venerdì 23 luglio 2010
Ah, l'amore, questo folle sentimento che...
La cosa più importante nella vita è amare qualcuno.
La seconda cosa più importante nella vita è avere qualcuno che ti ami.
La terza cosa più importante è che le prime due accadano in contemporanea.
Howie Schneider
Amare, essere amati e trovare la felicità
Questo ci accomuna al di là delle differenze geografiche, etniche e culturali.
Anzi, molti dei nostri desideri in realtà sono funzionali all'amore, come la salute e il benessere economico.
Desideriamo alcune cose perché pensiamo che ci faranno apparire a nostra volta più desiderabili e aumenteranno le nostre possibilità di trovare l'amore.
Anche se l'amore è il bisogno fondamentale del genere umano,continua ad essere l'area nella quale accumuliamo errori e incomprensioni senza fine.
In questo c'è anche un vuoto culturale: non esiste una vera e propria educazione all'amore, e troppo spesso fare coppia ha significato rispettare le leggi della società invece che del cuore.
Diamo uno sguardo ad alcuni problemi tra i più diffusi nelle relazioni di coppia, che impediscono loro di funzionare.
Il nostro Io e l'insicurezza emotiva
Poiché non possiamo fare a meno di definirci attraverso il rapporto con ciò che sta all'esterno di noi, la nostra identità prima o poi finisce per coincidere con ciò che possediamo materialmente, con le attività che svolgiamo e, non ultima, con la nostra relazione sentimentale.
Si tratta sempre di una identità temporanea e dipendente.
Ma avere una identità temporanea, essere insomma qualcuno di indefinito nel tempo, non ci fa stare tranquilli.
E così ci attacchiamo a quell'Io, a quella definizione basata sui nostri beni materiali, sul nostro lavoro, e sulla nostra immagine di partner.
Così diventiamo dipendenti, ci sembra di esistere solo in funzione di ciò che abbiamo usato per auto definirci.
La persona indipendente di un tempo all'improvviso non c'è più.
Ha delegato al partner la risposta alla domanda più importante: chi sono?
Il partner - forse senza saperlo - riceve dalle nostre mani qualcosa di estremamente prezioso.
Ciò genera in noi la paura di perdere quella persona.
Non è tanto la paura di restare soli, ma quella di non avere più lo specchio in cui rifletterci.
Scivoliamo in una posizione di bisogno continuo, il bisogno di conferma da parte di chi ci ama.
Invece di festeggiare la gioia di stare insieme e celebrare il meraviglioso sentimento che ci unisce, cerchiamo di proteggerci dall'eventuale perdita.
Comunicare i bisogni
Nel tentativo di non provocare incidenti, a volte cadiamo in un'altra trappola: filtriamo le nostre parole.
Smettiamo di comunicare i nostri bisogni in modo aperto, chiaro e coraggioso.
Ci comportiamo come se il partner avesse il magico dono di leggerci nel pensiero.
Alcuni ne sono convinti, infatti nel rimproverare la propria metà esordiscono dicendo ma perché non mi conosci? Ma lo sai che a me piace eccetera.
Nella maggior parte dei casi invece, quando ci rendiamo conto che i nostri bisogni non sono stati capiti, in segreto biasimiamo l'altra persona.
Il nostro umore ne risente e se siamo infelici non siamo certo in grado di soddisfare bisogni del partner.
Lui o lei, allora, potrebbe cadere nel nostro stesso errore e risentirsi perché siamo sempre di cattivo umore.
Ecco un circolo vizioso.
Ma è sbagliato anche comunicare i bisogni per attaccare l'altra persona e in qualche modo attribuirgli delle responsabilità tutte da stabilire.
Il giusto affiatamento
Una cosa sono le qualità personali.
Un'altra cosa è il risultato dell'unione delle qualità personali di due persone che decidono di provare a far coppia.
Il risultato non è mai solo la somma dei suoi componenti ma ne nasce qualcosa di diverso, proprio come una creatura.
E non è detto che le qualità ritenute positive quando si è da soli, restino tali in coppia.
L'affiatamento è innanzitutto una questione di valori: più se ne condividono col partner, più l'affiatamento è ampio.
Quando gli obiettivi di vita sono sulla stessa linea, accade il miracolo: la felicità della coppia diventa per entrambi la priorità, nel rispetto reciproco dei rispettivi valori.
Ma ci sono coppie che continuano a trascinarsi, pur avendo accumulato un gran numero di prove che dimostrano un pessimo affiatamento e una grande disparità di valori.
A tenerle insieme è la paura di non trovare un'altra persona e restare soli.
Certo, si accorgono di non funzionare insieme, ma quando questo pensiero emerge cercano di distrarsi.
Anche chi resta in una relazione per timore di ferire l'altra persona, e chiama questo amore o affetto, sta prendendo una grossa cantonata: l'amore si basa sull'onestà e la positività, mentre chi si comporta così finge e accumula risentimento.
La persona giusta
Dev'essere bello, ricco, alto, sorridente, ottimista, brillante, aperta, socievole, sexy, seria, automunita, con una bella casa...
Di qualità non ne mancano, quando idealizziamo la persona giusta.
L'errore è fare paragoni tra questo sogno e il partner reale.
Ed è un errore perché ci porta a non vedere più le qualità effettive che il partner sicuramente possiede, visto che in qualche modo ne siamo attratti.
Ogni giorno, troviamo il modo di celebrare queste qualità, senza inseguire la persona giusta che non arriverà mai.
Possono essere solo due, tre, cinque qualità, non di certo una sfilza infinita come quella dell'esempio.
E una bella lista la potremmo fare anche con i suoi difetti, non lo neghiamo.
Tuttavia, esiste ciò a cui prestiamo attenzione
In questo senso la felicità è sempre una scelta.
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Un giorno, da un contatto, (com'è possibile pensai che qualcuno possa esserne a conoscenza?) riaffiorò un ricordo ...Ricordo mio nonno che fingeva sempre di essere brontolone con mia nonna e non era così: un giorno, mentre lui guardava lei negli occhi, le stringeva le mani, neanche una parola tra loro: non era necessario.
RispondiEliminaAvevano i capelli bianchi, lui non li aveva neanche quasi più. Ho amato e amo questa immagine di condivisione della Vita, tra figli, disagi, lavoro e dolore. Io quello vorrò sempre avere nella mente, quando vedrò a spasso persone senza età, o con i capelli bianchi andare mano nella mano, allora sarò veramente felice, come se ciò stesse accadendo a me. Così come quando vedo un abbraccio tra persona e animale, dove le parole non ci sono, ma esiste soltanto lo sguardo per capirsi. Anche lì stà passando Amore. L'uso terapeutico dell'Affetto dell'animale verso l'uomo si chiama "Pet-therapy" definizione di scambio di Amore. Ce lo diceva anche Qualcun Altro: "Amatevi gli uni e gli altri", Amate l'altro, in qualunque corpo sia la sua Anima. Fare esercizi di Amore, aiuta a mantenere rapporti distesi con chi ci è vicino. Ciao ai miei nonni...
Rovena.