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giovedì 17 aprile 2014

Credere in sé, credere agli altri

L'integrità personale è un concetto difficile da trattare, e tuttavia determinante nelle relazioni.

Puoi essere una persona più o meno integra, per te e per gli altri, a seconda della distanza tra dove sei realmente e dove vorresti essere.

Per tutta la nostra vita, cerchiamo di ridurre questa distanza, perché sappiamo che è l'unico modo per dirci integri.

Ma in che modo possiamo ridurla?
  • Facendo progressi veri verso i nostri obiettivi
  • Riducendo i nostri obiettivi
  • Fingendo di far progressi verso i nostri obiettivi
  • Fingendo di aver ridotto i nostri obiettivi
Se per esempio vuoi diventare un bravo ballerino, puoi studiare e impegnarti tantissimo per diventarlo, puoi decidere che ti basta essere un ballerino modesto, puoi fare solo quei due o tre passi che ti vengono bene e cercare di campare di rendita anche con l'aiuto di qualche balla, puoi raccontare in giro che in realtà la cosa più importante per te è stare insieme alle persone e che imparare a ballare è solo un pretesto marginale.

Tutte e quattro le strategie hanno un perché, anche se le prime due, cioè lavorare duro per raggiungere una meta o accettare che quella meta non è realmente alla nostra portata, sono senz'altro le più obiettive.

I perché delle altre due strategie, basate sulla finzione, sono meno ovvi.

domenica 9 marzo 2014

Intimità: la risorsa di cui hai bisogno

C'è una dimensione estremamente potente alla quale l'essere umano può accedere e grazie alla quale evolvere in maniera portentosa.

Questa dimensione si chiama intimità, e molto spesso sembra spaventare a morte invece di attrarre, come ti ho già spiegato qui.

Ma che cos'è veramente l'intimità?

Non è così semplice darne una definizione, per il suo carattere estremamente soggettivo.

Provo a definirla: l'intimità è un coinvolgimento autentico con un'altra persona, con sé stessi e col mondo, vissuto con un senso di vulnerabilità che non spaventa ma incoraggia a proseguire.

La natura dell'intimità si comprende bene attraverso la via negativa: prova a pensare a tutte le volte che manca, e ti sarà più facile capirne l'importanza.

lunedì 30 aprile 2012

Il mensile di Studialamente: Aprile 2012

Difendersi dalle (o con le) fobie
Paura della folla, paura dell'ascensore, paura delle altezze, paura dei ragni, paura del telefono che squilla, paura di uscire di casa e quante altre se ne possono trovare o inventare.

La mente umana è incredibilmente feconda quando si tratta di sviluppare paure.

Questo dovrebbe metterci in guardia: possibile che esistano davvero tutti questi tipi differenti di paure, o c'è sotto un minimo comune denominatore?

Per la psicoanalisi, alla base delle fobie c'è sempre lo stesso meccanismo: lo spostamento, ossia attribuire potere angosciante a qualcosa che sta fuori di noi, mentre la vera causa ce la teniamo ben celata nel cuore.

La fobia, dunque, ci serve a difenderci dalla verità che non vogliamo vedere?

Per saperne di più vieni a leggere questo post.

Nuovi "Girolimoni"?
Nino Manfredi fu l'unico attore, tra i moschettieri della commedia all'italiana, ad avere il coraggio di interpretare personaggi davvero scomodi, come in Girolimoni il mostro di Roma basato su una vera storia di un presunto abuso infantile.

Purtroppo le telecamere dei carabinieri hanno di recente accertato simile nefandezza in una scuola della bassa bergamasca, riaprendo il dibattito sui mostri attorno a noi.

Che cosa scatta nella mente dell'abusatore?

Da che cosa possiamo intuire che i nostri figli stanno forse vivendo esperienze traumatiche?

The smart brain
Ti viene mai da chiederti se il computer, il telefonino, i tablet possano modificare o stiano già in qualche modo trasformando il funzionamento delle nostre menti fino a farci evolvere a una nuova condizione biologica?

Sappi che molti ricercatori da diversi anni si lasciano ispirare da questo interrogativo e molte scoperte interessanti stanno emergendo, sulla condizione del cervello e delle capacità intellettive dei cosiddetti nativi digitali.

Vieni a scoprire che cosa sta succedendo all'essere umano tecnologicamente evoluto cliccando qui.

Mente e natura
È il titolo di una delle bibbie dell'antropologia moderna, scritta da Gregory Bateson, forse il suo unico libro pensato come tale, mentre gli altri lavori sono raccolte di articoli.

Ma c'è un altro modo di pensare al rapporto tra mente e natura, un modo più semplice, più terra terra, nel senso letterale del termine.

L'ecoterapia, lungi dall'essere l'ultima moda anglosassone per curare depressioni e altri disagi mentali, invita tutti noi a riscoprire quanto fa bene reimmergerci nell'ambiente naturale intatto e incontaminato, anche solo per una passeggiata.

Tornare alla nostra grande madre terra: un mito o la soluzione per uscire dai mali della modernità?

domenica 15 aprile 2012

Fobie: che cosa c'è sotto?

Quando si digita su Google la parola fobie si ottiene come secondo risultato - il primo è la voce di Wikipedia che è al primo posto perché è Wikipedia -  www.fobie.org, un vero e proprio dizionario di tutte le fobie, esistenti o ipotizzate, riscontrate o immaginabili.

Così, alla lettera h puoi trovare la hamartofobia che è la paura del peccato, alla k c'è la kakorrharphiofobia, per chi teme costantemente di fallire, la lettera q annovera la quetofobia che contraddistingue chi ha avversione per il pelo, alla x la xirofobia che fa evitare i rasoi dei barbieri e alla z la zeusofobia che è chiaramente paura degli dei.

Le lettere w e y sono vuote, anche se una welfarefobia e una youtubefobia non avrebbero sfigurato.

venerdì 30 marzo 2012

Formazione reattiva: quando l'apparenza inganna

Tra i meccanismi di difesa individuati da Freud in poi in ambito psicoanalitico, uno dei più diffusi è senz'altro la formazione reattiva.

Con questo meccanismo, l'Io trasforma sentimenti difficili da accettare in qualcosa di più gestibile, semplicemente pigiando l'acceleratore sul contrario del sentimento sgradevole.

Adottando in maniera esagerata il comportamento opposto a quello temuto, in una sorta di scaramanzia mentale, l'individuo cerca di conservare il suo equilibrio.

Un alcolista che decanta le lodi dell'astinenza, un ricco che organizza eventi a favore dei poveri, un padre assente che torna con gesti eclatanti prima di una nuova sparizione, una persona arrabbiata che si esprime con calma controllata, sono tutti esempi di formazione reattiva in corso.