Naturalmente non voglio predicare di staccarci per sempre da tutto ciò, quando il mondo intorno a noi è interamente digitale.
Tuttavia, non è certo sano restare connessi 24 ore al giorno 7 giorni su 7.
Se sei un padreterno della tecnologia e la usi alla grande per il tuo lavoro, è comprensibile che tu ne faccia un uso abbondante.
Se però tutti i tuoi clic non stanno migliorando la qualità della tua vita, forse ti stai ammalando di "tecnologite".
E quando dico ammalando non intendo solo psicologicamente: in realtà, l'uso di questi strumenti che ormai affastellano le nostre vite produce gli stessi effetti neurochimici in termini di stimolo dopaminico di alcool, droga, sesso compulsivo e gioco d'azzardo.
Saper staccare dalla rete nella quale siamo intrappolati comporta innanzitutto un guadagno in termini di tempo libero.
Un tempo che potrai usare per migliorare le tue attività, per avere più condivisione con i tuoi familiari e i tuoi cari, per vivere con loro esperienze divertenti e di conseguenza accrescere la soddisfazione per le tue relazioni.
Allora: vuoi scoprire se sei a rischio o no?
Rispondi alle domande:
- quando ti alzi al mattino, vai subito a controllare sms e posta elettronica?
- durante il giorno, verifichi l'arrivo di eventuali messaggi a intervalli inferiori alla mezz'ora?
- passi più di tre ore davanti allo schermo o con cuffie alle orecchie?
- mandi e ricevi messaggi durante i pasti, mentre studi o quando sei in compagnia?
- quando chiudi i tuoi apparecchi ti coglie un senso d'irrequietezza?
- ti sembra di cadere nel panico se non trovi il tuo cellulare o non ti si accende il pc?
- i tuoi oggetti tecnologici sono sempre a meno di tre metri?
- prima di andare a letto, fai un ultimo controllo-messaggi?
Facci conoscere le tue risposte e le tue idee in merito scrivendo nei commenti.
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