Anche se non l'hai scelto di proposito, sappi che l'alba del nuovo anno è il periodo migliore per apportare cambiamenti.
Per la nostra mente, i primi giorni dell'anno portano il marchio della novità, per questo riusciamo a concepirli come la cornice temporale ideale per far entrare aria nuova nella nostra vita.
Senz'altro hai in mente cose che ti piacerebbe vivere e fare nella tua vita ma alle quali finora hai solo pensato, senza riuscire a tradurle in realtà.
Forse pensi di fare esercizio, di perdere peso, di mangiare meglio, di imparare cose nuove, di meditare, di scrivere, di riordinare la tua casa.
Non è la prima volta che questi pensieri si affacciano nella tua mente, magari hai anche provato ad attuarli.
Purtroppo, già a febbraio, o al massimo a marzo, ti accorgi che i buoni propositi sono naufragati.
Perché all'inizio è divertente provare a cambiare, tutta la parte iniziale del cambiamento sta nel rompere il vecchio ordine, e a rompere ci vuole poco, si sa...
Il problema sorge quando arriva la pars costruens e ti tocca riordinare: è faticoso, impegnativo e mille dubbi sorgono, sarò contento? Mi piacerà? Non è che stavo meglio prima?
Come vedi, non avendo considerato sin dall'inizio da che cosa fosse costituito il cambiamento cercato, si finisce per abbandonarlo lungo la strada.
Ogni nuova abitudine, usanza o comportamento in realtà è costituita da una serie di componenti, a loro volta strutturate in forma di micro-abitudini, micro-usanze e micro-comportamenti che accettiamo in modo silente.
Ho deciso di perdere peso, dice il tuo caro amico: sta dicendo che ha deciso di fare attenzione a cosa mangia a colazione, a pranzo e a cena, magari scrivendosi il menu settimanale; che ha deciso di fare la spesa in maniera oculata; che ha deciso di calcolare le quantità degli alimenti; che ha deciso di fare una passeggiata dopo pranzo e dopo cena; che ha deciso di concentrare a colazione il maggior apporto calorico, e così via...
Non è che abbia deciso solo di perdere peso ma ha accettato in blocco un complesso di azioni sinergiche che solo alla fine producono quel risultato.
Ora che sai come funziona ogni nuova abitudine, forse puoi prepararti meglio ad adottare quelle che desideri per questo 2012.
Ecco come fare.
Osserva attentamente il tuo obiettivo
Creare una nuova abitudine è come avviare un'attività: non è una cosa che si fa dall'oggi al domani.
Devi vederlo come un processo, coi suoi passi e i suoi momenti di stallo.
Molte cose coinvolte nel cambiamento sono sotto il tuo controllo, altre non lo sono (per esempio, chi vuole perdere peso potrebbe scoprire che nei negozi vicino casa sono esauriti i prodotti che cerca, che piove a dirotto e a passeggiare rischia un raffreddore, che col nuovo orario di lavoro, fare una colazione troppo presto finisce per essere un'esperienza sgradevole, allora dovrà portarsi del cibo ma poi chissà se troverà il tempo per consumarlo e così via...).
Il viaggio non sarà lineare e tu devi saperlo per tempo.
Parti da cose piccole e semplici
Questa è la regola fondamentale.
Non devi pensare, di punto in bianco, di adottare tutte le micro-azioni necessarie perché rischi di sovraccaricare le tue resistenze.
Prendi uno solo dei tanti comportamenti che formano la tua nuova abitudine e realizzalo.
Se devi perdere peso, prendi una qualsiasi delle cose elencate sopra, come lo scrivere il tuo menu settimanale, e falla.
Quando quest'azione sarà diventata stabile, passa a un'altra.
Una regola da seguire soprattutto se in passato hai provato a cambiare senza riuscirci: la tua mente, sotto sotto, ora è spaventata e teme di fallire nuovamente.
Per rassicurarla, mostrale che i passi da fare sono microscopici.
Rendi facile la tua abitudine
Se hai scelto d'implementare attività che per la loro natura richiedono sforzi e impegni prolungati, non puoi pensare di realizzarle in quattro e quattr'otto.
Vuoi meditare? Vuoi scrivere? Vuoi fare ginnastica?
Non penserai di fare sedute di meditazione, di scrittura o di aerobica da un'ora e mezza sin dall'inizio.
Stabilisci un tempo minimo: cinque minuti sono più che sufficienti e se avverti fatica, riducili a tre minuti.
Ricordati che il tuo obiettivo iniziale non è avere una mente più aperta con la meditazione, scrivere storie affascinanti o la tartaruga scolpita, quelli semmai sono gli obiettivi finali!
Il tuo primo obiettivo è essere una persona che ogni giorno si dedica all'attività scelta.
L'abitudine più importante
Non fare l'errore di pensare alle tue abitudini, vecchie o nuove che siano, in maniera definitiva.
L'uomo si stanca presto, il suo bisogno di stimoli freschi prima o poi si riaffaccia.
Prendi la sana abitudine di rivedere come passi le tue giornate, alla ricerca di finestre di miglioramento, di crescita, di cambiamento.
Buon 2012.
Nessun commento:
Posta un commento