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venerdì 16 maggio 2014

Rido dunque sono

Ti piace ridere?

Già intuisci il trabocchetto, come può farmi una domanda dalla risposta così ovvia? Dove vuole andare a parare?

Sarò più preciso: ti piace di più che gli altri ridano con te o che ridano di te?

Ah, ecco la magagna! Se rispondo che preferisco il primo caso passerò per quello che si prende troppo sul serio, e se rispondo col secondo caso mi metterà alla prova per verificare!

A questo punto, potrei anche chiuderla qui, dato che la questione gira tutta attorno a queste riflessioni.

Crescendo, aumentano le probabilità di provare gusto a ridere con gli altri di sé stessi.

Contro la malattia del prendersi troppo sul serio, dell'arroccarsi in una posizione altera, non c'è medicina più efficace del ridere di sé.

Ma... ci sono due ma.

Primo: ma non è affatto semplice acquisire questa capacità.

Secondo: ma non è affatto sicuro che si tratti di una capacità acquisita una volta e per tutte.

Infatti, se arrivare a ridere di sé stessi significa passare attraverso l'inferno del sentirsi derisi, credere di essersi salvati in qualche modo è una pena ancor più grande.

I sintomi del male sono chiari: sentirsi al di sopra degli altri, eccezionali, saggi, consapevoli, meritevoli, in grado di giudicare.

La cura è un po' più lunga, tutto sta a cominciare...

martedì 4 gennaio 2011

20 modi per cominciare bene il 2011

Quante cose desideri dalla vita?
Proprio adesso, fermati per un momento e pensa a una parola con la quale potresti descrivere la tua vita attuale.

Se tu sapessi di poter aprire una porta oltre la quale ti aspetta una vita più appagante, la apriresti?

E se aprendo quella porta, insieme alla vita più appagante, fosse compresa una certa dose di sofferenza?

Ho una notizia buona e una meno buona per te: la porta esiste eccome, e insieme a essa esiste anche la dose di sofferenza.

Qualsiasi crescita implica un certo livello di disagio.

Solo che il disagio ha vita breve, mentre la crescita è per sempre.

Si può considerare la nostra vita come un recinto all'interno del quale tutto è ben ordinato e familiare.

Ogni tanto però alcune circostanze inaspettate ci forzano a uscire dal recinto, così la parte coraggiosa di noi, anche solo per un attimo, butta uno sguardo a questo paesaggio nuovo e inquietante.

La maggior parte delle persone se ne torna in fretta nel suo recinto sicuro.

E qui c'è la verità che già conosci: le occasioni per accrescere la qualità della nostra vita stanno tutte fuori dal recinto, a volte anche parecchi passi più in là.

Il mondo ha così tanto da offrire, avventure, persone interessanti, bellezza, apprendimento, sviluppo emotivo, esperienze profonde, e noi abbiamo così poco tempo, a volte anche meno di 30000 giorni di vita.