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domenica 12 febbraio 2012

San Valentino: quale amore festeggi?



La psicologia e le scienze sociali si sono occupate, a ragione, anche del più nobile dei sentimenti che, proprio in questi giorni, vede ricorrere il giorno dell'anno assegnati agli innamorati di tutto il globo: San Valentino.

Che cosa dicono gli strizzacervelli a proposito dell'amore, di come funziona, come si sviluppa e - ahinoi - come può finire?

Quali sono i fattori costituenti e determinanti del più agognato dei desideri, amare?

giovedì 15 aprile 2010

Spiegare la realtà: la dissonanza cognitiva e il rasoio che non taglia


Il filosofo Guglielmo di Ockham raccomandava col suo "rasoio" di spiegare i fenomeni scegliendo le spiegazioni meno complesse.

Più di seicento anni dopo, gli esperimenti di Alex Bavelas hanno definitivamente dimostrato che del rasoio di Ockham noi esseri umani proprio non sappiamo cosa farcene.

Così se c'è una cosa molto naturale per noi è inventare le spiegazioni più complicate pur di far quadrare l'immagine che abbiamo del mondo.

Cambiare - soprattutto cambiare idea - sembra davvero arduo per la nostra specie.

Se due o più concetti non quadrano tra loro, il fastidio che ne nasce è tale da indurre le persone a modificare gli stessi concetti finché il fastidio prodotto dal loro contrasto non si attenua.

sabato 27 febbraio 2010

Sopravvivere alla PNL si può


E si deve, direi.

Non avevo mai letto la voce sulla Programmazione Neurolinguistica in Wikipedia, l'ho fatto solo dopo aver scritto quanto segue.

Ne consiglio la lettura a tutti.

Poi mi auguro che leggiate anche il mio post ;-)

Quando iniziai a leggere La struttura della magia (1981, Astrolabio) di John Grinder e Richard Bandler rimasi incantato: finalmente qualcuno parlava di cose concrete (le parole) e delle possibili combinazioni di quelle cose (le strutture morfo-sintattiche).

Se mi fossi fermato a metà libro, anzi, se si fossero fermati Bandler e Grinder, lo stato di incantamento sarebbe forse perdurato.

Invece da lì inizia la più complessa e irrazionale esposizione della natura umana, del pensiero e delle interazioni comunicative che la storia della psicologia ricordi.

Un libro riuscito a metà comunque non è un delitto, anzi.

Sono i mezzi libri successivi, il problema.

Purtroppo quando metti su un business come quello della PNL non puoi limitarti a un libello con contenuti validi anche se minimi ma devi "gonfiare" tutto.

Non che Bandler e Grinder sapessero già in partenza che il tutto sarebbe diventato quell'enorme macchina mangia-soldi che è oggi la PNL.

Poiché sbandieravano un mentore d'eccezione come Gregory Bateson (e su questo tornerò tra poco) dubito che quest'ultimo si sarebbe fatto abbindolare.

Ma Gregory Bateson dava quasi per scontato il principio di Kant sul considerare gli esseri umani anche come fini e non solo come mezzi, per questo partiva sempre da una posizione di fiducia preventiva.

Molto britannico...

Terrorizzato dall'idea che qualcuno (fosse anche un bravo terapeuta) potesse influenzare intenzionalmente qualcun altro (fosse anche un paziente grave) non esitò a staccarsi da Jackson e gli altri "paloaltisti".

Figuriamoci preoccuparsi di due studenti, "non sono neanche psicologi" avrà pensato sentendosi rassicurato.