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lunedì 16 novembre 2009

Il potere dell'armonia: le due chiavi necessarie


Cos'è l'armonia, per l'animo umano?

L'armonia è la risultante dell'accordo delle parti che compongono la persona, mente e corpo, spirito e materia, passato e presente, idee e azioni.

Una condizione, quindi, tipica del benessere e per questo un obiettivo attraente per ogni essere umano.

Come facciamo a riconoscere l'armonia?

Se riusciamo a individuare i segnali attraverso i quali si manifesta, forse riusciremo anche a raggiungerla con più facilità perché sapremo di preciso a quali sensazioni prestare attenzione.

Che caratteristiche ha chi si sente armonico?

  1. Si sente fiero di quanto ha vissuto.
  2. Si sente soddisfatto di dove sta e si sente comodo lì dove sta.
  3. Si sente entusiasta verso il domani.
In pratica, una delle chiavi fondamentali del benessere e della saggezza umana è nascosta nel giusto rapporto con le dimensioni temporali, passato, presente e futuro.

La dimensione del tempo è legata a filo doppio con la nostra identità: siamo ciò che la nostra storia ci dice.

Nella nostra storia, possiamo riconoscere comportamenti, atteggiamenti, capacità, adattamenti, cambiamenti.

Tutte le volte che nella nostra vita siamo riusciti a fare del nostro meglio in una di queste aree abbiamo aggiunto un tassello alla costruzione della nostra armonia, cioè al nostro riconoscerci come persona che sta bene con sé.

Dunque, grazie a quali atteggiamenti, credenze, pensieri una persona riesce a mantenere attiva l'armonia dentro di sé?
  1. Si ritiene meritevole e quindi si stima: se è meritevole non ha paura di prendere e non teme di sembrare egoista.
  2. Crede nella sua mente e nelle sue azioni: non giudica subito il risultato delle sue iniziative ma si da un tempo e aspetta a giudicarsi finché questo tempo non è trascorso.
  3. Non dubita mai dell'efficacia del suo pensare e del suo agire: quando lo fa il dubbio gli serve proprio da stimolo per andare a verificare.
Per raggiungere un certo grado di armonia è necessario il trascorrere di un certo tempo, l'accumulo di una certa quantità di esperienza, la costruzione di una storia personale da osservare con distacco e - perché no? - con una punta di soddisfazione per i passi che ci hanno portato dove siamo.

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