Climb high, climb far, your goal the sky, your aim the star.
Questo invito ad avere come mete e obiettivi il cielo e le stelle accoglie gli iscritti al Williams College nel Massachusetts, Stati Uniti, quello della foto.
Il tono dell'iscrizione è entusiasta, ma esiste un modo corretto di formulare degli obiettivi, darsi degli scopi, perseguire delle finalità?
Sono certo che avrete sentito usare spesso come sinonimi queste parole: obiettivo, finalità, scopo.
E non c'è nulla di male se le usiamo in questo modo, quando parlare non è lo strumento per fare le cose ma solo per chiacchierare.
Tuttavia, distinguere tra questi termini può aiutare a distinguere anche tra le cose da fare per raggiungere... obiettivi? Finalità? Scopi?
La parola scopo è la più popolare e anche la più versatile, il suo significato - dal greco skopeo, osservo - ha a che fare col guardare, quindi per scopo intendiamo la visione del risultato al quale aspiriamo.
Obiettivo è l'equivalente del target, quello al quale gli americani "sparano", sia quando si tratta di sparare alle sagome del poligono di tiro, sia quando si tratta di "colpire" i consumatori con un prodotto "mirato" a centrare i loro bisogni (o a farglieli nascere), perciò l'obiettivo ha carattere dinamico e per raggiungerlo noi facciamo qualcosa per arrivare "lì".
Finalità ha un "respiro" più ampio e si può intendere come quella qualità superiore che si raggiunge dopo aver centrato gli obiettivi specifici.
Quindi per definire gli obiettivi bisogna fare i conti con il tempo: una volta "visto" lo scopo, ci mettiamo in azione per conseguire gli obiettivi e raggiungere le finalità.
Sia lo scopo, che gli obiettivi e le finalità, dunque, sono mete incastrate l'una dentro l'altra e per concretizzarle dobbiamo di volta in volta svolgere un compito, eseguire una performance, mettere in atto un comportamento per avvicinarci sempre più alla meta finale.
Così, in un percorso di formazione, ogni modulo mi farà raggiungere l'obiettivo di conoscere una parte delle competenze globali, ma solo alla fine del percorso perverrò alla finalità di essermi "formato" in quell'ambito.
Oppure, se il mio scopo è gareggiare nel nuoto, il mio obiettivo sarà andare in piscina tre volte la settimana con la finalità di preparare muscoli, fiato e mente alla prestazione definitiva.
Possiamo influire in modo diretto solo sugli obiettivi: solo accumulandoli potremo sperare di raggiungere certe finalità ed essere pronti a realizzare i nostri scopi.
Comunque, formulare degli obiettivi non è semplice e una cattiva formulazione può impedirci di conseguirli nonostante la volontà e le capacità.
Gli errori più comuni?
Questo invito ad avere come mete e obiettivi il cielo e le stelle accoglie gli iscritti al Williams College nel Massachusetts, Stati Uniti, quello della foto.
Il tono dell'iscrizione è entusiasta, ma esiste un modo corretto di formulare degli obiettivi, darsi degli scopi, perseguire delle finalità?
Sono certo che avrete sentito usare spesso come sinonimi queste parole: obiettivo, finalità, scopo.
E non c'è nulla di male se le usiamo in questo modo, quando parlare non è lo strumento per fare le cose ma solo per chiacchierare.
Tuttavia, distinguere tra questi termini può aiutare a distinguere anche tra le cose da fare per raggiungere... obiettivi? Finalità? Scopi?
La parola scopo è la più popolare e anche la più versatile, il suo significato - dal greco skopeo, osservo - ha a che fare col guardare, quindi per scopo intendiamo la visione del risultato al quale aspiriamo.
Obiettivo è l'equivalente del target, quello al quale gli americani "sparano", sia quando si tratta di sparare alle sagome del poligono di tiro, sia quando si tratta di "colpire" i consumatori con un prodotto "mirato" a centrare i loro bisogni (o a farglieli nascere), perciò l'obiettivo ha carattere dinamico e per raggiungerlo noi facciamo qualcosa per arrivare "lì".
Finalità ha un "respiro" più ampio e si può intendere come quella qualità superiore che si raggiunge dopo aver centrato gli obiettivi specifici.
Quindi per definire gli obiettivi bisogna fare i conti con il tempo: una volta "visto" lo scopo, ci mettiamo in azione per conseguire gli obiettivi e raggiungere le finalità.
Sia lo scopo, che gli obiettivi e le finalità, dunque, sono mete incastrate l'una dentro l'altra e per concretizzarle dobbiamo di volta in volta svolgere un compito, eseguire una performance, mettere in atto un comportamento per avvicinarci sempre più alla meta finale.
Così, in un percorso di formazione, ogni modulo mi farà raggiungere l'obiettivo di conoscere una parte delle competenze globali, ma solo alla fine del percorso perverrò alla finalità di essermi "formato" in quell'ambito.
Oppure, se il mio scopo è gareggiare nel nuoto, il mio obiettivo sarà andare in piscina tre volte la settimana con la finalità di preparare muscoli, fiato e mente alla prestazione definitiva.
Possiamo influire in modo diretto solo sugli obiettivi: solo accumulandoli potremo sperare di raggiungere certe finalità ed essere pronti a realizzare i nostri scopi.
Comunque, formulare degli obiettivi non è semplice e una cattiva formulazione può impedirci di conseguirli nonostante la volontà e le capacità.
Gli errori più comuni?
- L'obiettivo è generico: poiché l'obiettivo è sempre un'azione, un compito o una performance, dobbiamo sempre poter stabilire i suoi confini e l'ambito di appartenenza, quindi dobbiamo essere specifici
- L'obiettivo è smisurato: la strada per gli scopi è un percorso a tappe, e dobbiamo sempre poter calcolare quanta strada manca per arrivarci o quanta ne abbiamo già fatta, quindi gli obiettivi devono avere una misura
- L'obiettivo è irraggiungibile: centrare gli obiettivi comporta fatica e a nessuno serve e piace faticare a vuoto, perciò l'obiettivo dev'essere raggiungibile, cioè deve diventare una capacità acquisita nella nostra vita in modo stabile
- L'obiettivo è irrealistico: se per raggiungere l'obiettivo c'è bisogno di qualcosa che non abbiamo già in dotazione, sia nelle nostre capacità personali, sia nei mezzi materiali a disposizione, allora sarà impossibile raggiungerlo prima di procurarci quelle capacità o quei mezzi, perciò poniamoci obiettivi davvero alla nostra portata
- L'obiettivo è improvvisato: accade tutte le volte che ci lanciamo verso un obiettivo senza aver stabilito in quanto tempo, con quale costo e con quanti sforzi potremo raggiungerlo, trovandoci così impreparati, perciò l'obiettivo si deve poter progettare
Forse l'iscrizione del Williams College non è molto corretta nella sua formulazione.
Eppure, una spinta "poetica", in aggiunta a una attenta formulazione, spesso fa miracoli.
Concreti sì, ma ispirati pure...
Eppure, una spinta "poetica", in aggiunta a una attenta formulazione, spesso fa miracoli.
Concreti sì, ma ispirati pure...
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