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lunedì 6 giugno 2011

La verità mi fa male, lo so!



Quasi tutti i manuali sul linguaggio del corpo in vendita nelle librerie hanno titoli che promettono al lettore di imparare a stanare chi mente.

In effetti, tra il verbale e il non verbale si può creare una tale dissonanza che la menzogna diventa chiara come il sole.

Proprio di questo parlavo in Linguaggio non verbale: silenzio, parla il corpo!, ma oggi voglio integrare questa sorta di minitraining su come beccare in flagrante i bugiardi con l'aiuto di R. Edward Geiselman che ha studiato stavolta i segni verbali riscontrabili nei mentitori.

Se stai parlando con il tuo partner, tuo figlio, un collega, e ti accorgi che si esprime mettendo in atto questi comportamenti, fai molta attenzione perché le probabilità che tu stia ascoltando frottole sono alte.

Il professor Geiselman, da bravo scienziato, ha inventato anche la controprova alla quale sottoporre il sospetto mentitore, per avere la conferma definitiva della sua malafede.

Quali sono i segnali di chi ha difficoltà a dire la verità?

sabato 4 giugno 2011

Emozioni (quasi) negative

Quello che nessuno ti dice
È facile distribuire inviti alla felicità a destra e a manca.

È gratis e soprattutto piace alla gente.

Io sono il primo, lo ammetto.

Tutti noi preferiamo evitare le pene e andare verso le gioie.

La felicità è associata a uno stato migliore di salute, a relazioni efficaci, e anche a una visione costruttiva della vita.

Ma tutti questi bei discorsi non cancellano il fatto che le emozioni negative esistono e nessuno di noi può dirsi immune dal provarle.

Visto che ci tocca sperimentarle per natura, cerchiamo di capire se siano del tutto negative, o se magari qualche volta possano essere più positive delle positive.

Alla faccia della ricerca della felicità a tutti i costi.

mercoledì 25 maggio 2011

C'è chi dice no



Sì, ma come fa?

Sono molte le persone che si accorgono troppo tardi di quanto sarebbe stato importante pronunciare un no invece di acconsentire per poi ritrovarsi pentite.

È una sensazione stomachevole, nel senso che lo stomaco si contorce facendoti capire chiaramente dove e quando hai sbagliato, anche se spesso sembra tardi per rimediare.

Fa male soprattutto sapere di non essere stati fedeli a sé stessi.

Il conflitto in atto può renderci impotenti: da una parte dire no ci sembra una cattiveria, un atto di egoismo estremo, un torto a chi ci chiede; dall'altra parte, dire sì significa andare contro il nostro vero volere e trovarci in una situazione spiacevole per noi, anche se piacevole per gli altri.

Nota come entrambi gli atteggiamenti implichino un atteggiamento biasimevole verso noi stessi, o rimproverandoci per l'eccessiva durezza nel dire no, o sottostimandoci per aver ceduto.

Per riuscire a dire no al momento opportuno?

Ecco quattro "armi" di sicura utilità.

sabato 14 maggio 2011

Una vita a colori

Prova questo semplicissimo esercizio.

L'ideale è farlo mentre sei su un veicolo possibilmente non guidato da te.

Si tratta di concentrarti sui colori.

Uno per volta.

Per esempio, ti siedi sull'autobus o al posto del passeggero in auto con qualcuno e ti dici ora mi concentrerò a notare tutto ciò che di rosso incontrerò col mio sguardo.

In meno di un minuto ti accorgerai di quante cose rosse ci sono intorno a te, di come ti riesce semplice vederle e di come ti sarebbero sfuggite se non avessi deciso consciamente di selezionarle dallo sfondo e prenderle in considerazione.

Interrompi l'esercizio col rosso e prova con un altro colore.

Datti trenta secondi o un minuto per consentire alla tua mente di dimenticare il primo colore e di concentrarsi solo sul secondo.

Diciamo che hai scelto il verde: inizierai pian piano a cogliere tutte le macchie di verde che lungo il percorso corrono verso di te, di nuovo in maniera impressionante ti accorgerai della precisione e della velocità con cui le cogli a colpo d'occhio.

Stesso motivo di prima: hai deciso di vederle e le vedi, tutto il resto c'è, ma in secondo piano.

Stai dando la priorità alla tua scelta.

Pensi sia possibile solo con la vista?