Inoltre, quali pensieri sorgono in te quando assisti alla riuscita e al successo degli altri?
Se pensi che:
- sono più portati di te
- sono più "ammanigliati" di te
- sono più esperti di te
- sono più agiati di te
- sono più fortunati di te
e altre stramberie del genere, sappi che:
- stai sminuendo gli altri riguardo alla reale ragione per cui essi sono riusciti nelle loro imprese
- non sei la sola persona a fare questi pensieri
Senza contare le energie spese per giustificare la differenza tra il loro successo e la tua non riuscita, energia che avrebbe avuto miglior destino se l'avessi usata per imparare osservando gli altri.
A molti di noi capita di "torturarci" in questo modo, con pensieri fortemente limitanti, e per rendersene conto c'è bisogno di adottare uno sguardo molto critico verso noi stessi.
Non si tratta di bollare come negativo questo comportamento, solo comprendere che la scelta di adottarlo o meno è sempre nelle nostre mani, così come lo saranno le conseguenze.
Di sicuro, un atteggiamento mentale improntato alla paura di fallire non ti porterà molto lontano.
E l'atteggiamento mentale è tutto ciò di cui hai bisogno: non c'è nulla nel mondo esterno che tu veda esattamente così com'è, ma tutto - proprio tutto! - è filtrato dalla tua mente, come quando indossi occhiali scuri o colorati e inevitabilmente la tua visione assume la tonalità delle lenti.
Se è vero che non sempre possiamo controllare l'insorgere di determinati pensieri, è altrettanto vero che possiamo scegliere di rimanere come osservatori distaccati invece di farci risucchiare da essi.
Sappi che quando immagini di raggiungere un nuovo obiettivo subito la mente farà nascere in te la paura di non riuscire a raggiungerlo: essa è pigra, il suo lavoro è mantenere l'omeostasi, l'equilibrio, mentre provare nuove cose significa sempre uscire fuori dai confini che essa può controllare.
Si tratta di un istinto di protezione: il cavernicolo che è in te sente crescere la sua paura man mano che si allontana dalla sua confortevole caverna.
Come puoi fare per non rimanere nel "pantano" della negatività?