Mentre i media diffondono la notizia della morte di Claude Lévi-Strauss, mi piace ricordarne il famoso diagramma strutturale del "triangolo culinario", del quale do una breve descrizione.
Ai vertici del triangolo si pongono le categorie
La consumazione del cibo previa manipolazione avviene con diverse modalità che possono essere più vicine o più lontane ora alla dimensione naturale pura o a quella artificiale mediata dalla cultura.
Così l'arrosto in cui la carne è a diretto contatto col fuoco sarà più naturale del bollito, nel quale l'acqua media tra il fuoco e la materia prima.
La cottura arrosto dunque rimanda ai fenomeni naturali del vivere umano, mentre il bollito è l'emblema dell'evoluzione culturale.
Ma il cibo, secondo il triangolo, si può anche affumicare, pratica che si pone a metà tra la dimensione puramente naturale e quella pienamente artificiale.
Infatti, nell'affumicatura la mediazione dell'aria favorisce un contatto maggiore col fuoco come per l'arrosto ma dilata il tempo di cottura come nel bollito.
Dunque, il cibo affumicato è il cibo del nomadismo, di chi viaggia - o viaggiava! - per necessità, una condizione di vita intermedia tra il diretto contatto con la natura e la totale integrazione in un sistema culturale stabile.
Ai vertici del triangolo si pongono le categorie
- crudo
- cotto
- putrido
La consumazione del cibo previa manipolazione avviene con diverse modalità che possono essere più vicine o più lontane ora alla dimensione naturale pura o a quella artificiale mediata dalla cultura.
Così l'arrosto in cui la carne è a diretto contatto col fuoco sarà più naturale del bollito, nel quale l'acqua media tra il fuoco e la materia prima.
La cottura arrosto dunque rimanda ai fenomeni naturali del vivere umano, mentre il bollito è l'emblema dell'evoluzione culturale.
Ma il cibo, secondo il triangolo, si può anche affumicare, pratica che si pone a metà tra la dimensione puramente naturale e quella pienamente artificiale.
Infatti, nell'affumicatura la mediazione dell'aria favorisce un contatto maggiore col fuoco come per l'arrosto ma dilata il tempo di cottura come nel bollito.
Dunque, il cibo affumicato è il cibo del nomadismo, di chi viaggia - o viaggiava! - per necessità, una condizione di vita intermedia tra il diretto contatto con la natura e la totale integrazione in un sistema culturale stabile.
Grazie!
RispondiEliminanon mi era assolutamente chiaro il concetto di questo beneamato triangolo culinario!! anche lo schema sul libro è molto più semplice e decisamente non esaustivo.
hai salvato il mio esame di antropologia culturale!
- Giulia
Grazie a te, per il commento, e in bocca al lupo!
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