Le frontiere della terapia, negli ultimi tempi, si sono espanse e oggi, accanto ai metodi tradizionali o ai farmaci c'è un sistema altrettanto efficace per alleviare disagi e disturbi della mente.
La cosa incredibile è che questo sistema non si paga: è completamente libero, accessibile in qualsiasi momento a tutti.
Una nuova terapia, dunque?
Nient'affatto: è qualcosa che esiste da ancor prima degli esseri umani.
Sto parlando di ecoterapia, che riporta in auge il contatto diretto con la natura.
Già da diversi anni i ricercatori dell'università di Essex compiono studi sugli effetti antidepressivi di semplici camminate in parchi naturali, e i sondaggi tra persone diagnosticate come sofferenti riportano dati confortanti sul livello di autostima e benessere degli stessi soggetti.
Questi dati hanno ormai convinto il mondo clinico anglosassone a utilizzare a pieno ritmo l'ecoterapia al posto di pillole e lettini psicoterapeutici.
Il contatto con la natura non solo ci cura, ma ci trasforma, ed è proprio quando siamo immersi in un ambiente poco antropizzato che sono più frequenti le esperienze di crescita, di consapevolezza, persino d'illuminazione e comunque di maggiore comprensione del nostro esistere.
Del resto, caterve di poeti e scrittori hanno cantato le loro esperienze estatiche grazie al contatto solitario con la natura: gente come Withman, Blake o Yeats è stata capace di trasmetterci, con le descrizioni, un senso di armonia e gioia interiore che scaturisce direttamente dal contemplare lo spazio, i colori, gli elementi intorno a sé.
Perché la natura ha questi effetti miracolosi sul nostro stato di salute?
Non deve sorprenderci: la specie umana è legata a filo doppio al mondo naturale e l'ultimo secolo e mezzo di ipersviluppo tecnologico, col conseguente allontanamento dall'ambiente originario, rappresenta un battito di ciglia rispetto alla nostra storia terrena.
Certo, ci siamo confinati e ci stiamo murando in un ambiente fatto tutto da noi dove la natura trova spazio solo se piegata alle nostre pseudo-esigenze.
Tuttavia, qualcosa sta scritto nelle nostre profondità ed è difficile a cancellarsi: quel qualcosa ci fa assaporare una sorta di ritorno a casa tutte le volte che ci permettiamo di immergerci nel verde, nella roccia, di esporci al sole o alla pioggia, di sentirci di nuovo piccoli nella grandezza del mondo.
Un senso di sazietà, di appartenenza alla natura - come di un figlio alla madre - non può che procurarci benessere.
Ce n'è abbastanza per mettersi un paio di scarpe comode e scarpinare invece di pillole o appuntamenti dallo psico-qualcosa?
Chissà, ma una prova l'ecoterapia se la merita, visto che è gratis e completamente free.
Sarà senz'altro una scoperta, e una mente che fa scoperte è una mente sana.
Com'è il tuo rapporto con la natura?
Quali effetti ti procura il contatto con ambienti ancora intatti e preservati?
In che modo senti che la vita in città ti sta danneggiando?
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