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lunedì 23 dicembre 2013
Il senso del Natale: come cercarlo, come trovarlo, che cosa farne
Una delle chiavi più potenti per aprire le porte al benessere, a relazioni personali soddisfacenti e alla pace mentale sta nell'esprimere e sperimentare la gratitudine.
Qualcosa però ci trattiene dall'essere più grati di quanto di solito riusciamo a essere.
E in questa fase della vita del genere umano, la continua attenzione a ciò che non abbiamo va a scapito di ciò che invece già c'è e che dovremmo apprezzare di più.
Certi atteggiamenti sono incompatibili con l'espressione della gratitudine, in primis l'essere concentrati sui valori materiali.
Anche se alcune persone riescono a liberarsi da questa trappola durante il loro percorso di vita, per tutti gli altri c'è un unico momento di chiarezza, che illumina definitivamente il senso d'inutilità di questa ricerca di beni materiali, di accumulo, di spasmodica caccia a ciò che potremmo possedere.
Ed è un momento che nessuno può raccontare: il momento del trapasso.
Per fortuna, Charles Dickens ebbe la folgorante idea di provare a raccontare, col pretesto del Natale, che cosa sia il senso della vita dopo che essa è trascorsa.
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giovedì 7 ottobre 2010
Vivere per morire o morire per vivere?
"In Russia lo stress si combatte sotto terra. La "terapia" del sotterramento è l'ultima trovata di un gruppo di moscoviti che assicura, per circa 160 dollari, venti minuti di totale isolamento per ritrovare se stessi e guardarsi nell'animo. Scavano la buca, avvolgono il cliente in un'incerata e lo ricoprono con la terra lascandogli solo un tubo di gomma per respirare. All'uomo sotterrato basta fare un rumore - nel caso il panico prendesse il sopravvento - per farsi tirare immediatamente fuori".
Questa la notizia del 4 ottobre che ha fatto il giro del web.
Il problema non è tanto che si tratti di una evidente "bufala" - ogni giorno, sui portali, c'è l'elenco delle notizie bizzarre dal mondo, perché neanche più le notizie devi leggere, anzi, tu ci provi, ma arriva sempre qualcosa a distrarti - quanto il fatto che l'unico modo per parlare della nostra condizione di moribondi è la stramberia, l'esotismo, l'iperbole, insomma, una cornice adeguatamente "strana" per far sì che nessuno pensi "davvero" a quell'appuntamento inevitabile, ma tutti possano "credere" di averlo fatto.
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Victor Frankl
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