Ciò che pensi e come lo pensi può determinare la riuscita o il fallimento delle tue esperienze di vita.
Questa affermazione non è certo nuova ma viene spesso banalizzata, finendo per generare illusioni del tipo se voglio riesco in tutto oppure basta pensare intensamente al risultato desiderato ed esso arriverà: nulla di più falso.
Il principio adottato in questo articolo è: primo, non peggiorare.
Si può fare una guida efficace prescrivendo i comportamenti vantaggiosi da adottare.
il problema è che tutte le volte che "modifichiamo" il mondo circostante esso ci risponderà generando nuovi problemi.
L'alternativa è usare un ju-jitsu mentale per "scansare" gli "attacchi" della realtà - o meglio, di ciò che pensiamo sia la realtà - e vivere in modo più saggio per sentirci più sereni.
In ciò che pensiamo della realtà si celano nemici a volte difficili da sconfiggere.
Abbiamo bisogno di "pensare" in modo da non generarli.
- l'attenzione selettiva: quando "scegliamo" di leggere un evento solo da un certo punto di vista escludendo gli altri e avendo quindi una visione parziale
- la definizione eterna: quando "attacchiamo" alle cose o alle persone - persino a noi stessi - aggettivi e definizioni e poi ci comportiamo di conseguenza anche se l'evento o la persona in questione cambia
- o tutto o niente: quando esageriamo nel valutare il "peso" degli eventi, minimizzandolo per non sentirci pressati e amplificandolo per non sentirci inadeguati
- l'essere doverosi: quando agiamo sentendoci responsabili di tutto e di tutti, finendo poi per provare senso di colpa se non riusciamo e rabbia se gli altri non ci ringraziano
- vedere nero: quando non riconosciamo il valore di ciò che facciamo nonostante gli apprezzamenti degli altri
- il cuore al posto del cervello (e viceversa): quando diamo la priorità ai nostri sentimenti e ci stupiamo se la realtà ci contraddice
- la fretta di arrivare al finale: quando "anticipiamo" le conclusioni mentre ancora non abbiamo accumulato informazioni sufficienti
- dalle stelle alle stalle (e viceversa): quando sopravvalutiamo o sottovalutiamo gli aspetti di un evento per starci dentro più comodi
- mettersi al centro degli eventi: quando attribuiamo a noi stessi, al nostro modo di essere e di fare tutto ciò che accade a noi e a volte anche intorno a noi
- fare di tutta l'erba un fascio: quando generalizziamo le caratteristiche di un elemento all'intera categoria di cui ci sembra far parte
L'unico modo di prevedere il futuro è inventarlo creandone le condizioni.
Ciao Sergio! Ricambio la visita... Da blog di psicologia a blog di psicologia... In attesa di conoscerti! Intanto commento il tuo post, per dire che apprezzo che tu abbia messo l'attenzione selettiva al primo posto nella tua lista: è un elemento decisivo nel catastrofismo mentale!
RispondiEliminaGrazie Emma, mi piace il tuo lavoro, i contenuti sono precisi e rapidi e inviterò la mia lista a visitarti. A presto...
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