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lunedì 7 novembre 2011

Cervelli tempestosi? Diciamo basta!

In questo post di marzo 2011 avevo preannunciato la morte del pensiero laterale, o di uno dei suoi "organi" principali, il brainstorming, l'incredibile tecnica per produrre idee a ruota e salvare tutto e tutti dalla siccità della mente.

In breve, sottolineavo come gli studi degli ultimi trent'anni dimostrassero che i migliori risultati creativi arrivano agendo in modo opposto a quanto prescritto dalla tecnica di Alex Osborn.

Oggi Repubblica ospita un articolo di Angelo Aquaro, Contrordine colleghi, pensare da soli funziona meglio, sui risultati di una ricerca effettuata da due studiosi inglesi, N. Khon e S. Smith, che sancisce il de profundis inappellabile per questo arzigogolo che ha spopolato fino ai giorni nostri, in barba alle sue evidenti pecche.

La notizia del quotidiano romano fa da eco a quella del Washington post che trovi qui.

giovedì 28 luglio 2011

Il mensile di Studialamente: Luglio 2011

Lateralmente
Non ce ne voglia Edward De Bono, né tutta la sfilza di formatori rampanti e creativi tout court, ma dopo trent'anni circa, qualche voce contro il pensiero laterale e le tecniche sulla creatività alla spicciolata era giusto si levassero.

Avere più scelte, anche di opinione, è sempre un passo avanti per la civiltà.

Per questo ho dedicato una coppia di post a La morte del pensiero laterale, prima e seconda parte, nei quali troverai molti chiarimenti alle zone d'ombra di chi ti dice come pensare.

Grazie, Mara!
Non sono solo i satirici a godere dei favori generati da comportamenti politici imbarazzanti, ora ce n'è anche per chi, come noi, s'interessa di comunicazione e condizionamento del pensiero.

La perla lanciata dal Ministero delle pari opportunità, con lo spot a favore dell'integrazione dei ROM - misteriosamente sparito dopo pochi giorni dai teleschermi - ha permesso a me e a tanti altri in rete di sfornare considerazioni interessanti sul modo in cui il pregiudizio è capace di mettere lo sgambetto a chiunque, anche a chi si professa animato dalle migliori intenzioni verso il prossimo, come puoi leggere in Governare i pregiudizi o governare con pregiudizio.

Dicono che col tempo arriverò...
...a far convivere io, te e l'amore, cantava Biagio Antonacci.

Per molte persone, la coppia è una moderna impresa eroica, più che una necessità bio-sociologica.

Ecco qualche consiglio utile su Come non far scoppiare la coppia.

Il tema caldo
In assoluto, da due anni, il post più letto di questo blog è Etica e morale: cosa sono e come usarle, uno dei primissimi testi che con urgenza - e poi con soddisfazione - ho scritto agli esordi del mio blogging.

Ricevo ancora oggi parecchie mail con osservazioni, approfondimenti, punti di vista e - perché no? - critiche su un tema, l'etica, di difficile definizione.

Per ampliare la prospettiva sull'argomento, ecco per te Etica e morale: quale approccio scegli? in cui potrai riconoscere con quale atteggiamento, di solito, inquadri le situazioni morali e cosa puoi fare per scegliere in modo più consapevole le tue posizioni.

giovedì 7 luglio 2011

La morte del pensiero laterale - Seconda parte

Ti interessa leggere anche La morte del pensiero laterale - Prima parte?

Hai mai visto questo disegno?

Si tratta di uno degli enigmi più sfruttati nella storia della formazione alla creatività e al pensiero laterale che si ricordi, perché quando viene proposto e dimostrato sortisce lo stesso effetto di un gioco di prestigio.

sabato 5 marzo 2011

La morte del pensiero laterale - Prima parte



Dopo un decennio di pura follia collettiva intorno alle pratiche del pensiero laterale e della generazione creativa, da un paio d'anni si levano voci contro i metodi che hanno fatto la fortuna dei formatori negli ultimi tempi.

Quando saltarono fuori l'enigma dei nove punti, il brainstorming, il pensiero laterale, e il ripescaggio delle tante immagini ambigue della Gestalt, per dimostrare che le linee del pensiero convenzionali imbrigliano più che favorire la creatività, per chi fa formazione divenne obbligatorio fare incetta di tutti questi giochini dalla morale molto singificativa.

Non so di cosa parli il libro di Nicola Zanella che nel titolo cita uno dei capisaldi di questa rivoluzione pedagogico-creativa, ma il brainstorming è seriamente sull'orlo di una crisi d'identità.

giovedì 2 settembre 2010

Quella querula, fastidiosa, petulante critica interiore

L'idea
Ti è mai capitato di voler iniziare qualcosa di creativo - scrivere, dipingere, fotografare - e una vocina interna, querula e ipercritica ha iniziato a farti lo sgambetto, rovinando quel momento?

Attacca le tue speranze, mette in dubbio l'adeguatezza delle tue capacità, ostacola la tua partenza.

Nessuno ne è immune, e io stesso me la trovo davanti quando scrivo, organizzo i miei progetti, lavoro alle mie idee.

Il dubbio
In genere, dice cose del tipo:
  • dovrai scrivere/dipingere/scolpire/suonare/costruire/fotografare/filmare qualcosa di eccellente, interessante, straordinario
  • dovrai trovare un'idea che piaccia al maggior numero di persone
  • sarà molto difficile gestirla
  • sei sicuro di sapere bene come si fa?
  • avrai la dose giusta di creatività?
  • come puoi pensare di metterti a livello di quel grande scrittore/pittore/musicista ecc.?
  • non sai dove andare a parare
  • non sai come dare forma alla tua idea
A quel punto, la cosa più facile è mandare all'aria ogni proposito di dedicarmi alla creatività.

Nota come le parole di quella vocina interna sono tutte concentrate sulla reazione che potrebbero avere gli altri attorno a te, come esse si fondino sul desiderio di piacere agli altri, sulla speranza di esaudire le loro aspettative - o quelle che tu immagini siano le loro aspettative - e sulla paura di ricevere da loro critiche feroci.

Fidati del tuo cervello, respira e seguimi.

martedì 15 giugno 2010

Creatività: otto modi per generarla

Creativi è meglio
Parlare di creatività significa cercare di definire qualcosa di estremamente fluttuante, instabile, incerto.

Possiamo dire di sentirci creativi tutti i giorni allo stesso modo? No di certo.

Sentire la creatività attraversarci ci permette innanzitutto di godere uno stato di grazia e leggerezza, nel quale ci sentiamo "scivolare" verso i risultati cercati.

Forse in quei momenti pensiamo a quanto sarebbe fantastico essere in quello stato ogni giorno, appena aperti gli occhi.

la caratteristica fondamentale del flusso di creatività è l'assenza di fatica, accompagnata alla fiducia nel seguire l'ispirazione: quando questo sentimento ci invade, non "proviamo" a fare le cose, le facciamo e basta.

Come creo la creatività?
La letteratura ha diffuso il luogo comune per il quale la creatività arriva sotto forma di muse ispiratrici, quindi l'uomo in realtà non avrebbe alcun potere di provocare la sua inventiva.

Ma per fortuna non è così, o almeno non del tutto.