostanza quando uno dei due si sente frustrato o ha delle aspettative.
Invece di fare una chiara richiesta sul modello del faresti questo? si vagheggia che l'altro ci legga nel pensiero e lo faccia, per di più senza avere nulla in cambio.
Torniamo ai contrari, e partiamo proprio dal voler bene e dalla generosità.
Sull'altro lato della medaglia dovremmo trovare odio e avarizia.
Ed è chiaro che stare sul lato buono è meglio, ma neppure è possibile forzare la propria pancia a non torcersi quando non sentiamo equità nello scambio naturale del dare e avere.
Il dare e avere della vita e delle relazioni però non è esattamente la stessa cosa di quello delle relazioni economiche pure e semplici.
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domenica 28 settembre 2014
sabato 22 marzo 2014
Amore e scienza: una relazione complicata
Ci sono esperienze di vita che non hanno bisogno di conferme scientifiche per dimostrare la loro importanza.
L'amore è forse la più importante di tutte, e non a caso è un'emozione ancora largamente incompresa dagli studiosi.
Tutti noi intuiamo una naturale tendenza a entrare in contatto profondo con i nostri simili, e sentiamo esperienze come il rifiuto o la solitudine al pari di minacce dirette alla nostra stessa sopravvivenza.
Per ragioni biologiche e culturali, molti distinguono amori veri da altri meno veri, amori più profondi e altri più superficiali, e spesso il discrimine è la lunghezza della relazione nella quale questi vengono vissuti.
In realtà tutti gli amori si modificano col tempo, svincolandosi dal parametro della durata, e la presunta profondità non andrebbe misurata partendo dall'esterno, ma interrogandosi sulla nostra disponibilità ad aprire il cuore e andare verso gli altri.
La prova del tempo, semmai, fa emergere altre necessità, come la disponibilità all'impegno, l'accettazione della propria vulnerabilità e la rinuncia a ogni forma di egocentrismo.
Tutto questo, e molto altro, rende parecchio arduo per la scienza ogni tentativo di definizione, analisi, conoscenza dell'amore.
Qualcosa però la possiamo dire, e ogni piccola conferma scientifica non fa che aggiungere bellezza all'unico vero modo di dare senso alla propria vita.
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giovedì 27 febbraio 2014
L'amore ai tempi della complessità
Com'è cambiato l'amore, in questi tempi così profondamente rivoluzionati dalle innovazioni tecnologiche, dalle rivoluzioni politiche, sociali, civili, dalla globalizzazione, in un mondo interconnesso, dove i muri faticano a stare in piedi e i dogmi a resistere al domani?
È più facile, nell'era di internet, dei social, dei viaggi, degli scambi culturali, sentirsi emotivamente e psicologicamente più liberi nei confronti dell'amore, c'è davvero più libertà nei costumi, o in fatto di sentimenti siamo rimasti ancora molto simili ai nostri antenati delle caverne?
Lo sviluppo e l'evoluzione umana sembrerebbero andare di pari passo con l'elasticizzazione delle norme sociali.
È un dato di fatto che le regole morali concernenti i rapporti amorosi abbiano sempre più allargato le loro maglie, e il divorzio è solo il più evidente dei cambiamenti in quest'ambito.
Accade per esempio che in una società ancora troppo maschilista tuttavia le mogli abbiano una libertà di vivere relazioni personali molto più ampia di quanto fosse possibile e concepibile anche solo cinquant'anni fa.
Il nostro paese, divenuto ormai meta ambita di immigrati, è anche teatro di episodi incresciosi, nei quali persone che appartengono a culture fortemente monogame e oppressive della libertà personale diventano poi protagoniste di tragedie e lutti, trovandosi in un contesto di maggiore libertà relazionale come il nostro.
Anche i rapporti extraconiugali, pur biasimati dalla vox populi, in pratica non comportano più alcun problema legale, almeno nella nostra società, e all'eventuale adultero tutt'al più tocca subire una tiratina d'orecchie.
Persino il fatto che in questa frase io abbia usato la formula rapporto extraconiugale è un segno dei tempi, e questo tipo di fenomeno non viene più denominato come tradimento o adulterio, almeno non da parte di chi osserva il fenomeno in modo neutrale, come può fare uno studioso.
Questo approccio al tema però ci fa sfuggire una innegabile verità: gli esseri umani, sin da epoche molto remote del loro sviluppo, sono sempre stati in grado di avere rapporti sessuali e amorosi con più di una persona nello stesso tempo.
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venerdì 7 febbraio 2014
L'anima del San Valentino
Tra una settimana arriverà quello che per alcuni è il migliore, per altri il peggiore, per altri ancora il più incasinato giorno dell'anno.
Sto parlando di San Valentino, certo.
E anche chi si vanta di non festeggiarlo, di non farsi condizionare, o addirittura di essere una persona che celebra l'amore trecentosessantacinque giorni all'anno, in realtà tra una settimana farà una piccola o grande riflessione sull'amore.
Non sono solo i calendari stampati a riportare la ricorrenza, è il nostro stesso calendario emotivo a lampeggiare.
Nessuno di noi può chiudere definitivamente il discorso con l'amore e questa giornata fa da promemoria.
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domenica 28 luglio 2013
Paura dell'intimità: che cos'è, da dove viene, come vincerla
Hai incontrato qualcuno ed è stato subito un fuoco d'artificio di gioie.
Succede, e prima che te ne renda conto sei nel più profondo degli innamoramenti.
Ogni cosa che questa persona dice o fa ti tiene col fiato sospeso, capovolge la tua visione del mondo, ti infetta positivamente.
Che cos'è questa pienezza e questa vitalità, ti chiedi, e la risposta sta nella vicinanza con lui o lei.
Sono molte le storie che cominciano così e che proprio per questo conducono i protagonisti a impegnarsi.
Matrimoni o relazioni durature di convivenza, poco importa la forma.
E molte di queste vite di coppia devono confrontarsi, col passare degli anni, con le inevitabili differenze che sorgeranno.
Come tutte le cose che accadono poco alla volta, i protagonisti della coppia non se ne accorgono subito, eppure la distanza tra i due può crescere fino a lasciarli storditi quando poi se ne rendono conto.
Rischio anche il luogo comune, nel parlarne: è la classica situazione nella quale poi ci si chiede dove sia finita quella persona che toglieva il fiato, stravolgeva il mondo e iniettava felicità.
Succede, e prima che te ne renda conto sei nel più profondo degli innamoramenti.
Ogni cosa che questa persona dice o fa ti tiene col fiato sospeso, capovolge la tua visione del mondo, ti infetta positivamente.
Che cos'è questa pienezza e questa vitalità, ti chiedi, e la risposta sta nella vicinanza con lui o lei.
Sono molte le storie che cominciano così e che proprio per questo conducono i protagonisti a impegnarsi.
Matrimoni o relazioni durature di convivenza, poco importa la forma.
E molte di queste vite di coppia devono confrontarsi, col passare degli anni, con le inevitabili differenze che sorgeranno.
Come tutte le cose che accadono poco alla volta, i protagonisti della coppia non se ne accorgono subito, eppure la distanza tra i due può crescere fino a lasciarli storditi quando poi se ne rendono conto.
Rischio anche il luogo comune, nel parlarne: è la classica situazione nella quale poi ci si chiede dove sia finita quella persona che toglieva il fiato, stravolgeva il mondo e iniettava felicità.
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domenica 10 febbraio 2013
Il miglior regalo per San Valentino
Se stai pensando a cravatte e profumi, fiori e cioccolatini, carte da regalo con l'impronta dei baci o scatole a forma di cuore sei fuori strada, benché non guastino.
Non ti piacerebbe invece trovare nel dono di San Valentino una maggiore vicinanza con la tua metà?
Il regalo ideale dunque consiste nel preparare un pacchetto con quattro livelli di intimità da offrire non solo nel giorno degli innamorati ma a partire da quel giorno, avendone cura.
Pronti per un grande San Valentino?
Non ti piacerebbe invece trovare nel dono di San Valentino una maggiore vicinanza con la tua metà?
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Pronti per un grande San Valentino?
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domenica 2 dicembre 2012
Quando litigare fa rima con amare
Ogni coppia si trova periodicamente a discutere: soldi, sessualità, educazione dei figli, gestione del tempo e così via.
Il problema, per molte di queste coppie dalla discussione facile, non è il confronto d'opinioni, ma il fatto che le discussioni si trasformano in litigi senza risolvere la questione di partenza.
Simili disaccordi assumono la forma di una spirale e girano a vuoto anche per ore e ore.
La coppia che litiga arriva quasi sempre a un nulla di fatto, un impasse che non riguarda più un argomento di convivenza ma coinvolge i sentimenti, l'immagine e la stima reciproca, le intenzioni dell'uno verso l'altro.
Insomma, l'amore tra i due.
In realtà, questo incidente non capita in maniera lineare, ma spesso con il colpo di scena.
Moltissime coppie discutono - nel senso che confrontano le proprie idee - e arrivano a un passo dalla soluzione, ma poi qualcosa va storto e la discussione si tramuta in litigio.
Così le parole si fanno più rabbiose, i contendenti si mettono sulla difensiva, e alla fine si allontanano, o meglio, uno dei due decide che con te non si può parlare.
Questo naturalmente apre il baratro dell'incomunicabilità, della mancanza di un senso di vicinanza e affiatamento e quindi della ricerca di altre soddisfazioni, adulterio compreso.
venerdì 16 novembre 2012
Esiste il fascino del criminale?
Avrai senz'altro sentito parlare del delitto di Melania Rea e della recente condanna all'ergastolo di Salvatore Parolisi, suo marito, per omicidio.
Se hai prestato orecchio a questo tremendo fatto di cronaca, forse ti sarà capitato di sentire anche delle lettere che Parolisi, sin dalle prime custodie, ha iniziato a ricevere da diverse ammiratrici e che ha continuato a vedersi recapitare, ricorrendo anche a stratagemmi per comunicare con l'esterno, in barba ai provvedimenti cautelari.
Messaggi e lettere, con frasi come sono qui che ti aspetto o ti voglio bene, che hanno fatto discutere anche della fama di quest'uomo in materia di seduzione.
Se dunque sei al corrente di questo aspetto della vicenda, è facile che ti sia chiesto ma chi sono queste donne che scrivono a un criminale?
Qual è il fascino di un uomo che ha ammazzato la moglie?
Che cosa passa per la testa e per il cuore delle donne che gli si dichiarano?
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giovedì 6 settembre 2012
Relazioni positive: come riconoscerle
Quante volte hai detto o hai sentito dire la frase ma tutti/e io li/le trovo? riferita a relazioni di coppia andate male?
Una frase che ha molto più senso di quanto possa sembrare, dalla sua apparenza di semplice modo di dire o frase fatta.
Infatti, se gli togli il punto interrogativo, la frase significa esattamente ciò che esprimono le sue parole: li trovi o le trovi tutti e tutte tu, e ogni volta ci ricaschi.
Si tratta di una variante di un meccanismo psicologico in cui agisce la coazione a ripetere, ben illustrata da Freud, e su cui Berne elaborò la sua famosa teoria dei giochi relazionali, proprio partendo da questo in particolare, il gioco in cui una persona fa di tutto per dimostrare di essere stata ingannata o sfruttata da qualcun altro, non a caso intitolato prendetemi a calci.
Non voglio però andare oltre nella disamina clinica del fenomeno, quanto soffermarmi su un aspetto più semplice.
Dire che troviamo sempre la persona sbagliata significa anche saper riconoscere che cosa non va e che cosa andrebbe bene.
Avere ben presenti le caratteristiche di una relazione soddisfacente dovrebbe permetterci di scansare i pericoli o quanto meno di abbreviare i tempi necessari a riconoscere che la relazione in tessitura non sta prendendo la forma giusta e quindi chiuderla prima che sia troppo doloroso.
Come facciamo a sapere qual è la relazione giusta per noi e quindi a riconoscere quali persone potrebbero venire maggiormente incontro ai nostri bisogni?
Una frase che ha molto più senso di quanto possa sembrare, dalla sua apparenza di semplice modo di dire o frase fatta.
Infatti, se gli togli il punto interrogativo, la frase significa esattamente ciò che esprimono le sue parole: li trovi o le trovi tutti e tutte tu, e ogni volta ci ricaschi.
Si tratta di una variante di un meccanismo psicologico in cui agisce la coazione a ripetere, ben illustrata da Freud, e su cui Berne elaborò la sua famosa teoria dei giochi relazionali, proprio partendo da questo in particolare, il gioco in cui una persona fa di tutto per dimostrare di essere stata ingannata o sfruttata da qualcun altro, non a caso intitolato prendetemi a calci.
Non voglio però andare oltre nella disamina clinica del fenomeno, quanto soffermarmi su un aspetto più semplice.
Dire che troviamo sempre la persona sbagliata significa anche saper riconoscere che cosa non va e che cosa andrebbe bene.
Avere ben presenti le caratteristiche di una relazione soddisfacente dovrebbe permetterci di scansare i pericoli o quanto meno di abbreviare i tempi necessari a riconoscere che la relazione in tessitura non sta prendendo la forma giusta e quindi chiuderla prima che sia troppo doloroso.
Come facciamo a sapere qual è la relazione giusta per noi e quindi a riconoscere quali persone potrebbero venire maggiormente incontro ai nostri bisogni?
giovedì 21 giugno 2012
C'eravamo tanto amati? Guida alla relazione da ricostruire
Lo sdoganamento della psicologia in ogni area della vita civile ha fatto sì che le persone si rivolgessero sempre più in maniera autonoma agli specialisti dell'aiuto per risolvere i propri problemi.
Anzi, di questi tempi si cade nell'estremo opposto: inquadrare clinicamente situazioni che invece si potrebbero rimettere in sesto semplicemente riordinandone gli elementi in modo più salutare.
Dopo il boom delle separazioni e dei divorzi che ha contraddistinto il finale di secolo scorso - perché come neo-divorzisti, ci dovevamo prendere quella quarantina d'anni di sperimentazione! - oggi invece la tendenza è rivolgersi a psicologi e counselors per ricostruire la coppia in crisi.
Anzi, di questi tempi si cade nell'estremo opposto: inquadrare clinicamente situazioni che invece si potrebbero rimettere in sesto semplicemente riordinandone gli elementi in modo più salutare.
Dopo il boom delle separazioni e dei divorzi che ha contraddistinto il finale di secolo scorso - perché come neo-divorzisti, ci dovevamo prendere quella quarantina d'anni di sperimentazione! - oggi invece la tendenza è rivolgersi a psicologi e counselors per ricostruire la coppia in crisi.
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mercoledì 29 febbraio 2012
Il mensile di Studialamente: Febbraio 2012
Mentire sapendo di mentire
Non è sorprendente l'eventuale bugia nella quale tutti incappiamo, con più o meno buona fede, premeditazione o malignità.
È stupefacente il modo in cui la mente costruisce attorno alla menzogna una realtà finalizzata a giustificarla, per conservare coerenza.
Accade soprattutto quando violiamo palesemente codici di tipo morale o etico: la pressione della nostra coscienza fa lavorare subito il nostro cervello per inventare un modo di raccontare ciò che abbiamo fatto che ci salvi dal giudizio, non solo quello altrui, persino il nostro!
Leggi qui per conoscere fino in fondo la questione.
Cifra tonda
Il dieci è un numero cardine dello sviluppo del pensiero.
Anche se il suo uso canonico deriva dal numero delle nostre dita, col tempo ha assunto un senso di perfezione e completezza.
Se riesci a pensare a dieci cose su un certo argomento, hai la - quasi - certezza di averlo sviscerato del tutto.
Ecco per te dieci obiettivi da raggiungere nella tua esistenza, per avvicinarti alla tua felicità.
What is love?
Era una canzone che ballavo negli anni novanta, ma è anche la domanda di fondo di questo post.
Come racconta la psicologia questo sentimento universale e personalissimo, nello stesso tempo?
Esiste un'anatomia dell'amore?
E un modo per essere sicuri di ciò che si prova?
Prendi nota
Il consiglio che anima questo articolo si può riassumere così.
Sia che tu tenga un vero e proprio diario, sia che tu abbia - come me - semplicemente l'abitudine di portare con te qualcosa su cui scrivere - a mano, mi raccomando - il prendere nota dei propri pensieri resta una delle strade maestre per conoscersi.
Ti interessa aumentare la tua consapevolezza?
Leggi qui come riuscirci con il tuo diario.
Un nome, una garanzia
Se il carbon coke non c'entra nulla con la coke, perché mai la colla, che ha una elle in più, dovrebbe essere scambiata per la cola?
La domanda andrebbe fatta ai padroni di Coca Cola che hanno imposto ai bloggers di www.cocacolla.it la chiusura per aver loro rubato il nome, come puoi leggere da questo post.
Molti in rete, me compreso, hanno sostenuto la loro causa, anche se essi stessi hanno deciso di acconsentire alla chiusura del dominio, perché è chiaro che mettersi contro la multinazionale sarebbe stata una partita già scritta.
Mai stata così amara, la Coca Cola: che abbiano di nuovo cambiato la formula segretissima?
All'attacco!
Nel senso di attaccarsi affettivamente.
Su questo fenomeno, John Bowlby costruì la sua psicologia, scandalizzando i freudiani di cui faceva parte e facendo luce per la primissima volta su come erano trattati i bambini e i ragazzi nelle strutture educativo-assistenziali.
Da qui puoi leggere della grande eredità lasciataci da questo maestro della psicologia.
Non è sorprendente l'eventuale bugia nella quale tutti incappiamo, con più o meno buona fede, premeditazione o malignità.
È stupefacente il modo in cui la mente costruisce attorno alla menzogna una realtà finalizzata a giustificarla, per conservare coerenza.
Accade soprattutto quando violiamo palesemente codici di tipo morale o etico: la pressione della nostra coscienza fa lavorare subito il nostro cervello per inventare un modo di raccontare ciò che abbiamo fatto che ci salvi dal giudizio, non solo quello altrui, persino il nostro!
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Cifra tonda
Il dieci è un numero cardine dello sviluppo del pensiero.
Anche se il suo uso canonico deriva dal numero delle nostre dita, col tempo ha assunto un senso di perfezione e completezza.
Se riesci a pensare a dieci cose su un certo argomento, hai la - quasi - certezza di averlo sviscerato del tutto.
Ecco per te dieci obiettivi da raggiungere nella tua esistenza, per avvicinarti alla tua felicità.
What is love?
Era una canzone che ballavo negli anni novanta, ma è anche la domanda di fondo di questo post.
Come racconta la psicologia questo sentimento universale e personalissimo, nello stesso tempo?
Esiste un'anatomia dell'amore?
E un modo per essere sicuri di ciò che si prova?
Prendi nota
Il consiglio che anima questo articolo si può riassumere così.
Sia che tu tenga un vero e proprio diario, sia che tu abbia - come me - semplicemente l'abitudine di portare con te qualcosa su cui scrivere - a mano, mi raccomando - il prendere nota dei propri pensieri resta una delle strade maestre per conoscersi.
Ti interessa aumentare la tua consapevolezza?
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Un nome, una garanzia
Se il carbon coke non c'entra nulla con la coke, perché mai la colla, che ha una elle in più, dovrebbe essere scambiata per la cola?
La domanda andrebbe fatta ai padroni di Coca Cola che hanno imposto ai bloggers di www.cocacolla.it la chiusura per aver loro rubato il nome, come puoi leggere da questo post.
Molti in rete, me compreso, hanno sostenuto la loro causa, anche se essi stessi hanno deciso di acconsentire alla chiusura del dominio, perché è chiaro che mettersi contro la multinazionale sarebbe stata una partita già scritta.
Mai stata così amara, la Coca Cola: che abbiano di nuovo cambiato la formula segretissima?
All'attacco!
Nel senso di attaccarsi affettivamente.
Su questo fenomeno, John Bowlby costruì la sua psicologia, scandalizzando i freudiani di cui faceva parte e facendo luce per la primissima volta su come erano trattati i bambini e i ragazzi nelle strutture educativo-assistenziali.
Da qui puoi leggere della grande eredità lasciataci da questo maestro della psicologia.
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domenica 12 febbraio 2012
San Valentino: quale amore festeggi?
La psicologia e le scienze sociali si sono occupate, a ragione, anche del più nobile dei sentimenti che, proprio in questi giorni, vede ricorrere il giorno dell'anno assegnati agli innamorati di tutto il globo: San Valentino.
Che cosa dicono gli strizzacervelli a proposito dell'amore, di come funziona, come si sviluppa e - ahinoi - come può finire?
Quali sono i fattori costituenti e determinanti del più agognato dei desideri, amare?
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giovedì 28 luglio 2011
Il mensile di Studialamente: Luglio 2011
Lateralmente
Non ce ne voglia Edward De Bono, né tutta la sfilza di formatori rampanti e creativi tout court, ma dopo trent'anni circa, qualche voce contro il pensiero laterale e le tecniche sulla creatività alla spicciolata era giusto si levassero.
Avere più scelte, anche di opinione, è sempre un passo avanti per la civiltà.
Per questo ho dedicato una coppia di post a La morte del pensiero laterale, prima e seconda parte, nei quali troverai molti chiarimenti alle zone d'ombra di chi ti dice come pensare.
Grazie, Mara!
Non sono solo i satirici a godere dei favori generati da comportamenti politici imbarazzanti, ora ce n'è anche per chi, come noi, s'interessa di comunicazione e condizionamento del pensiero.
La perla lanciata dal Ministero delle pari opportunità, con lo spot a favore dell'integrazione dei ROM - misteriosamente sparito dopo pochi giorni dai teleschermi - ha permesso a me e a tanti altri in rete di sfornare considerazioni interessanti sul modo in cui il pregiudizio è capace di mettere lo sgambetto a chiunque, anche a chi si professa animato dalle migliori intenzioni verso il prossimo, come puoi leggere in Governare i pregiudizi o governare con pregiudizio.
Dicono che col tempo arriverò...
...a far convivere io, te e l'amore, cantava Biagio Antonacci.
Per molte persone, la coppia è una moderna impresa eroica, più che una necessità bio-sociologica.
Ecco qualche consiglio utile su Come non far scoppiare la coppia.
Il tema caldo
In assoluto, da due anni, il post più letto di questo blog è Etica e morale: cosa sono e come usarle, uno dei primissimi testi che con urgenza - e poi con soddisfazione - ho scritto agli esordi del mio blogging.
Ricevo ancora oggi parecchie mail con osservazioni, approfondimenti, punti di vista e - perché no? - critiche su un tema, l'etica, di difficile definizione.
Per ampliare la prospettiva sull'argomento, ecco per te Etica e morale: quale approccio scegli? in cui potrai riconoscere con quale atteggiamento, di solito, inquadri le situazioni morali e cosa puoi fare per scegliere in modo più consapevole le tue posizioni.
Non ce ne voglia Edward De Bono, né tutta la sfilza di formatori rampanti e creativi tout court, ma dopo trent'anni circa, qualche voce contro il pensiero laterale e le tecniche sulla creatività alla spicciolata era giusto si levassero.
Avere più scelte, anche di opinione, è sempre un passo avanti per la civiltà.
Per questo ho dedicato una coppia di post a La morte del pensiero laterale, prima e seconda parte, nei quali troverai molti chiarimenti alle zone d'ombra di chi ti dice come pensare.
Grazie, Mara!
Non sono solo i satirici a godere dei favori generati da comportamenti politici imbarazzanti, ora ce n'è anche per chi, come noi, s'interessa di comunicazione e condizionamento del pensiero.
La perla lanciata dal Ministero delle pari opportunità, con lo spot a favore dell'integrazione dei ROM - misteriosamente sparito dopo pochi giorni dai teleschermi - ha permesso a me e a tanti altri in rete di sfornare considerazioni interessanti sul modo in cui il pregiudizio è capace di mettere lo sgambetto a chiunque, anche a chi si professa animato dalle migliori intenzioni verso il prossimo, come puoi leggere in Governare i pregiudizi o governare con pregiudizio.
Dicono che col tempo arriverò...
...a far convivere io, te e l'amore, cantava Biagio Antonacci.
Per molte persone, la coppia è una moderna impresa eroica, più che una necessità bio-sociologica.
Ecco qualche consiglio utile su Come non far scoppiare la coppia.
Il tema caldo
In assoluto, da due anni, il post più letto di questo blog è Etica e morale: cosa sono e come usarle, uno dei primissimi testi che con urgenza - e poi con soddisfazione - ho scritto agli esordi del mio blogging.
Ricevo ancora oggi parecchie mail con osservazioni, approfondimenti, punti di vista e - perché no? - critiche su un tema, l'etica, di difficile definizione.
Per ampliare la prospettiva sull'argomento, ecco per te Etica e morale: quale approccio scegli? in cui potrai riconoscere con quale atteggiamento, di solito, inquadri le situazioni morali e cosa puoi fare per scegliere in modo più consapevole le tue posizioni.
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martedì 12 luglio 2011
Come non far scoppiare la coppia
La coppia è una comunità i cui membri hanno perso la loro autonomia senza liberarsi della solitudine.
Il modo in cui Simone de Beauvoir tratteggia l'essenza di una relazione tra uomo e donna è pungente ma coglie nel segno.
Una coppia è una cosa sola o la somma di due cose diverse?
Rispondere a questa domanda equivale a darsi la zappa sui piedi: la coppia è l'una e l'altra cosa contemporaneamente.
Da quest'ambiguità, non facile da concepire e da gestire, nascono la maggior parte dei cosiddetti problemi di coppia.
Come comportarsi, dunque, per tenere salda la relazione senza soffocare le individualità?
Il problema principale è la complicazione: è facile rendere le cose più complicate di quanto siano davvero.
Ecco alcune regole per orientare la relazione verso una direzione virtuosa.
Il modo in cui Simone de Beauvoir tratteggia l'essenza di una relazione tra uomo e donna è pungente ma coglie nel segno.
Una coppia è una cosa sola o la somma di due cose diverse?
Rispondere a questa domanda equivale a darsi la zappa sui piedi: la coppia è l'una e l'altra cosa contemporaneamente.
Da quest'ambiguità, non facile da concepire e da gestire, nascono la maggior parte dei cosiddetti problemi di coppia.
Come comportarsi, dunque, per tenere salda la relazione senza soffocare le individualità?
Il problema principale è la complicazione: è facile rendere le cose più complicate di quanto siano davvero.
Ecco alcune regole per orientare la relazione verso una direzione virtuosa.
venerdì 23 luglio 2010
Ah, l'amore, questo folle sentimento che...
La cosa più importante nella vita è amare qualcuno.
La seconda cosa più importante nella vita è avere qualcuno che ti ami.
La terza cosa più importante è che le prime due accadano in contemporanea.
Howie Schneider
Amare, essere amati e trovare la felicità
Questo ci accomuna al di là delle differenze geografiche, etniche e culturali.
Anzi, molti dei nostri desideri in realtà sono funzionali all'amore, come la salute e il benessere economico.
Desideriamo alcune cose perché pensiamo che ci faranno apparire a nostra volta più desiderabili e aumenteranno le nostre possibilità di trovare l'amore.
Anche se l'amore è il bisogno fondamentale del genere umano,continua ad essere l'area nella quale accumuliamo errori e incomprensioni senza fine.
In questo c'è anche un vuoto culturale: non esiste una vera e propria educazione all'amore, e troppo spesso fare coppia ha significato rispettare le leggi della società invece che del cuore.
Diamo uno sguardo ad alcuni problemi tra i più diffusi nelle relazioni di coppia, che impediscono loro di funzionare.
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