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venerdì 10 giugno 2011

L'insuperabile Freud

La mia rottura con Freud è avvenuta sulla questione dell'invidia del pene, lui credeva che fosse limitata alle donne.

Anche a occhi chiusi si capisce che c'è Woody Allen dietro questa battuta sul padre della psicoanalisi, senza il quale la prima metà della carriera del regista americano non si sarebbe neanche sviluppata.

E se Freud fosse stato ancora vivo avrebbe detto che tutto l'armamentario umoristico usato contro le sue idee non è altro che una formazione reattiva: all'inquietudine suscitata dalle teorie dello scienziato austriaco, le persone rispondono con l'esatto contrario, ossia una gaia spensieratezza scaramantica.

Ma non è dei meccanismi di difesa che voglio parlare, bensì di una questione che nell'ambiente psichiatrico e psicoanalitico è stata toccata più volte negli ultimi decenni.

Che ne è del Super Io?

Sembra, infatti, che nelle nuove generazioni l'autocontrollo morale, il sentimento di vergogna, il concetto di autorità siano sempre meno presenti.

Questi tre fenomeni, e tutti i loro derivati, secondo Freud sono proprio determinati dal Super Io, per cui ci si chiede se nella mente - così com'è concepita dagli psicoanalisti - questa terza parte sia ancora quella che Freud ha provato a delineare, o se siamo di fronte a cambiamenti antropologici.

sabato 2 ottobre 2010

Omaggio a Eric Berne, "Perché non...?" "Sì, ma..."

Qualcuno ti dice che ha un problema, ne soffre, non sa come risolverlo, dalla sua descrizione ti sembra ci sia qualche via d'uscita, allora provi a suggerire perché non fai in questo modo ecc.? e l'altro risponde, sì, ma poi succederebbe che ecc. spiegandoti perché la tua soluzione non funziona.

Ci può stare, allora presti ancora più attenzione alle sue parole e di nuovo individui una possibilità di risolvere la cosa e ricominci, perché non... ma con puntualità l'altro ti risponde sì, ma... e il meccanismo si ripete uguale nel tempo, tu provi stupore se non sgomento, frustrazione se non rabbia, mentre l'altro ha avuto la conferma che il suo è davvero un problema irrisolvibile, che non c'è nessuno più bravo di lui, può mettersi l'anima in pace e lasciare tutto così com'è.

A questo punto ti do il benvenuto nel mondo dei giochi psicologici che il grande Eric Berne ha teorizzato e catalogato grazie alla sua Analisi Transazionale.