Pagine

lunedì 14 maggio 2012

Come trasformare i problemi in alleati

Quando ti si presenta un problema, di solito, come reagisci?

Se ci pensi per più di un minuto, forse devi prestare più attenzione al tuo atteggiamento verso i problemi.

Infatti, ci sono solo quattro reazioni possibili, se ci pensi:


  • risolvere il problema
  • cambiare prospettiva
  • accettare la situazione
  • disperarsi
Ma reagire non vuol dire cancellare il problema in questione: tentare di risolverlo non è garanzia di riuscita (e poi, un vecchio adagio della psicologia dice che le soluzioni portano sempre nuovi problemi...), cambiare prospettiva non modifica le conseguenze dei problemi, accettare la situazione significa cristallizzare le cose e disperarsi equivale a farsi del male da soli.

Questo breve giro di pensieri ci dice una cosa sola: non esiste una soluzione ideale ai problemi.

Il pensiero magico per il quale essi possono sparire, le strambe idee come dormici sopra, oppure domani è un altro giorno o l'incapacità di scegliere non migliorano le cose, anzi, ci fanno accumulare tensioni che magari scarichiamo addosso agli altri, anche a un perfetto sconosciuto che magari guida troppo piano e ci infastidisce, o alla signora alla cassa che non trova le monete e ci fa perdere tempo, se non contro i nostri cari.

Sperare in un cambiamento dettato da circostanze esterne e rimandare l'azione da compiere, sebbene sia una strategia molto diffusa, non è l'unica  a far danni.

Molte persone, infatti, si tuffano nella prima - tentata - soluzione che gli salta in mente, senza pensare a tutte le conseguenze che potrebbero derivarne.

Così, un vaffa ci fa perdere il lavoro, un conflitto d'idee rompe il matrimonio, e le situazioni ci sfuggono di mano lasciandoci basiti.

Sono entrambe forme di evitamento, la prima esplicita, la seconda mascherata da interventismo ma che in realtà ci fa buttare il bambino con tutta l'acqua sporca.

Il guaio è che ogni tanto queste strategie funzionano, e questa loro rara efficacia ci fa credere che siano le soluzioni giuste se solo la dea bendata ci assiste: un po' come i giocatori incalliti che, quando vincono la prima volta, rigiocano altre cento volte, convinti che se stanno perdendo è solo perché gli sfugge qualcosa, ma in realtà gli sfugge la conoscenza della statistica elementare (e di questo ne ho parlato qui).

Una parte essenziale del processo di risoluzione dei problemi è accettare di averli.

Non solo li abbiamo oggi, ma li avremo per tutti i giorni a venire.

Sperare in un giorno completamente libero da scocciature è utopistico.

Eppure, la vita senza problemi è per molte persone un'aspettativa, un obiettivo da perseguire, mentre i problemi sono parte integrante delle esperienze di vita.

Se dunque risolvere problemi è un compito che ci attende vita natural durante, allora è il caso di concentrarsi sulle abilità per risolverli.

Invece di rallegrarci per esserci dimenticati di un problema, dovremmo ricordarci di come li abbiamo affrontati finora, di che cosa ha funzionato e che cosa no.

Valutare le nostre capacità e cercare di migliorarle: questo sì che potrà rendere la prossima sfida più agevole.

Al prossimo problema, non metterti muro contro muro.

Cerca di riflettere su come trattarlo, con le risorse che hai a disposizione - senza lamentarti di non averne altre - con la consapevolezza che
  • non esistono risposte perfette a un problema
  • non potrai trovare alcuna risposta imperfetta a un problema senza pagare qualcosa
Saper fare la scelta migliore per te: questo è un obiettivo sano e costruttivo per la tua vita.

Di solito, come reagisci di fronte a un problema?

Credi che si possa raggiungere la terra promessa di un'esistenza priva di problemi?

Lascia la tua testimonianza nei commenti!

Nessun commento:

Posta un commento