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giovedì 19 settembre 2013

Superstiziosi e contenti


 C'è chi incrocia le dita, chi tocca ferro (ehm...), chi fa il giro largo attorno a una strada attraversata da un gatto nero...

Ne sai qualcosa?

Hai problemi col sale quando cade o si passa di mano in mano, o con la rottura di uno specchio?

Di sicuro non soffri di solitudine, se la risposta è sì, e sei in compagnia di molte persone che giudicheresti il massimo della razionalità.

Perché a essere superstiziosi ci sono più vantaggi che perdite: lo dimostrano molti esperimenti nei quali ai partecipanti viene chiesto di eseguire una performance e, quando viene detto loro che stanno usando un oggetto fortunato o che stanno rifacendo un'azione che altri hanno già compiuto con successo, la qualità dei risultati va ben oltre ogni ragionevole media.

Ma perché è così facile farsi influenzare dalla superstizione?

Perché non si tratta solo di mala sorte: in realtà, molti gesti e pensieri superstiziosi hanno proprio lo scopo di portare un miglioramento, di far conseguire un risultato.

E a noi esseri umani piace credere che esistano poteri sovrannaturali, e ci piace ancor di più pensare di essere proprio noi ad averli o a governarli.

Molti eventi superstiziosi non sono altro che coincidenze alle quali si danno spiegazioni magiche: il pensiero di una persona, seguito da un gesto di contatto - una telefonata, un messaggio - della stessa persona faranno pensare che il pensiero ha influenzato il futuro.

E quando non esiste una prova contraria, tendiamo a convalidare la nostra lettura magica dell'evento.

Quanti tipi di eventi magici caratterizzano le nostre vite?

Quali sono le superstizioni e i pensieri sovrannaturali più frequenti negli esseri umani?

A quali cose attribuiamo un'influenza che, a ben vedere, risulterebbe infondata?

mercoledì 1 maggio 2013

Quando il gioco si fa duro...

Un uomo - ma potrei dire una donna - lascia il suo ufficio - o qualsiasi altro posto di lavoro - dicendo al suo capo o ai suoi colleghi che deve sbrigare importanti faccende familiari.

In realtà, usa le ore restanti della giornata a caccia di emozioni rischiose.

Non è la prima e unica volta.

Trova sempre l'occasione per fare giochi d'azzardo: acquista biglietti di lotterie istantanee o a estrazione, scommette su eventi sportivi, carica e scarica la carta di credito fatta apposta dallo Stato, e se ha internet si concede anche qualche gioco online.

A poco a poco, il gioco d'azzardo diventa l'obiettivo principale delle sue ore del brivido.

E le bugie su dove va e su dove finiscono i suoi soldi aumentano a dismisura.

Il suo comportamento sembra indicare un disturbo ossessivo compulsivo che, come una spirale fuori controllo, lo porta ad abusare della fiducia di familiari e conoscenti, rovinando la sua posizione e il suo futuro.

Se questo comportamento sia davvero patologico - come affermano nell'ultimo DSM - richiede le classiche molle, prima di dirlo.